Tomarchio Bibite: nuova brand identity grazie a Gentlebrand

Filiera corta e a km zero – basata sull’utilizzo di acqua dell’Etna, di agrumi e materie prime regionali –, produzione artigianale e lavorazione centenaria gelosamente tramandata di generazione in generazione: sono gli ingredienti fondamentali di Sibat Tomarchio, storica impresa di Acireale, in provincia di Catania, fondata dalla famiglia Tomarchio nel 1920, oggi tra i più importanti produttori italiani di bibite gassate.

Dopo più di un secolo di permanenza sul mercato, Tomarchio si è evoluta in una struttura moderna, che sostiene direttamente una quarantina di famiglie attraverso i lavoratori diretti dello stabilimento e un indotto stimato di altre 300 famiglie tra addetti ai lavori e fornitori, in particolare della filiera agrumicola locale, dalla quale provengono i succhi concentrati utilizzati nelle bevande. Con un fatturato di oltre 14 milioni di euro e una produzione di 4 milioni di confezioni nei formati da 4 e 6 bottiglie, l’impresa ha raggiunto, con le sue bibite, un milione di famiglie di consumatori siciliani, ai quali vanno sommati i sempre più numerosi fruitori italiani ed esteri, ai quali Tomarchio ha rivolto la propria attenzione negli ultimi anni.

Espansione territoriale e brand elevation

Federica Alongi

«Il mercato siciliano rimane il nostro core business e rappresenta l’80% del fatturato totale – afferma Federica Alongi, responsabile marketing dell’azienda –: una piazza che viene coperta interamente sia nella distribuzione retail che HoReCa attraverso due linee di prodotto, la Classica e le referenze Speciali. La linea Classica – costituita da tre formati in Pet, un formato in vetro da 20 cl e lattine da 33 cl – è destinata ai nostri consumatori di sempre e viene distribuita quasi esclusivamente in Sicilia, mentre la categoria dei prodotti Speciali è una linea completamente in vetro; a questo segmento premium appartengono, con un unico formato da 275 ml, la linea Deliziosa & Autentica, la linea Bio e tre gusti di The. Quest’anno, poi, ci siamo aperti a due nuovi segmenti di mercato, lanciando due aperitivi nel formato da 20 cl e due gusti di birra artigianale siciliana in versione 33 cl: con tutte le bevande speciali, destinate soltanto al mondo dell’HoReCa, abbiamo avuto la possibilità di espanderci fuori dalla Sicilia, in Italia, ma anche in più di 40 Paesi nel mondo. Un piano di espansione territoriale preciso, che abbiamo intrapreso a partire dal 2013». Quello di Tomarchio, tuttavia, non è stato solo un progetto di allargamento fuori regione: esso è coinciso anche con un’operazione di brand elevation ben specifica, portata avanti negli anni fino all’attuazione del restyling della brand identity e dell’intera linea Classica, una gamma ampia e assortita destinata al consumo in famiglia che vanta quattordici gusti differenziati per pack e formato, grazie alla quale l’azienda realizza il 36% del suo fatturato in Sicilia nel canale GDO.

Nuova identità e design del packaging

«È grazie a questa linea che la nostra marca si è particolarmente affermata negli ultimi vent’anni, grazie alle categorie a base agrumi quali aranciate, chinotti e limonate – chiarisce Alongi –. I valori trasmessi dal nostro brand e veicolati dalla linea sono riconosciuti e condivisi dalla totalità delle famiglie siciliane consumatrici di bevande gassate – circa 1,8 milioni – e sono sintetizzabili nella definizione di “prodotto dalla qualità eccellente, locale e dal prezzo contenuto”. Per questa gamma abbiamo sentito il bisogno di ripensare al packaging per intero, caratterizzando con una forte identità sia i prodotti in Pet che in vetro, così come le lattine».

La decisione relativa al restyling del brand e alle nuove etichette è stata presa alla fine del 2022, nel mese di novembre, perché da alcune ricerche di mercato era emerso che il marchio avesse la necessità di essere adeguato a canoni più moderni e attuali.

«Volevamo comunicare maggiore premiumness, rendendo il brand più fresco e cool cogliendo, così, più opportunità in termini di acquisizione di nuovi consumatori, adeguandoci ai cambiamenti del contesto attuale. Quando lanciammo la vecchia bottiglia, infatti, parecchi anni fa, eravamo all’avanguardia poiché avevamo creato una forma unica, con un disegno proprietario; nel tempo, però, anche i nostri competitor hanno agito allo stesso modo e dopo circa dieci anni ci siamo trovati in una situazione in cui la nostra bottiglia, nonostante l’esclusività, era ormai superata. Il pack che avevamo in mente avrebbe dovuto aiutarci a mantenere chiara, visibile e riconoscibile l’unicità di Tomarchio nel panorama attuale e futuro delle bibite gassate, rinnovando il nostro sistema di riferimento visuale e di comunicazione per continuare a caratterizzare l’azienda in maniera inequivocabile, rafforzando il posizionamento globale del brand e consolidando quel senso di appartenenza e condivisione che trasmettiamo da decenni a tutti coloro che ci scelgono».

In primis la caratterizzazione delle etichette

Per realizzare questo progetto grafico, Tomarchio ha interpellato l’agenzia Gentlebrand, che già conosceva per via di collaborazioni precedenti.

Arianna Picco

«Il nostro lavoro parte sempre, in primo luogo, da un’attenta fase di analisi – spiega Arianna Picco, Head of design & Creative director di Gentlebrand –: di quello che è il brand oggi, di quello che è stato e di come la proprietà vorrebbe che diventasse. L’attenzione è posta soprattutto al target che dobbiamo raggiungere. Anche in questo caso ci siamo calati nei panni del target di consumatori ideali e ci siamo chiesti cosa avrebbe potuto farci sentire a casa, anche solo con un piccolo gesto come un sorso della bevanda che ci ricorda l’infanzia. Il nuovo riposizionamento ha puntato principalmente a coinvolgere una fascia di utenti più giovane e, a tale scopo, abbiamo ridisegnato l’intero brand system: un packaging rinnovato, una visual identity più accattivante, un logo completamente rivisitato. Un’immagine inedita, dunque, la cui declinazione è stata estesa a Pet, vetro e lattine». Gentlebrand ha scelto di raccontare la personalità di ciascuna bibita partendo dalla caratterizzazione dell’etichetta.

«Siamo partiti dalla storia dell’azienda e dalle sue connessioni, che uniscono diverse generazioni – prosegue Picco –: ciò che abbiamo voluto divulgare è il concetto di famiglia che unisce grandi e piccini, crea legami e trasforma i rapporti anche di chi, lontano dalla Sicilia, vuole sentirsi a casa. Questo è stato tradotto in un personaggio per ciascun gusto, creando una varietà di sfaccettature molteplici, in accordo con i flavours, per continuare a scrivere una storia di qualità con la giusta dose di brio e allegria».

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