Le famose fonti di Gualdo Tadino per le acque e 700 ettari di terreni di famiglia per orzo e frumento danno vita alla produzione del birrificio umbro Flea. Oltre alla produzione di Private Label e alla nuova Birra Sans Papiers, due marchi: Flea per la distribuzione in ristoranti e bar; Ma.Ma. per gli scaffali di supermercati e ipermercati, per una produzione complessiva di circa 28.000 ettolitri di birra e 4,8 milioni di bottiglie, a cui si aggiungono fusti, e ora anche lattine: tre tipologie, in formato 33 centilitri.
A parlarci del birrificio è il suo titolare Matteo Minelli, imprenditore umbro di 41 anni, con una formazione professionale in campo edile e un impiego dirigenziale nel settore dell’energia, dal 2017 anche vicepresidente di AssoBirra.
Il progetto
«Il birrificio Flea è una scommessa imprenditoriale che racconta l’amore che proviamo io e moglie Maria Cristina per la nostra città, Gualdo Tadino in provincia di Perugia, nota in tutto il mondo per le sue famose fonti d’acqua. Il brand “Birra Flea” si ispira infatti alla Rocca Flea, antica fortezza medievale costruita da Federico II di Svevia e situata nella parte alta della nostra città. Per lo stesso principio, i nomi delle tipologie di birra che produciamo si ispirano ai personaggi protagonisti della storia di Gualdo Tadino. Il progetto di produrre birra artigianale di alta qualità prende vita nell’anno 2013: acqua purissima che sgorga a ridosso delle montagne appenniniche gualdesi e malti di qualità derivati da orzi coltivati in Umbria e lavorati nell’azienda agricola di famiglia, di circa 700 ettari, per una filiera corta agroalimentare. Le nostre birre non effettuano alcun processo di filtrazione e pastorizzazione. Si tratta di birre rifermentate in bottiglia con lo scopo di preservare al massimo le loro caratteristiche organolettiche originali, senza aggiunta di additivi chimici. Lo scorso anno è nato “l’Universo Flea”, un contenitore di imprese di mia proprietà che coabitano nello stesso edificio lavorando in sinergia per raggiungere un obiettivo comune, anche se in ambiti differenti e con aree di competenze diverse: fornire la migliore soluzione, sempre con uno sguardo e una sensibilità particolare al nostro Pianeta. “Uni verso gl’altri” il nostro motto».
La produzione
«Nel 2021 – ci racconta Matteo – abbiamo prodotto circa 28.000 ettolitri. La maggior parte di questi sono stati imbottigliati; circa 1400 ettolitri sono stati confezionati in fusto e ci stiamo avvicinando al mercato delle lattine con poche centinaia di ettolitri confezionati. Abbiamo iniziato nel 2013 con quattro etichette a marchio Flea: Costanza (Blonde Ale), Bianca Lancia (Wit Bier), Federico II (Golden Ale) e Bastola (Imperial Red Ale), destinate al mondo Horeca. Nel corso degli anni la gamma si è arricchita con Adelaide (APA), Federico II Extra (IPA), Margherita (Weiss), Violante (Belgian strong Ale) e Anais (Smoked). Nel 2016 abbiamo sviluppato il marchio Ma.Ma. destinato alla Grande Distribuzione Organizzata, composto da 5 tipologie: chiara, Ipa, rossa, Weiss e Gluten Free. Produciamo anche diverse Private Label per mercati dedicati e clienti esclusivi. Le nostre vendite riguardano per un 50% il canale GDO Italia, Horeca 35% ed estero 15%. Quanto al futuro e alle novità in programma, siamo in continuo fermento! A inizio 2022 abbiamo terminato i lavori di ampliamento della sede produttiva, stiamo lavorando a una nuova birra chiara e leggera destinata al mondo Horeca e abbiamo già iniziato a programmare il prossimo ampliamento dello stabilimento».
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