Meccanica Spadoni: il birrificio entra nell’era 4.0

L’espressione “Industria 4.0” è collegata alla cosiddetta quarta rivoluzione industriale. Resa possibile dalla disponibilità di sensori e di connessioni wireless a costo accessibile, questa nuova rivoluzione industriale si associa a un impiego sempre maggiore di dati e informazioni, di tecnologie computazionali e di analisi, di nuovi materiali, componenti e sistemi totalmente digitalizzati e connessi.

Le diverse soluzioni tecnologiche proposte dall’Industria 4.0 promettono ottimizzazione ed efficientamento dei processi produttivi, una maggiore automazione industriale, una maggiore interoperabilità tra sistemi e processi. Anche il mondo dei birrifici è interessato da questa trasformazione verso il 4.0 e i nuovi sistemi li possono guidare verso una maggiore efficienza, sicurezza, sostenibilità. L’industria meccanica ha un ruolo fondamentale nel proporre e diffondere una “cultura smart”. Nel mondo dei birrifici italiani, Meccanica Spadoni sta dando un grosso contributo alla diffusione del “birrificio 4.0”, grazie agli sforzi fatti in questi anni per diffondere la cultura della birra e alle cooperazioni con il mondo universitario per crescere e far crescere i propri clienti e utilizzatori, con lo scopo di competere sui mercati europei e mondiali. Le sue unità impiantistiche sono oggi dotate di sensori e apparati hardware/software “smart”, inserendosi dunque nel pieno di questa quarta rivoluzione industriale. In dialogo con Federico Trentavizi, responsabile del settore ricerca e sviluppo presso Meccanica Spadoni.

Impianti intelligenti? Più facili, più sicuri, più rapidi!

Smart è una parola oggi molto usata: cosa significa per voi e come si concretizza questo concetto nei vostri prodotti dedicati ai birrifici?

Per noi l’intelligenza negli impianti deve prima di tutto essere facilità d’uso. Il nostro primo obiettivo è quello di fornire all’utilizzatore un impianto semplice da gestire in grado di fare cose complesse.

Cosa hanno di diverso le unità impiantistiche smart rispetto a unità tradizionali? Cosa permettono di fare di nuovo e come questo si riflette sulla produzione?

Le unità smart utilizzano la tecnologia più spinta in questo campo per fare cose che normalmente non si potrebbero fare o che richiederebbero tempi lunghissimi. Con gli impianti smart è possibile, ad esempio, controllare l’impianto da remoto con i normali strumenti che oggi tutti utilizziamo. Mi riferisco agli smartphone, ai tablet o ai PC. Si possono, ad esempio, impostare ricette di fermentazione o produrre birra senza la presenza fisica dell’operatore, essendo certi della riproducibilità della ricetta.

Scambiare dati e informazioni, essere interconnesso: concretamente in un birrificio come potrebbe realizzarsi tutto questo e quali informazioni sono in gioco?

Il birrificio, anche se artigianale, necessita di controlli severi e dati certi, in quanto produce una bevanda alimentare. Per ottenere questo devono essere misurati e valutati un’infinità di parametri e informazioni. Se qualcuno di questi non risultasse coerente, è necessario avvisare immediatamente l’operatore e prendere, dove possibile, i giusti rimedi. Le nuove tecnologie smart ci permettono di farlo, in tempi brevi e ovunque ci troviamo.

Come funziona un birrificio smart?

Un birrificio smart svolge le stesse azioni di quello tradizionale ma lo fa con maggiore rapidità, maggiore sicurezza e maggiore ripetibilità.

Dove c’è interconnessione ci deve essere anche cybersicurezza. Come si affronta questa tematica nelle vostre unità produttive?

La cybersicurezza è garantita sia verso l’esterno con indirizzi IP statici e firewall che verso l’interno con credenziali gerarchiche.

Verso una maggiore efficienza

Sprechi e perdite di energia rappresentano il “giacimento” nascosto di cui possiamo disporre più facilmente e che l’efficienza energetica ci consente di recuperare e valorizzare per ottenere consistenti vantaggi economici, ambientali e sociali. Per queste ragioni l’efficienza energetica costituisce una componente essenziale e imprescindibile di qualunque nuova proposta tecnologica

Dal punto di vista dell’efficienza energetica, gli apparecchi smart aiutano a migliorare e a gestire meglio le risorse?

Gli apparecchi smart migliorano i tempi di produzione, riducono i consumi energetici e praticamente azzerano gli sprechi. È, quindi, difficile dare un valore a questo risparmio, perché dipende dalla taglia dell’impianto, dal numero di cotte giornaliero, dal tipo di combustibile utilizzato ecc. ma la nostra esperienza ci insegna che mediamente possiamo avere un aumento di produttività del 15% a fronte di un risparmio, in termine energetici e di manodopera, del 10%. Anche le funzioni autodiagnostiche di cui sono dotati i nuovi sistemi consentono una maggiore efficienza nell’uso delle risorse.

Quanto siamo pronti per il 4.0?

Si ha spesso la sensazione che le tecnologie smart siano complesse da gestire. Cosa ne pensate?

Riteniamo che non sia così e che, anzi, gli impianti smart siano più semplici e facilitino il compito del manutentore, che non necessita di particolari conoscenze informatiche. In realtà con queste nuove soluzioni torniamo allo scopo che ci siamo prefissi all’inizio della nostra avventura in questo campo: la tecnologia deve semplificare il lavoro dell’utilizzatore e non certo complicarlo. Azioni complesse e impegnative, grazie alla tecnologia, devono risultare semplici.

Si ha spesso anche la sensazione che le tecnologie smart siano più costose…

Questo è un luogo comune nato tanti anni fa quando la tecnologia era poco diffusa. Oggi i costi sono molto più controllati e il ritorno di investimento è stimato in qualche anno.

Quando si presenta al cliente un prodotto smart, qual è la reazione?

Il cliente delle birrerie, normalmente, è un cliente con la mentalità aperta e moderna. Sovente si tratta di giovani e, quindi, troviamo spesso una disposizione positiva verso queste nuove proposte.

Smart per tutti i birrifici? Una soluzione sensata per tutti?

La tecnologia può essere per tutti, senza dubbio. I costi, ormai, si sono molto ridotti e anche gli impianti più piccoli possono affacciarsi a queste nuove tecnologie.

Il birrificio del futuro

Sull’onda dell’affermazione delle tecnologie smart e della rivoluzione 4.0, come credete che sarà il birrificio di domani?

Il birrificio di domani sarà un birrificio attento agli sprechi, guarderà molto all’ottimizzazione della produzione, ma vorrà mantenere anche la sua indole artigiana. Sarà sempre più tecnologico, sempre più interconnesso, ma non per questo dovrà abbandonare quel carattere autentico che lo differenzia dall’industria.

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