Campari si prende Averna

Bob Kunze-Concewitz, Ad Campari
Bob Kunze-Concewitz,
Ad Campari

Firmato un accordo per acquisire il 100% di F.lli Averna S.p.A. che ha tra i brand principali Averna, Braulio, Limoncetta e Frattina.

Il gruppo Campari, sesto a livello mondiale negli spirit di marca, fa la spesa e acquisisce il gruppo Averna, proprietaria del marchio omonimo, secondo amaro più venduto in Italia, e di un portafoglio di prodotti premium tra cui Braulio, un amaro a base di erbe particolarmente diffuso nel nord Italia, Limoncetta, liquore dolce naturale ottenuto dalla scorza di Limone di Sorrento I.G.P., e Frattina, marca con cui Campari entra nella categoria della grappa. Bob Kunze-Concewitz, chief executive officer, ha dichiarato: «Con l’acquisizione di Gruppo Averna, continuiamo a migliorare il nostro portafoglio di prodotti premium e ci confermiamo gruppo di riferimento per quanto riguarda l’offerta di liquori e amari italiani nel mondo. Acquisiamo un portafoglio di marche contraddistinte da elevata qualità, profittabilità e forte generazione di cassa. Questa acquisizione rappresenta per noi un’opportunità di fare leva sulla nostra struttura distributiva diretta nei mercati chiave dei brand acquisiti al fine di accelerarne la crescita in modo profittevole, in linea con la nostra strategia di crescita per acquisizioni.

ImmagineOltre all’Italia, consolidiamo la nostra massa critica nei mercati chiave dell’Europa centrale, in particolare in Germania. Inoltre, grazie alla nostra forza distributiva in nord America, siamo nelle migliori condizioni per beneficiare del potenziale di crescita in particolare negli Stati Uniti, dove assistiamo a un crescente interesse da parte dei mixologist e dei consumatori locali per gli amari e i liquori italiani nel canale tradizionale. In questo mercato, chiave per il gruppo, con Averna, potenziamo ulteriormente il nostro già ricco portafoglio di specialty italiane, che include Campari, Frangelico, Cynar e Aperol». Averna ha legato il proprio nome in particolare all’amaro, prodotto simbolo dell’azienda, secondo nel mercato italiano con una quota del 15%. Nell’ultimo decennio, al consolidamento nel mercato domestico, si è affiancato un processo di internazionalizzazione che ha visto un crescente sviluppo della marca sui mercati esteri, in particolare in Europa centrale e in nord America. Nell’anno fiscale terminante il 31 dicembre 2013 gruppo Averna ha realizzato vendite nette totali pari a 61,8 milioni di €, in crescita del 3,1% rispetto all’anno precedente. Il 40% circa delle vendite è rappresentato da Averna e l’11% da Braulio e Limoncetta. La quota restante è costituita da un portafoglio marche spirit, la più importante delle quali è Grappa Frattina. In termini di distribuzione geografica, l’Italia rappresenta circa il 65% del fatturato totale del business acquisito, mentre il 35% delle vendite internazionali è realizzato prevalentemente in Germania e Austria. Il controvalore totale dell’operazione (enterprise value), per il 100% del capitale sociale di Fratelli Averna S.p.A., è pari a 103,75 milioni di euro, corrispondente a un multiplo di 9,2 volte l’EBITDA pro forma nell’anno fiscale terminante il 31 dicembre 2013. Il controvalore totale dell’operazione è composto di un prezzo (equity value) di 98,0 milioni di euro e un debito finanziario netto pari a 5,75 milioni di euro al 31 dicembre 2013. Il closing dell’operazione è previsto per il 3 giugno 2014.

Un player mondiale

Campari opera nell’industria globale del beverage di marca, con un portafoglio di oltre 50 marchi premium e super premium di proprietà, distribuiti in oltre 190 Paesi. Nel 2013 le vendite del gruppo hanno raggiunto 1.524,1 milioni di euro, con un aumento del 13,7%. Ragionando per area, le vendite nelle Americhe (40,9% del totale) sono cresciute complessivamente del 34,1%, grazie a una variazione organica positiva del +6,3%, un effetto perimetro del +34,9%, anche per l’acquisizione di LdM (Lascelles deMercado&Co. Ltd.), e un effetto cambi negativo del -7,1%. In particolare le vendite sul mercato USA (20,5% del totale) hanno registrato una crescita organica del +6,3%, per l’incremento a doppia cifra della franchise Wild Turkey, grazie a Wild Turkey bourbon e American Honey, Campari ed Espolón. La performance della franchise SKYY è risultata invariata rispetto all’anno scorso. Molto meno dinamico il mercato italiano (24,7% del totale) con una diminuzione totale del -3,8%, attribuibile a una performance organica di -4,1%, principalmente dovuta al debole trend di consumo, e a una variazione di perimetro positiva dello +0,4%. I risultati in Italia possono considerarsi soddisfacenti, grazie all’atteso riallineamento delle vendite ai trend di consumo a seguito dell’attività di destoccaggio, che ha influenzato le consegne del primo trimestre del 2013, conseguentemente all’applicazione dell’articolo 621.

