Nel 2015 la nascita come Public House, in pieno centro a Parma, all’interno di una vecchia cantina del Settecento. Nel 2019, l’evoluzione in Beer Firm, con le prime ricette e le prime etichette che portano il marchio di Bastian Contrario. Infine due anni fa, nel 2022, il salto produttivo con la prima cotta grazie all’impianto di proprietà.
Così ora con un catalogo di oltre una decina di referenze, le birre di Bastian Contrario possono essere degustate, non solo allo storico locale di Strada Giovanni Inzani, non distante dal parco Ducale, ma anche nella Tap Room con Bier Garden dello stabilimento di Via Rapallo, in zona industriale. Senza dimenticare il Food Truck, offerto per mezzo di una vecchia roulotte classe 1969, con buone bevute da accompagnare a bruschette e insalate, così come a costine di maiale oppure cosce d’anatra, rigorosamente cotte a bassa temperatura. Proprio come nei locali.
Scherzando, ma senza mancare di determinazione, raccontano la loro storia i tre soci di Bastian Contrario Srl Brewing Company: Alessandro Gorbi, Fabiana Tanzi e Marco Grzincich. Il primo, Alessandro Gorbi, mastrobirraio insieme a Matteo Milan; Fabiana Tanzi, responsabile amministrativa, e infine Marco Grzincich, da sempre il publican del locale in città.
Mentre nel 2015 la Bastian Contrario Public House si è distinta in città per l’offerta di undici spine (oltre a due pompe a rotazione) con birre artigianali nazionali ed estere, ridendo e scherzando sono così oggi riusciti a proporre quasi undici etichette prodotte in proprio dalla Bastian Contrario Srl Brewing Company, tra birre ad alta e bassa fermentazione, dalle Lager alle Ipa, passando anche per Smoked e Blanche.
Una sala cottura a tre tini da 10 ettolitri, con una capacità da 50 ettolitri grazie a quattro fermentatori isobarici: il birrificio parmense aderente a Unionbirrai è in grado di produrre annualmente attorno ai 300-400 ettolitri di birra.
Etichette – dalla grafica molto caratterizzata, da Verdi a Bansky, dal ragionier Fantozzi alla Statua della Libertà – che sono tutte rese disponibili in fusto: fusti in acciaio da 20 litri, oppure se necessario, soprattutto nei periodi di alta stagione, anche fusti in plastica da 24 litri. Ma non bisogna dimenticare le lattine, disponibili nel formato da 44 centilitri grazie ad un servizio mobile chiamato all’occorrenza. Alcune referenze possono essere presenti in lattina, in piccole quantità e a rotazione, ma assolutamente sempre è confezionata in lattina una speciale referenza che non può mancare in un’occasione molto particolare.
A parlarcene, entrando nel dettaglio di Bastian Contrario e della sua produzione, è direttamente il mastrobirraio Matteo Milan, artefice della buona riuscita di quest’avventura insieme ai tre soci del birrificio parmense.
Da publicans a birrai: l’impegno nella produzione
«Bastian Contrario nasce nel 2015 come pub specializzato in birre artigianali in Strada Inzani, nel centro storico di Parma. A partire dal 2019 abbiamo iniziato a proporre anche nostre birre, lavorando come Beer Firm, e nel 2022 siamo poi evoluti con una seconda sede più periferica, dove si trova lo stabilimento produttivo e c’è anche una Tap Room con Beer Garden. La nostra prima cotta è stata fatta in Via Rapallo a marzo del 2022, a maggio abbiamo aperto al pubblico anche quella sede. La compagine societaria di Bastian Contrario si compone di tre soci. Marco Grzincich è publican di lungo corso e fondatore del pub. Fabiana Tanzi è responsabile amministrativa da quasi vent’anni anni nel settore della birra artigianale: ha ricoperto questo ruolo in alcuni dei più importanti birrifici italiani artigianali. Alessando Gorbi è diplomato birraio al VLB di Berlino e ricopre ruoli di responsabilità in aziende leader nel settore del confezionamento e dell’impiantistica per la produzione. Da agosto 2023 l’ho affiancato nella produzione. Io sono un tecnologo alimentare, con un’esperienza ventennale nella produzione di birra artigianale in birrifici sia italiani che esteri».
Gli impianti e la capacità produttiva
«L’impianto produttivo di Bastian Contrario si compone di una sala cotte da 10 ettolitri a tre tini, con una cantina che ha una capienza produttiva attorno ai 50 ettolitri, grazie a fermentatori troncoconici certificati PED. Al momento non abbiamo macchine riempitrici e di conseguenza neanche etichettatrici. Obiettivo futuro è l’acquisto di una macchina lava-riempi fusti e l’aumento della capacità della cantina. Il primo anno di produzione, ossia nel 2022, abbiamo prodotto attorno ai 300 ettolitri di birra; mentre il secondo anno, nel 2023, siamo arrivati all’incirca a 400 ettolitri. La nostra produzione viene venduta direttamente nei nostri due locali, il pub in centro e la taproom annessa allo stabilimento, e viene confezionata prevalentemente in fusto: fusti in acciaio inox da 20 litri, oppure a volte nei periodi di alta stagione anche fusti in plastica da 24 litri. All’incirca il 20% della produzione viene destinato, tramite vendita diretta, a locali selezionati specializzati alla mescita di birra artigianale: solo in Italia, niente estero. Una volta all’anno, in occasione di un importante anniversario per la nostra città, viene effettuato anche il confezionamento in lattina».