Birrificio Basei: la birra è lavoro, sperimentazione, ricerca!

“Tutti dicono che per produrre birra artigianale ci vuole passione. Ma cosa vuol dire? La passione non è un hobby, né solo un sogno. È lavoro, sperimentazione, ricerca. Ti rende felice, anche se costa fatica. È motivazione e ambizione. Ti riempie il corpo e lo spirito. Ti rende devoto, a volte ossessionato. E soprattutto non ti stanca mai. Io sono Giuseppe, è questa è Basei, la mia passione”.

Giuseppe Ciutto, titolare e mastro birraio del Birrificio Basei

Una presentazione affidata al sito web che rende subito chiaro chi è Giuseppe Ciutto, chiamato da tutti “Basei”, dal 2018 titolare e mastro birraio dell’omonimo birrificio artigianale di Latisana (UD), in Friuli-Venezia Giulia. Da lui ci siamo fatti raccontare la nascita dell’attività, il prodotto realizzato e le caratteristiche distintive.

Un team vario ed entusiasta

«La mia passione per la birra è nata sul campo – ci racconta Giuseppe – bevendo e degustando moltissime birre nei diversi locali. L’ispirazione vera però ha preso forma assaggiando la mia prima birra artigianale nel 2005, la fantastica TipoPils del Birrificio Italiano. Ero abituato a bere pseudo artigianali belghe e simili, ma questa birra era davvero speciale. Ho cominciato a informarmi tramite il web su questa birra e su Agostino Arioli, titolare e mastro birraio del Birrificio Italiano. Leggendo la sua storia mi sono detto: anch’io voglio provare a fare la mia birra!». È cominciato così un attento lavoro di documentazione e sperimentazione. «Grazie allo studio di libri di settore e alle informazioni fornite dal web, circa 15 anni fa ho cominciato a produrre birra in casa. Fino a tre anni fa lavoravo come manutentore meccanico di macchine utensili, quindi, grazie alle mie capacità di meccanico, di saldatore e di elettricista/elettronico, nel corso degli anni mi sono costruito nel mio garage un impianto per la produzione di birra, diventato praticamente semiautomatico. Le prove e gli sbagli non sono mancati, ma potevo testare i miei prodotti su molti amici, ben disposti a fare da cavia assaggiando le mie creazioni a ogni grigliata e a darmi un feedback preciso. Nel 2016 poi è arrivata la decisione che ha dato una svolta alla mia professione: mia sorella Serena, visto l’ottimo riscontro delle birre e la consapevolezza che forse era giunto il momento di cambiare lavoro, ha proposto di aprire un nostro birrificio, e a questa idea ci siamo subito dedicati. Innanzitutto dovevo capire come aprire un’azienda e trovare per ogni settore una figura con esperienza. Ho quindi stilato una lista di persone che potevano dare un contributo: Serena, per vent’anni grafica pubblicitaria e un passato di lavoro nei locali, come socio e responsabile contabilità e marketing; Antonino Leanza, amico e impiegato presso una nota banca, come socio e responsabile finanziario; insieme, per più di un anno, abbiamo lavorato alla stesura di un business plan da consegnare alla banca; Stefano Movio, amico da sempre e tuttofare, come socio responsabile logistica e varie; Giuseppe Lamanno come socio responsabile commerciale in U.S.A., data la sua storia, che lo ha visto nascere a New York, arrivare in Italia a 11 anni e tornare a vivere circa otto anni fa a New York, dove lavora con un’azienda di import di prodotti italiani legati al settore food & beverage. Questa è di fatto oggi il nostro team, cui si sono aggiunti due collaboratori, uno in produzione e uno nella nostra taproom».

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