Nata nel 2014 a Montecchio Emilia (RE) da un’idea degli amici Flavio Barani e Davide Silvi, B.S. Manufacturing rappresenta la prosecuzione di una storica realtà artigiana specializzata nella lavorazione meccanica di piccoli lotti conto terzi. Forti delle rispettive e profonde competenze in ambito tecnico, nel corso del tempo i titolari si sono dedicati sempre maggiormente all’ingegnerizzazione di prodotti e sistemi, principalmente nel campo delle macchine e degli impianti alimentari. «Oggi questi rappresentano i settori in cui sono concentrati la maggior parte dei nostri clienti – afferma Barani – ma operiamo anche in altri comparti, come il navale, per esempio, e il biomedicale. Abbiamo più collaborazioni anche con aziende che si occupano di progettazione e produzione additiva e di ricerca nella sensoristica industriale».
Dall’ingegnerizzazione al prototipo
La gestione ottimale di progetti complessi e di produzioni di media serie rappresenta, secondo il titolare, il punto di forza di B.S. Manufacturing. «I nostri operatori sono tecnici specializzati caratterizzati da una profonda esperienza: nello staff lavorano costantemente cinque persone, ma, grazie alle collaborazioni che manteniamo sempre attive, coordiniamo svariate figure in funzione delle sfide che ci vengono poste, sia per progetti che prevedono diverse fasi produttive sia per quelli che necessitano di ingegnerizzazioni e progettazioni complesse, fino alla realizzazione completa dei prototipi. Ciò che ci contraddistingue è la voglia di ricercare sempre la miglior soluzione per i nostri clienti, i quali spesso, oltre a un prezzo favorevole, si rivolgono a noi per trovare soluzioni a problemi articolati, che non riescono ad affrontare e a risolvere in autonomia. La soddisfazione di queste necessità è la sfida che ci impegna e ci appassiona quotidianamente. In passato, per esempio, abbiamo lavorato su organi di trasmissione per un’acciaieria tedesca, così come sviluppato scambiatori di calore per sofisticate macchine per la stampa; più di recente, invece, ci siamo “inventati” una soluzione dedicata al settore dei birrifici artigianali, per la quale gli attori in gioco sono stati una ventina».
Filiera corta e valorizzazione delle specificità
Barani si riferisce a un sistema di riempimento denominato “ASI-15”, pensato appositamente per la produzione di birra artigianale e venduto al birrificio reggiano Oldo, di Cadelbosco Sopra. «Oggi il mondo della birra artigianale sta subendo grandi trasformazioni – spiega il portavoce di B.S. Manufacturing – e i vari produttori devono fare i conti con un elemento in comune: la necessità di farsi identificare grazie al proprio prodotto, che spesso è legato al territorio di appartenenza. In una recente intervista apparsa sulle pagine di questa rivista, Vittorio Ferraris, Presidente di Unionbirrai, sottolineava come l’attenzione alla sostenibilità e alla filiera delle materie prime fosse fondamentale per valorizzare il territorio. Ragionando da artigiani, più che da grande industria, comprendiamo bene le esigenze degli altri artigiani e crediamo che anche il birraio debba fare propri i principi espressi da Ferraris, puntando su filiera corta e valorizzazione delle proprie specificità. Tutto questo deve trovare riscontro, quindi, in un prodotto finito che sia di grandissima qualità e, al tempo stesso, unico e distintivo. Inizialmente il birrificio Oldo era interessato a un impianto semplice e competitivo e si è rivolto a noi per avere una macchina non isobarica; il concetto di produzione isobarica, infatti, è comunemente associato a grande qualità, ma, fino a poco tempo fa, era esclusivo appannaggio di impianti costosi e complessi. Studiando ad hoc il progetto, siamo riusciti nell’intento di realizzare un sistema che coniugasse la flessibilità necessaria alla realizzazione di prodotti di qualità alla funzionalità isobarica».
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