Acqua

Tengono i volumi dell’acqua minerale

L’innovazione guarda all’ambiente

I fattori chiave per gli attori del mercato, oltre agli investimenti in comunicazione, sono l’efficienza logistica e produttiva, per recuperare margini compressi dalla competizione di costo e dai tagli prezzo delle promozioni (la categoria delle acque minerali è strategica per la distribuzione moderna perché crea traffico all’interno dei punti di vendita e su di essa si esercita una forte competizione orizzontale tra le insegne), e l’innovazione. Quest’ultima si è indirizzata da tempo verso la riduzione dell’impatto ambientale dei contenitori, soprattutto considerando i grandi volumi sviluppati dal mercato italiano, e nel contempo verso il contenimento dei costi attraverso l’alleggerimento e il riciclo del pack.
Esaminiamo più attentamente alcuni di questi fattori:

✓ Efficienza logistica e produttiva: acquisizione di fonti locali; risparmio energetico nella produzione e razionalizzazione logistica e distributiva. Per esempio Sant’Anna ha una gestione magazzino automatizzata con 28 veicoli a guida laser e una logistica su rotaia in tutta Italia. Il Gruppo Sanpellegrino, invece, ha ricevuto il “Premio Logistico dell’Anno 2012”: un riconoscimento conferito per le azioni di efficienza e di sostenibilità ambientale realizzate nella supply chain;

✓ Riduzione dell’impatto ambientale, con numerosi esempi in questa direzione: oltre a Sant’Anna Bio Bottle e alla partnership tra San Benedetto e il ministero dell’Ambiente (già citate su Imbottigliamento), Ferrarelle ha installato da qualche anno nuove linee di imbottigliamento vetro e PET. Con la nuova gestione è stato inoltre attuato un programma di riciclo di legno, carta e alluminio pari al 90% degli scarti industriali in entrambi gli stabilimenti di produzione. La più importante innovazione risale al maggio 2009, quando Ferrarelle ha installato a Riardo un impianto fotovoltaico da 1 megawatt, composto da circa 5.000 moduli fotovoltaici per un investimento pari a 5 milioni di euro.

Nestlé Vera: linea di bottiglie (con le acque minerali naturali dalle fonti In Bosco e Santa Rosalia) con grafica dedicata realizzata per l’insegna Coop con il 25% di plastica riciclata. Progetto “multisource” per valorizzare le fonti locali. Con la fonte di Santa Rosalia a Santo Stefano Quisquina (Agrigento), l’acqua Nestlé Vera è estratta e imbottigliata in loco arrivando sulle tavole dei siciliani e dei calabresi.

Nestlé Levissima: nel periodo 2007-2011, nello stabilimento riduzione dei consumi energetici del 23,4%. Realizzazione di “La Litro”, prima bottiglia per acqua minerale naturale in Italia con il 25% di PET riciclato (R-PET).

Lete: è stata la prima azienda alimentare in Italia ad utilizzare dal 2004, per il suo intero fabbisogno, energia verde al 100% compensando i propri consumi energetici con certificati RECS (Renewable Electricity Certificate System), consentendo così di sostenere la produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili. La partnership con Enel Energia è stata sostituita, a partire dal 2010, da quella con EON. Esponendo sulle confezioni dei prodotti il marchio EON 100% energia pulita.

Lilia: riduzione nel 2009 della plastica utilizzata per le bottiglie da 2 litri e un’etichetta più piccola del 21%.

 

 

Claudio Troiani