Le tecnologie italiane per il food&beverage in mostra dal 24 al 27 ottobre: forte la propensione all’export

Le tecnologie italiane dedicate al food&beverage mostrano una forte propensione all’export, che nel primo trimestre 2023 ha fatto registrare una crescita a parità di periodo del 20% rispetto al 2022.

In particolare, tra le macchine alimentari più esportate dall’Italia nel 2022 troviamo i macchinari e gli apparecchi dedicati al packaging – per un valore di 4 miliardi di euro -, le tecnologie dedicate al food processing2,5 miliardi di euro – e le macchine per l’imbottigliamento, le cui esportazioni, sempre nel 2022 si sono attestate a 1,5 miliardi di euro.

Nel 2022 i mercati più presidiati dalle esportazioni italiane di tecnologie per il food & beverage sono stati i Paesi dell’Unione Europea, con il 39% dell’export, il Nord America, con il 16% del totale, a seguire l’America Latina, l’Europa non UE e l’Estremo Oriente.

I risultati dell’analisi condotta da Nomisma sono stati illustrati in occasione della presentazione della 53a edizione di Cibus Tec, l’appuntamento dedicato alle tecnologie per il settore alimentare e delle bevande, si terrà dal 24 al 27 ottobre a Parma dove sono attesi oltre 40.000 visitatori provenienti dall’Italia e da 120 Paesi del mondo, con un’importante presenza di pubblico dall’Europa, dagli Stati Uniti, dai mercati del Sud America e dall’Africa. I punti salienti dell’evento fieristico e i dati di scenario sono stati presentati da Thomas Rosolia (Presidente Koeln Parma Exhibitions e CEO Koelnmesse Italia), Antonio Cellie (CEO Koeln Parma Exhibitions e CEO Fiere di Parma), Emanuele Di Faustino (Responsabile Industria, Retail e Servizi di Nomisma) e Matteo Zoppas (Presidente ICE Agenzia).

(da sinistra) Antonio Celie, Thomas Rosolia, Emanuele Di Faustino

L’incontro è anche stato l’occasione per annunciare la nascita del primo Osservatorio Machinery per il Food & Beverage – realizzato con il supporto di Nomisma – dedicato all’industria meccano-alimentare italiana, che si pone l’obiettivo di identificare dimensioni, performance, mercati e indici di competitività della filiera su scala internazionale.

Tante le peculiarità dell’edizione 2023, tra cui ad esempio, la presenza della più grande area dedicata alle migliori start up food tech e di intelligenza artificiale e robotica. Il progetto si avvale della collaborazione con Le Village by Crédit Agricole, Agenzia ICE e altri importanti partner internazionali.

Altra novità “NextGen. The future perspectives of food pack”, il percorso dedicato al packaging che si articola su tre livelli diversi. Un primo, espositivo che coinvolge centinaia di brand leader del settore pronti a presentare le principali innovazioni in fatto di pack alternativi e tecnologie a elevata automazione; un secondo, esperienziale, vede l’attivazione di tre linee di produzione che porteranno il visitatore al centro dei processi del mondo lattiero-caseario e dei prodotti da forno; infine, un terzo, pensato per indicare le tendenze emergenti, anche in materia di digitalizzazione, sostenibilità, innovazione, transizione ecologica, packaging alternativi e sicurezza alimentare,  attraverso un ricco programma di convegni.

Ritornando al tema dell’export di tecnologie per il food&beverage, Emanuele Di Faustino Responsabile Industria, Retail e Servizi di Nomisma, parlando di futuro e mercati più promettenti, ha affermato: «Nonostante l’attuale e incerto scenario macro-economico internazionale, le opportunità di un’ulteriore espansione dell’export italiano di macchinari per il food&beverage nei prossimi anni sono plausibili sia tra i mercati più maturi che tra quelli emergenti. Nel caso dei mercati dove la presenza del machinery italiano è già consolidata, le maggiori opportunità di crescita si intravedono per gli USA, primo mercato di destinazione dell’export italiano, ma dalle enormi potenzialità future grazie all’importante e fiorente industria alimentare nazionale; ottime opportunità si intravedono anche per Canada, Regno Unito e Australia. Tra gli emergenti degni di nota sono alcuni mercati del Middle East (in primis Israele, Arabia Saudita e Qatar), dell’Africa (su tutti Angola, Senegal e Marocco) e dell’Europa dell’Est (ad esempio Slovenia, Serbia e Romania), grazie a economie e industria alimentare in espansione e tassi di crescita importanti della domanda di macchinari italiani».

Matteo Zoppas, Presidente ICE-Agenzia: «Il mandato che ci è stato dato dal Governo – e in particolare dalla cabina di regia che coinvolge il MAECI e il MIMIT, guidati dai Ministri Antonio Tajani e Adolfo Urso, – come ICE-Agenzia, dimostra una forte spinta verso la crescita dell’export e di tutte le attività ad esso collegate. Ricordiamo che l’Italia nel 2022 ha generato esportazioni per 624 miliardi, cresciute del 9,8% (160 miliardi di euro) nei primi tre mesi del 2023. Nonostante un andamento altalenante, gli ultimi dati Istat confermano questa tendenza: ad aprile, ad esempio, abbiamo visto un -5% dell’export, dato tornato a crescere a maggio dell’1,5% che, nettificato delle vendite di cantieristica navale, diventa un +5%. Per continuare a trainare questa crescita, vogliamo dare sempre più importanza a tutte quelle occasioni in grado di generare esportazioni, e di conseguenza, capaci di spingere la nostra economia. Per questo stiamo dando sempre più risalto e importanza al comparto fieristico e alle altre attività di incoming, business matching e B2B, e a tutto ciò che unisce la domanda all’offerta. Stiamo dunque lavorando per confermare la centralità del settore e dargli nuova linfa: con questo spirito sosteniamo eventi di grande rilevanza come Cibus Tec, favorendo le partecipazioni collettive degli operatori italiani alle fiere internazionali, per permettere loro di aprirsi a nuovi mercati e far crescere le proprie esportazioni».