Confezionamento d’avanguardia per l’azienda vitivinicola Pertinace

L’azienda vitivinicola Pertinace è una cooperativa inserita fin dal 1973 in una delle zone vitivinicole più pregiate del Piemonte e d’Italia: la zona del Barbaresco.

Ubicata nell’omonima località a Treiso (CN), nelle Langhe, essa rimanda all’area nota per aver dato i natali a Publio Elvio Pertinace, imperatore romano storicamente riconosciuto come condottiero di grande valore morale. I principi etici di questo imperatore hanno ispirato il fondatore della Cantina, Mario Barbero, a darle lo stesso nome, un appellativo importante e riconosciuto a livello internazionale.

Da 13 soci iniziali, tutti provenienti dalla zona di Treiso, si è oggi arrivati al numero di 20 soci, che conducono e conferiscono le uve alla Cantina per una superficie complessiva pari a circa 110 ettari, estesi nella provincia di Cuneo – a Treiso, Barbaresco, Alba, Neviglie, Piobesi d’Alba e Magliano Alfieri – e ad Asti, ad Agliano Terme.

«L’obiettivo del nostro gruppo è, da sempre, quello di coltivare i pregiati vigneti locali per commercializzare etichette e vini di alta qualità – spiega Cesare Barbero, Direttore di Pertinace Sca –. Abbiamo incentrato la produzione vinicola prevalentemente sulle uve Nebbiolo, adatte alla produzione di Barbaresco, ma realizziamo anche Dolcetto, Barbera d’Alba e Moscato. Con il lavoro di sette dipendenti fissi, produciamo 750.000 bottiglie all’anno, vendute in una ventina di Paesi nel mondo. Come lo facciamo? Mettendo in atto l’autentica tradizione enologica piemontese, che consiste nel prestare la massima attenzione al lavoro in vigneto e nell’applicare una cura meticolosa ai processi di vinificazione e invecchiamento».

Il depalletitizzatore Mondo & Scaglione riceve il pallet di bottiglie nuove svestito e posizionato dall’operatore al suo interno

Macchinari moderni e affidabili

Nel corso degli anni la produzione e le vendite di Nebbiolo, per la Cantina, sono aumentate in maniera significativa, il che ha richiesto l’ampliamento della struttura e del reparto di confezionamento. Due, infatti, sono i complessi attigui in azienda: uno per la vinificazione e il secondo dedicato al processo legato al riempimento delle bottiglie e all’ultimazione del packaging.

«Le zone di produzione e affinamento sono uno specchio fedele della nostra filosofia produttiva – chiarisce Barbero –: in una penombra fresca e tranquilla, alti serbatoi in acciaio si alternano a corridoi di grandi botti di legno che vanno da 40 a 105 ettolitri, all’interno delle quali avviene l’invecchiamento dei vini. In particolare, il secondo locale copre una superficie di circa 650 mq e contiene una nuova linea di imbottigliamento e confezionamento dotata di macchinari moderni e affidabili, completata lo scorso anno a seguito di un investimento biennale di quasi un milione di euro. Ormai gran parte dei dispositivi di cantina e dei macchinari utilizzati sono 4.0: oggi al cip di lavaggio Win&Tech fanno seguito un depallettizzatore Mondo & Scaglione, un’imbottigliatrice GAI, una lavabottiglie Tardito, un capsulatore Robino & Galandrino, un’etichettatrice GAI e, per finire, un blocco macchine firmato interamente Mondo & Scaglione, composto da formatrice di cartoni, inseritrice di bottiglie nei cartoni, inseritrice di alveari, incollatore delle scatole e pallettizzatore.

«Riteniamo che la tecnologia legata all’imbottigliamento abbia un peso importante all’interno di tutto il processo produttivo, in termini di precisione, efficienza e sicurezza sul lavoro, a garanzia di vini migliori e di un più alto comfort per i dipendenti».

Efficienza e produttività migliorate

L’investimento compiuto si è rivelato necessario, per Pertinace, che, nonostante fosse già fornita di alcune macchine automatiche Mondo & Scaglione per il fine linea, era intenzionata ad aumentare l’efficienza e la produttività del suo impianto per essere più performante in termini di numero di pallet prodotti a fine giornata e di riduzione del numero di persone coinvolte in tutte le operazioni di confezionamento. Approfittando della normativa Industria 4.0, inoltre, la Cantina voleva dotarsi di un impianto che dialogasse non solamente al suo interno, tra le macchine che lo costituiscono, ma che fornisse anche i dati al proprio software di gestione ERP (Enterprise resource planning, conosciuto come pianificazione delle risorse d’impresa, integrante tutti i processi e le funzioni aziendali, ndr).

«Il mercato è divenuto via via sempre più veloce e i clienti meno propensi a fare magazzino – racconta Barbero –: dovevamo necessariamente dimostrarci più reattivi nella preparazione degli ordini. Le macchine di cui disponevamo in precedenza non erano caratterizzate dalla funzionalità e velocità necessaria per gestire questi nuovi ordini, che spesso prevedevano cambi formato legati al packaging. Avendo già lavorato con l’azienda Mondo & Scaglione, affidabile e disponibile anche in passato, ci siamo rivolti nuovamente a lei per eliminare i fermi macchina dovuti a malfunzionamenti, essere più versatili nella gestione degli imballi, passare in modo semplice e rapido dalle confezioni da 6 a quelle da 12 bottiglie, poter godere di macchinari precisi in tutti i passaggi ed eliminare la movimentazione dei carichi grazie a un pallettizzatore robotizzato».

L’inseritrice di alveari di Mondo & Scaglione

Lo conferma Fabrizio Panza, Amministratore di Mondo & Scaglione Srl: «Pertinace ci ha richiesto un parere su come migliorare e ottenere i propri obiettivi in quanto già soddisfatta delle nostre macchine, acquistate oltre 15 anni fa. Abbiamo studiato insieme come efficientare i flussi di materiale in arrivo e in uscita dalla linea, realizzando molti lay-out e versioni, fino a che non abbiamo trovato una soluzione impiantistica ottimale che ha soddisfatto appieno le varie richieste. Oltre all’aspetto logistico e legato all’ergonomia della linea, abbiamo lavorato anche sul miglioramento dell’efficienza e della produttività, aggiungendo alla vecchia linea sia un’inseritrice di alveari che un pallettizzatore; l’inserimento di queste due macchine ha ridotto drasticamente il numero di addetti su queste stazioni, dal momento che entrambe le operazioni, prima, venivano eseguite manualmente».

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