Leffe, Stella Artois, Bud e Beck’s: saranno questi i primi tra i brand AB InBev venduti in Italia ad essere net zero nel 2028. È tra quanto annunciato oggi dalla più grande azienda birraria al mondo, la cui ambizione è quella di conseguire a livello globale net zero nella sua value chain entro il 2040 e nelle attività di cinque tra i suoi più grandi birrifici europei nel 2028.
I volumi di questi marchi venduti in Italia, infatti, provengono quasi al 100% dal birrificio di Bremen in Germania e dai birrifici di Leuven e Jupille in Belgio, che rientrano tra quelli che si stanno preparando a raggiungere net zero nelle proprie attività nel 2028. A livello europeo, questi sforzi si tramuteranno nella riduzione di 110.740 tonnellate di CO2 all’anno, pari alle emissioni di quasi 35.000 automobili.
Un’ambizione importante, che è solo l’ultima di una serie di iniziative intraprese negli ultimi anni da AB InBev. Restando in Europa, infatti, l’azienda nel perseguire il suo target climatico fissato al 2025 ha realizzato continui progressi: si stima che la diminuzione della carbon footprint di AB InBev nei suoi sedici birrifici dell’Europa occidentale tra il 2017 e il 2020 sia stata del 16%, equivalente a 30.000 tonnellate di CO2 emesse in meno.
«La sostenibilità non è parte del nostro business: è il nostro business. Con queste nuove ambizioni, stiamo lavorando per migliorare il nostro impatto ambientale, andando in una direzione coerente rispetto alle politiche intraprese sul clima, tema in cima alle agende delle istituzioni mondiali – ha affermato Arnaud Hanset, Country Director di AB InBev Italia -. Nel 2028 i nostri principali brand commercializzati in Italia – tra cui i marchi premium e super-premium Leffe, Stella Artois e Bud – saranno net zero. Realizziamo pertanto un grande sogno: coniugare il gusto del bere, sempre responsabile, con la massima attenzione all’ambiente. Mai come in questa occasione è valido il nostro nuovo purpose “We dream big to create a future with more cheers”».