Il Governo cinese sta preparando le nuove linee guida per l’igiene dell’acqua in bottiglia

In seguito alle reiterate contraffazioni dell’acqua in bottiglia, il Governo cinese sta predisponendo le Linee guida per le aziende che operano nel settore. A Pechino il consumo di acqua in bottiglia è in forte crescita da quando sono stati sollevati dubbi sulla salubrità dell’acqua del rubinetto. Le famiglie acquistano soprattutto boccioni da 20 litri venduti al prezzo di 3 dollari l’uno, ma spesso questi recipienti contengono acqua del rubinetto o acqua igienicamente poco sicura. Le frodi sono diffusissime, a Pechino il 70% dell’acqua in bottiglia è contraffatta e gli scandali hanno recentemente coinvolto anche Nongfu Spring, uno dei principali imbottigliatori cinesi. L’azienda non ha rispettato gli standard nazionali ma si è affidata a quelli meno restrittivi imposti dalla provincia di Zhejiang, dove la società ha il proprio quartier generale. La molteplicità di standard diversi (nazionali, provinciali e locali) confonde i consumatori e crea difficoltà nei controlli. Cresce intanto il ricorso ai depuratori casalinghi.