Fidelity card, incarti per saponette o altri prodotti aggredibili dalla muffa, involucri con inserti trasparenti, confezioni monodose di liquidi a uso alimentare o cosmetico, menu dei ristoranti, etichette metallizzate, stampe di fotografie, ma anche eleganti shopping bag antipioggia, palette per ombretti, confezioni per l’e-commerce di lusso: tutto rigorosamente monomateriale in carta riciclabile al 100%, evitando qualunque plastificazione, limitando utilizzi di inchiostri inquinanti o nobilitazioni invasive. È la sfida di Fedrigoni, operatore globale tra i primi al mondo nella produzione di carte di pregio per il packaging di lusso e altre applicazioni creative, di etichette premium e materiali autoadesivi, che presenta la sua ultima innovazione per sostituire la plastica con la carta su tutte le applicazioni possibili.
Una straordinaria metamorfosi. E infatti così si chiama, Materia Viva Metamorphosis, il campionario con la raccolta delle carte Fedrigoni che ambiscono a sostituire la plastica garantendo caratteristiche equivalenti. È l’evoluzione di Materia Viva Roots, la vasta raccolta di carte di qualità con alto contenuto di fibre naturali e materiale riciclato, dal 20 al 100%, lanciata lo scorso anno.
«L’innovazione introdotta da Metamorphosis, ispirata ai principi di economia circolare – spiega Micaela Di Trana, Marketing & R&D VP di Fedrigoni Paper – è un esempio concreto dell’approccio ‘Making Progress’ del Gruppo Fedrigoni ai temi di sostenibilità, che nell’ambito dello sviluppo di nuovi prodotti ci spinge a cercare soluzioni sempre più all’avanguardia, capaci di coniugare prestazioni, estetica e attenzione all’ambiente. Sono più di 20 anni che facciamo ricerca e sviluppiamo soluzioni per ridurre l’impatto ambientale della nostra filiera ed elevare allo stesso tempo la creatività di marchi, designer, stampatori e converter, ma anche di studenti e giovani professionisti. Il nostro obiettivo è supportare i clienti che hanno intrapreso un percorso di sviluppo sostenibile per i loro prodotti, incluso il packaging. Sostituire la plastica con la carta è possibile, in moltissime applicazioni funzionali ma anche esteticamente belle».
Le carte di Materia Viva Metamorphosis sono trattate in modo da risultare antigraffio, anti unto e anti impronta, antimuffa e resistenti all’acqua, traslucide e metallizzate, rigide oppure elastiche, resistenti agli urti, agli strappi, alle pieghe, al calore, alla luce, senza l’ausilio di plastica o altre sostanze inquinanti, in modo da rendere i prodotti finali o il packaging completamente riciclabili. Queste caratteristiche ampliano all’infinito gli ambiti di applicazione delle nuove carte Fedrigoni e le rendono adattabili e funzionali ad ogni esigenza dei clienti, spaziando dall’alimentare alla cosmetica, dal fashion al retail, dalla gioielleria al lusso, fino al personal care.
In questo contesto si inserisce anche Éclose, il nuovo brand che Fedrigoni lancia sul mercato e che veicolerà prodotti termoformati totalmente a base di polpa di cellulosa, in sostituzione degli attuali in plastica: al momento si tratta di vassoi interni alla confezioni di cosmetici, o di profumi, ma ben presto il materiale – frutto di una tecnologia proprietaria e di soluzioni certificate con forti aspetti di innovazione e di sostenibilità – potrà essere utilizzato anche per astucci esterni come le custodie degli occhiali. Anche Éclose parla di metamorfosi: il nome deriva dallo schiudersi della crisalide che lascia libera la farfalla. Oltre che un brand, Éclose è una startup, un’azienda giovane e italiana derivata dall’accordo tra la parmense Tecnoform, azienda specializzata nella produzione di vassoi, espositori ed elementi interni per il packaging, e Fedrigoni (che ne detiene il 70%).
L’impegno di Fedrigoni per una sempre maggiore sostenibilità dei prodotti, dei processi e della filiera è scritto nero su bianco nei target al 2030 che il gruppo si è dato. E che non siano solo parole è testimoniato dal Rating Platino ricevuto da EcoVadis, agenzia internazionale di rating sulla sostenibilità, che colloca Fedrigoni nell’1% delle imprese della stessa industria a livello mondiale per performance ESG.