Cosa succederebbe se i 2.000 operatori del settore della distribuzione di bevande decidessero di scioperare? Si bloccherebbero i consumi del Fuori Casa e milioni di italiani non potrebbero godersi il rito quotidiano del caffè al bar o semplicemente bere un bicchiere d’acqua. Una provocazione, che, tuttavia, dà la cifra della rilevanza economica e sociale di un settore che incide in modo diretto sul quotidiano e sui consumi del Paese. E del ruolo fondamentale dei distributori, coloro che rendono possibile la relazione tra aziende produttrici di bevande e consumatori, attraverso l’approvvigionamento quotidiano di circa 300.000 punti di consumo distribuiti sul territorio. Sono circa 2.000 i distributori specializzati in bevande che generano un fatturato annuale di circa 4,6 miliardi di euro (70% alcolici – 30% analcolici). Una volta si chiamavano “Gazzosai” per via del prodotto che dette origine al business e alla fortuna di molte famiglie; oggi sono imprese che si confrontano con le sfide del mercato, con una professione che ha la necessità di investire in formazione e cultura di prodotto e di assumere un ruolo consulenziale rispetto alle aziende produttrici e ai punti di consumo.
«Organizzazione, portafoglio prodotti, puntualità rimangono tre aspetti fondamentali del lavoro del distributore, ma oggi non sono più sufficienti – commenta Riccardo Giuliani co-autore di “Siamo tutti Gazzosai” e Amministratore Delegato Partesa. Alla qualità del servizio, occorre aggiungere investimenti in tecnologia e formazione e voglia di cambiare ruolo: non più solo distributori di merci, ma consulenti per fornitori e clienti. Questa è la nuova sfida che l’industria della distribuzione delle bevande deve affrontare». «Per un’azienda come Heineken la distribuzione gioca un ruolo fondamentale e strategico. Soprattutto in Italia, un Paese morfologicamente complesso, dove i consumi sono frammentati in termini di abitudini e numero di esercizi – sottolinea Alfredo Pratolongo, Direttore Comunicazione e Affari Istituzionali Heineken Italia. In questo quadro, la scelta aziendale, operata nel 1989, di avere all’interno del Gruppo una struttura distributiva specializzata come Partesa è risultata vincente e in linea con gli obiettivi di crescita del mercato birrario in Italia».
Del ruolo nevralgico dei “Gazzosai” nella filiera dei produttori-consumatori sono persuasi anche i grandi produttori italiani, come Conserve Italia e Norda, che affidano a partner distributivi la presenza dei loro prodotti nel canale Ho.Re.Ca. «Produciamo succhi e bevande di frutta a marchio Yoga dal 1946: il “Gazzosaio” è stato il nostro primo cliente – dichiara Pier Franco Casadio Direttore commerciale Horeca Beverage & Food Conserve Italia. Da decenni Conserve Italia è al fianco dei Distributori di bevande perché ritiene questa figura professionale di grande importanza. Oggi, alla luce delle nuove dinamiche del mercato, è necessario però avviare un radicale processo di sviluppo e miglioramento del sistema distributivo che, unito alla crescita del gestore del punto vendita, ci permetterebbe di raggiungere e coinvolgere in maniera più razionale e continuativa il consumatore finale». «Da sempre Norda basa la sua forza commerciale su solidi rapporti con una qualificata e capillare rete di distributori operanti in tutta Italia – afferma Carlo Pessina Amministratore Delegato Norda. Da una famiglia di “gazzosai” quale la nostra, il pluriennale e storico dialogo di collaborazione con i grossisti di bevande e in particolare con Partesa è uno degli esempi più significativi di questo aspetto, che ha permesso a Norda di crescere insieme alla sua rete in questi ultimi decenni».