Assobibe: all’orizzonte segnali incoraggianti

Si è tenuta a Milano l’assemblea pubblica di Assobibe, associazione di Confindustria che rappresenta i produttori di bevande analcoliche in Italia. Titolo della manifestazione di quest’anno: “Convivialità Made in Italy: le bevande analcoliche, tra svago e consapevolezza”.

Quello rappresentato da Assobibe è un settore composto per la maggior parte da piccole e medie imprese e porta sul mercato prodotti molto apprezzati dai consumatori europei e mondiali, con un’elevata connotazione di “Made in Italy” e con un’elevata qualità.

Afferma il presidente Giangiacomo Pierini: «Siamo in Europa il paese in cui si consumano meno bevande analcoliche ma abbiamo prodotti che ci vengono richiesti in tutta Europa per qualità e innovazione». Innovazione perché negli ultimi anni il settore ha saputo riformulare le ricette non solo per introdurre nuovi sapori, ma anche per ridurre lo zucchero, raggiungendo riduzioni del 41%. Un dato questo che, secondo Pierini, viene comunicato troppo poco e indica la necessità di una nuova narrazione per il settore e i suoi prodotti, che sottolinei i successi raggiunti.

Da sinistra: David Dabiankov Lorini – vicepresidente, Giangiacomo Pierini – presidente Assobibe, e Alessandra Ghisleri, direttrice Euromedia Research.

Gli ultimi anni sono stati difficili per questo settore. Si è arrivati nel 2024 con cali del 5% dei volumi rispetto all’anno precedente e il maltempo che ha colpito il nord Italia sta influenzando negativamente le vendite, soprattutto nel settore dei consumi fuori casa. «Tuttavia – afferma Pierini – il turismo ha mostrato segnali incoraggianti, offrendo una speranza di ripresa per l’industria».

E poi ci sono le due spade di Damocle che da anni pendono sul capo del settore: la Plastic Tax – trasversale anche ad altri segmenti dell’economia – e la Sugar Tax.

«Pur essendo state per ora rinviate al 2025, queste tasse preoccupano molto il settore. Se introdotte, potrebbero gravemente compromettere la competitività delle aziende italiane. Le piccole e medie imprese, già alle prese con difficoltà di accesso alle economie di scala e ai mercati internazionali delle materie prime, rischiano di essere particolarmente colpite. Tuttavia, il settore ha trovato un forte supporto in Confindustria, con il presidente Rossi in prima linea, e in altre associazioni come Federalimentare, Coldiretti e Confagricoltura. Anche le forze sindacali si sono schierate contro questi provvedimenti, riconoscendone l’impatto negativo» spiega Pierini.

Un messaggio positivo, dunque, quello che viene lanciato all’assemblea di Assobibe, come positiva è anche la sensazione che la maggior parte dei consumatori associa alle bevande analcoliche. Questo è infatti il risultato della survey presentata durante l’assemblea da Alessandra Ghisleri, direttrice di Euromedia Research. La survey ha indagato il significato, il valore e le emozioni legate alle bevande analcoliche come comfort food. Su 4000 intervistati, il 53,4% collega l’idea della bevanda analcolica a qualcosa di edonistico, che procura piacere. Lo studio rivela come la bevanda analcolica sia collegata a momenti di pausa, di convivialità e di relax e a sensazioni esclusivamente positive nella maggior parte dei consumatori, che la cerca per la sua freschezza (40%), per il gusto (34%) e per le ricette locali e regionali (37%).