L’ Associazione bulgara dei produttori di soft drinks ha chiesto al proprio Governo di fare in modo di detassare le acque minerali esportate. La richiesta è intesa a incoraggiare l’export e a migliorare la competitività dei prodotti. Oggi a causa della tassazione è esportato solo 1,5% della produzione locale. L’ Associazione ha inoltre varato un progetto per valutare le potenzialità e la propensione all’export delle singole aziende e ha chiesto al Ministero dell’economia, energia e turismo di stanziare dei fondi per pubblicizzare l’acqua bulgara nella UE e in Medio Oriente. La nuova legge sulla tassazione delle acque prevede la possibilità di pagare la tassa di concessione in moneta locale o in euro e non più in dollari USA. I versamenti saranno effettuati in base alla quantità di acqua imbottigliata.