Confronto di metodi di estrazione del DNA in termini di resa, purezza, conservazione a lungo termine e manipolazione a valle di DNA cromosomale di lievito da birra
Cinque metodi di isolamento del DNA (classica estrazione fenolo/cloroformio e quattro kit disponibili in commercio) sono stati confrontati in termini di resa, purezza, integrità e stabilità del DNA. L’isolamento del DNA con kit commerciali che utilizzano colonne di assorbimento a base di silice ha fornito per lo più rese inferiori di DNA. L’integrità del DNA è risultata declinare presto e dopo 6 mesi di conservazione è apparso quasi completamente degradato.
L’isolamento del DNA utilizzando la stallonatura delle cellule ha comportato una resa molto bassa e anche una bassa purezza del DNA. L’uso di un kit commerciale senza colonne di silice e trattamento fenolo/cloroformio così come l’estrazione tradizionale con fenolo/cloroformio hanno richiesto un tempo maggiore, ma il DNA estratto è risultato di elevata purezza e concentrazione, minimamente danneggiato, stabile per mesi e utilizzabile per le successive analisi molecolari (clonazione, PCR, RFLP e sequenziamento del DNA). Solo il kit basato sul trattamento con liticasi, salatura senza trattamento fenolo/cloroformio e il metodo “classico” di estrazione con fenolo/cloroformio ha permesso di isolare il DNA con alto rendimento, con purezza e stabilità sufficiente in confronto ai kit commerciali basati su colonne di silice.
Bibliografia
J. Kpèecká et al., Masaryk Univ. e Academy of Sciences of the Czech Republic (p. 1-5); Journal of american society of brewing chemistry, vol. 72, n. 1 (2014)