«Mi piace pensare che chi opta per i nostri vini compia anche una scelta consapevole in termini di sostenibilità. Dovremmo tutti andare in questa direzione e sarebbe da miopi nascondersi dietro a un dito. Non c’è più tempo, bisogna agire rapidamente, meglio se insieme e per il bene di tutti, specie se abbiamo ancora un minimo di speranza di lasciare alle generazioni future qualcosa di buono per cui valga la pena lottare: la nostra casa, la Terra». È ferma e sicura, nel suo pensiero, Annamaria Sala, Responsabile marketing, comunicazione e commerciale della cantina siciliana Gorghi Tondi. Rappresentante della quarta generazione insieme alla sorella Clara, impegnata nel ramo amministrativo e di gestione aziendale, Annamaria, dinamica e creativa, ama descrivere la sua azienda partendo dal racconto di una donna speciale, che conosceva tutti i segreti e le meraviglie nascoste della sua terra e che ha trasmesso il suo amore a figli e nipoti. «La tenuta della nostra famiglia, nella campagna di Mazara del Vallo (TP), è stata acquistata ai primi del Novecento dalla nostra bisnonna Dora, una donna decisamente all’avanguardia per la sua epoca, che insieme al marito scelse vigneti di Grillo tra i più vocati dell’estrema costa sud-occidentale dell’Isola per realizzare il vino allora più famoso, il Marsala. La guida dell’impresa ha sempre beneficiato di una forte influenza femminile e la proprietà si sviluppa ancora su 130 ettari, dove si coltivano vigneti e uliveti condotti in biologico certificato». È all’interno della riserva naturale integrale Lago Preola e Gorghi Tondi che si snodano le vigne, nelle contrade di San Nicola e Ramisella: la posizione della tenuta, infatti, è invidiabile, poiché incastonata tra la riserva naturale che ha ispirato il nome dell’azienda – che dal 1998 è divenuta anche oasi del WWF – e il Mar Mediterraneo che si affaccia sull’Africa.
Restituire il bene tratto dalla terra
Una collocazione privilegiata, dunque, caratterizzata da condizioni pedoclimatiche uniche: i terreni calcareo-sabbiosi di origine marina, la ventilazione costante e le brezze ricche di salsedine – oltre alla biodiversità derivante dalla presenza, da una parte, della macchia mediterranea e, dall’altra, della vegetazione palustre tipica delle zone umide – concorrono a creare un luogo ideale per la produzione di vini che maturano “in un’esplosione di profumi e di colori”. Il suolo pianeggiante ospita in totale tre gorghi tondi, il lago Preola e lo stagno Murana, nati dall’azione della pioggia e del vento. Per la famiglia Sala, preservare questo patrimonio è una propensione naturale e, in un certo senso, è doveroso, imprescindibile. «La natura ci favorisce ogni giorno all’interno della nostra riserva e, per questo, da sempre ambiamo a crescere in armonia con il luogo che ci ospita – specificano le sorelle Sala –. Gorghi Tondi è un ecosistema equilibrato e virtuoso alimentato da energia sostenibile e punta a restituire incessantemente il bene che trae dalla terra. Questo approccio lungimirante non solo ci permette di preservare la biodiversità di quest’oasi WWF, ma ci dà la possibilità di costruire anche un futuro che sia in grado di mantenere nel tempo la qualità unica dei nostri prodotti. La cantina è sorta e continua a svilupparsi in concerto con il contesto che la circonda, in un baglio immerso nel verde dove le nostre uve biologiche sono lavorate con le migliori tecnologie, secondo la tradizione dei nostri luoghi. Tutti i vini, così come l’olio, sono certificati, privi di sostanze chimiche, additivi di sintesi o alterazioni genetiche, e sottostanno ai principi più severi dell’agricoltura biologica».