periskop rinnova l’immagine dei Poderi di Ghiaccioforte

Quelle di Rosso dei Poderi, Guardamacchia ed Estatatura più che etichette sono luoghi da visitare. Lasciando vagare gli occhi nei pizzi del paesaggio raffigurato nel nuovo packaging, infatti, ci si immerge in una realtà immaginifica che forma lo scenario perfetto per accogliere i tre animali simbolo di una Maremma autentica e nuova immagine dei prodotti della tenuta toscana. Ci sono una vacca maremmana dalle corna imponenti e un cavallo murgese dal manto scuro. L’aquila simbolo di prosperità di epoca etrusca. Ma soprattutto c’è il paesaggio di Scansano, in provincia di Grosseto, dove la terra volge lo sguardo alla costa e dà le spalle al Monte Amiata per cedere a una campagna solenne, custode di piccole grandi storie racchiuse tra i filari scolpiti dal tempo.

Si potrebbe dire che il racconto sia tutto qui, ma la narrazione è molto più avvincente perché, come racconta Giovanni Cerutti, fondatore di Periskop, “ognuno può sognare precisamente quell’angolo di Toscana”. Tanto che alla fine le etichette diventano il “visual device” identificativo di quel territorio, dove pur nella dirompenza evocativa e cromatica della grafica, le lancette corrono avanti e indietro rimanendo sempre fedeli all’anima dei luoghi.

A lui chiediamo di raccontarci il progetto di restyling delle etichette dei vini di Poderi di Ghiaccioforte. Tre referenze, due di gamma e una gran riserva, che innovano la tradizione colpendo l’immaginazione con la forza della contemporaneità, per proiettare nel futuro storia, territorio e produzione biologica Toscana IGT.

Tre animali in etichetta, cosa si deve pensare?

«La vestizione di un vino si destreggia sempre tra due linguaggi grafici: quello funzionale legato all’informazione e alla comunicazione, la cui espressione è tipografica, e quella artistica e di tendenza che deve rappresentare l’anima del prodotto. I visual device più potenti di questa linea di vini sono la vacca maremmana, magnifico animale dalle corna imponenti, che campeggia sul Rosso dei Poderi; il cavallo murgese, tipico morello italiano dal manto scuro, fa bella mostra di sé sulle bottiglie di Guardamacchia; l’aquila, infine, considerata dagli Etruschi emblema di prosperità e favori divini, è il soggetto dominante del prodotto top di gamma, che deve il suo nome a quella particolare abitudine della popolazione grossetana che d’estate migrava verso le colline di Scansano: detta Estatatura».

Come la nuova immagine rappresenta qualità del prodotto e specifiche del territorio?

«Tra Grosseto e il Monte Amiata, la campagna Toscana segue forme collinose più mosse che alternandosi a piccoli filari di alberi, boscaglia e terreni agricoli formano un pizzo. L’abbiamo voluta raccontare trasformandola in una tessitura di motivi grafici disegnati volutamente a mano libera per descrivere la preziosità di quei luoghi a partire da un atto artigianale, antico e unico come il ricamo, restituendo un senso di movimento e di energia insiti nell’atto dell’errare, attività tipica dei Butteri maremmani che, in fondo, godono attraverso questo progetto di una sussurrata ma meritata citazione».

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