Birra artigianale? Migliorare e consolidare

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ImmagineLogistica, distribuzione e marketing

«Se la qualità riconosciuta sarà uno degli obiettivi per il futuro dei birrifici artigianali, altrettanto dovrà esserlo il marketing e la logistica», conclude Monetti. «Dopo i necessari investimenti in tecnologie e attrezzature, i microbirrifici, attivi già da qualche anno, dovranno ora pensare a investimenti più mirati al marketing, ma soprattutto alla logistica e alla distribuzione. Facendo un esempio, se vogliamo, tra virgolette, aggredire il mercato dei pub tradizionali, la questione distribuzione logistica sarà determinante perché questi esercizi sono abituati a ricevere un servizio efficiente: c’è la consegna diretta del prodotto, la garanzia sullo stesso, il ritiro in caso d’insuccesso, la rotazione con altri prodotti… Molti sono i fattori sui quali sarà necessario lavorare e investire. Non ultimo l’aspetto distributivo. Quando si parla d’investimento in questo ambito s’intendono sì le piattaforme distributive, ma anche la formazione di chi da anni lavora con le bevande, ma non conosce adeguatamente la birra artigianale che non può essere banalmente considerata una “referenza nuova” a listino. I microbirrifici ormai radicati sul territorio, con una buona catena distributiva costituita da agenti o da piattaforme, questo lo sanno, per tale motivo organizzano periodicamente e con grande precisione incontri con i propri agenti e la distribuzione, con l’obiettivo di formare questi ultimi all’educazione del cliente finale in tema di birra artigianale. Il comparto si muove moltissimi sono i cambiamenti rispetto qualche anno fa ma c’è moltissimo ancora da lavorare…».