Trunasse: piccoli ma efficienti

Roberto e Paolo Lerda, titolare del Birrificio Trunasse

«Ci siamo avvicinati al mondo della birra in maniera abbastanza casuale», racconta Paolo Lerda, che col fratello Roberto ha fondato nel 2009 il Birrificio Trunasse a Castelletto Stura, in provincia di Cuneo. Ma quando Paolo entra nei dettagli della storia, emerge chiaramente come una serie di coincidenze fortunate abbiano portato alla nascita del birrificio, ma anche come il legame col territorio e l’imprinting familiare abbiano avuto ruoli determinanti.

A due passi da Baladin e Troll

Trunasse è il nome della regione in cui sorgono il birrificio e il pub dei fratelli Lerda. «Non ne abbiamo la certezza, perché non ci sono documenti ufficiali che lo attestino, ma riteniamo che questo nome derivi dal termine dialettale “trunà”, che sta a indicare la riva che scollina verso il fiume, dove in effetti questa regione si trova rispetto allo Stura», spiega Paolo.

A pochi chilometri di distanza da Trunasse si trovano due birrifici protagonisti della storia della birra artigianale italiana: Baladin e Troll. «Quando ero giovane – prosegue Paolo – andare a bere una birra nell’originario locale di Teo Musso a Piozzo era un’abitudine. Si assaggiava e si ragionava moltissimo, ci si faceva un proprio gusto personale. Ho cominciato allora ad avvicinarmi a questo prodotto e l’ho fatto inizialmente con una certa predisposizione per lo stile belga. Poi, nel tempo, ho imparato ad apprezzare una bevuta più leggera».

È respirando quest’aria che Paolo – classe 1980, con alle spalle una laurea triennale nell’ambito della conservazione e trasformazione dei prodotti agroalimentari e un Erasmus a Oestrich-Winkel, nel land tedesco dell’Assia, ad apprendere la tecnica birraria – coinvolge il fratello Roberto, classe 1977, geometra con un impiego nella pubblica amministrazione, dapprima nell’avventura dell’home brewing e poi in quella di avviare un birrificio commerciale.

«All’epoca in cui cominciammo a fare home brewing non esisteva internet e non c’erano tutte le possibilità che esistono oggi per trovare informazioni. Si parlava con chi già lo faceva e soprattutto con chi a un certo punto aveva deciso di “aprirsi al mondo”. E fu così che una sera, mentre bevevo una birra al Troll, Alberto Canavese mi propose di acquistare il suo impianto, che aveva intenzione di dismettere per acquistarne uno di capacità maggiore. Detto, fatto: ne parlai a mio fratello, ad agosto del 2008 concludemmo l’acquisto e nel 2009 iniziammo a produrre».

Riprendere una tradizione di famiglia

Nello stesso periodo Paolo e Roberto decidono di riappropriarsi di un locale di famiglia, i cui gestori si accingevano a terminare l’attività, e di avviare il loro risto-pub a Centallo (CN). «I primi anni furono piuttosto duri. Entrambi ci dividevamo tra locale e birrificio. Poi ognuno di noi si è ritagliato il ruolo più congeniale e dal 2015 io mi occupo esclusivamente della produzione, insieme a Sasha Biginelli, mentre Roberto gestisce il locale, con l’aiuto di altre quattro persone», spiega Paolo.

Il locale rappresenta tutt’ora il principale canale di vendita del prodotto per Trunasse, che tuttavia nel frattempo è cresciuto, passando dagli iniziali 60 agli attuali 350 ettolitri annui, e che ora punta a differenziare maggiormente la propria distribuzione, pur senza voler mutare la propria natura di microbirrificio territoriale.

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