La birra Baladin Metodo Classico è stata presentata per la prima volta nel 2015 spiegando che il progetto era frutto della volontà di Teo Musso di esplorare l’evoluzione frutto di una lunga fermentazione in bottiglia. Si ispira allo stile Bière de Champagne o Brut Bière.
La versione birra Metodo Classico Cuvée 36 mesi estremizza il concetto e il risultato ripaga l’attesa. Nella versione classica, la birra rifermenta per 18 mesi, seguendo, di fatto, i tempi del disciplinare dei vini spumantizzati italiani che assumono il nome, appunto, di metodo classico. Nel 2017, al momento di procedere con il remuage (il procedimento che ha lo scopo di raccogliere i lieviti nel collo della bottiglia, per eliminarli in seguito con la sboccatura o dégorgement) Teo ha assaggiato con i cantinieri la birra ed è stato particolarmente impressionato dall’intensità degli aromi. Decise così di non etichettare un piccolo quantitativo di bottiglie e di lasciarle ancora sui lieviti per altri 18 mesi. È così che 3.328 bottiglie hanno riposato fino al gennaio 2021 dando vita alla birra artigianale Metodo Classico Cuvée 36 Mesi. Per omaggiarla, è stata realizzata un’etichetta celebrativa, stampata ad oro e con fondo bianco ed è ospitata in un astuccio in cartone che riprende i colori dell’etichetta. Un vero gioiello per gli occhi e per il palato. Al primo assaggio emergono subito al naso le note floreali e balsamiche dell’anice ben bilanciate dal profumo di cereale che si ritrova subito in ingresso al primo sorso. La nota speziata di anice dell’Angelica chiude infine con un sentore di legno riconducibili al passaggio in botte avvenuto prima dell’imbottigliamento 36 mesi prima.