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La crescita organica nel secondo semestre del 2013 è stata +10,0% (-16,0% nel primo semestre 2013). La performance organica è stata determinata principalmente dalla costante crescita di Aperol (+10,6%) e da una performance positiva di Campari, che ha bilanciato le debolezza di Campari Soda e GlenGrant. I vini hanno registrato un calo, soprattutto per il rallentamento dei consumi nel canale ristorazione. Anche i soft drink sono stati fortemente penalizzati dal generale calo dei consumi nel canale dei bar tradizionali. Il resto d’Europa (24,2% del totale) è aumentato del 6,7% per una crescita organica del +3,1%, una variazione di perimetro del +5,2%, grazie all’accordo di distribuzione dei diritti di William Grant&Sons in Germania e all’acquisizione di LdM, e un effetto cambi del -1,7%. Nel 2013 nelle vendite in Germania vi è stato un calo organico del -6,4%, in quanto l’attesa debolezza di Aperol non è stata interamente compensata da rialzo degli altri principali spirit brand, principalmente Ouzo 12, SKYY, GlenGrant e Frangelico. Le vendite in Russia, che rappresentano il 5,2% del totale, hanno registrato una crescita organica del +36,9%, con un trend molto favorevole dei principali brand Mondoro e Cinzano sparkling wine e vermouth. L’area resto del mondo (che include anche il canale duty free), pari al 10,2% del totale, ha registrato un +11,9%, determinato da una variazione organica del -1,1% e da un effetto cambi del -6,8%. L’effetto perimetro è stato del +19,8%, grazie a LdM. Se guardiamo ai brand principali, negli spirit (73,3% del totale), Campari è cresciuta dell’8,2% grazie in particolare a Italia e Brasile, mercati chiave per la marca, e a un’accelerazione nei mercati ad alto potenziale. Aperol ha registrato una variazione organica del -1,4%, dovuta all’attesa debolezza in Germania che ha più che compensato l’ottima performance in Italia (+10,6%), dove la marca ha conseguito il massimo storico delle vendite, e in altri mercati. Aumento del 2,7% a livello organico per SKYY e del 6,1% per la franchise Wild Turkey mentre Frangelico e Carolans hanno registrato un calo del -7,7%, viceversa in rialzo del 16,4% le tequile e dell’1,8% GlenGrant grazie ai risultati positivi registrati in Germania, nel canale duty free e in Giappone, che hanno più che compensato la debole performance nel rilevante mercato Italiano. Il portafoglio di rum di LdM ha evidenziato un trend positivo. Per quanto riguarda i principali brand locali, Campari Soda ha registrato una variazione negativa del -9,0%. In merito al vino (14,9% del totale), le vendite sono cresciute complessivamente del +15,8%, grazie alla combinazione di una Imbottigliamento crescita organica del +7,6%, un effetto perimetro del +12,8% e un effetto cambi del -4,6%. La franchise Cinzano ha registrato complessivamente una crescita organica del +3,9%. In particolare, i vermouth Cinzano hanno registrato una crescita organica del +3,9% come gli spumanti Cinzano mentre gli altri spumanti (Riccadonna, Odessa e Mondoro) hanno registrato un rialzo complessivo del +30,6% grazie alla straordinaria performance di Mondoro in Russia, primo mercato del brand. Al contrario, i vini fermi (principalmente Sella&Mosca, Enrico Serafino e Teruzzi&Puthod) hanno avuto un calo a causa della continua debolezza del canale on premise in Italia. Infine, per quanto riguarda i soft drink (pari al 5,8% del totale), principalmente venduti in Italia, Crodino ha ceduto il 14,8% soprattutto per l’andamento debole dei consumi nei canali bar e off premise in Italia.

Nota

1 L’articolo 62 della legge 27 del 24 marzo 2012, in vigore dal 24 ottobre 2012, ha introdotto, per le società operanti nel settore alimentare, delle restrizioni in termini di limiti alle dilazioni di pagamento concedibili alla clientela (60 giorni per i prodotti non deperibili e 30 giorni per i prodotti deperibili).