Dal nome allo slogan, fino all’identità visiva che lo caratterizza e al branding: Vetra è un giovane birrificio milanese che trae ispirazione dalla cultura della strada, o meglio, dalla “controcultura”, basata sulla convinzione che un buon prodotto – in questo caso specifico, una buona birra – possa e debba essere accessibile a molti, non per forza a pochi eletti. Un obiettivo chiaro, dunque, formulato da un gruppo entusiasta di amici provenienti da diverse realtà lavorative ed esperienze, che però, una volta combinate tra loro, hanno reso possibile la creazione di un progetto strutturato e di successo, vincitore della medaglia d’oro per la miglior Pilsner italiana, qualificatosi come miglior birrificio emergente regionale al Lombardia Beer Fest nel 2017 e segnalato tra le “Eccellenze” nella Guida alle birre d’Italia 2021, edita da Slow Food. I fondatori di questo craft brewery hanno unito alla genialità del mastro birraio, Stefano Simonelli, le abilità di Andrea Paci in ambito mixology e gestione locali, oltre al talento di Gabriele Cucinella, Stefano Maggi e Ottavio Nava per i settori marketing, comunicazione e branding e alle capacità gestionali e risolutive dell’attuale amministratore, Matteo Tettamanzi.
Sei stili per la linea di punta
«Siamo un team affiatato e appassionato, che produce birre di qualità nel segno della ricerca, dell’innovazione e, ogni tanto, di un po’ di estro e follia – afferma Stefano Simonelli, birraio, responsabile della produzione e socio cofondatore di Vetra –. Questi valori sono molto vicini al nostro posizionamento: la nascita di nuovi mix creativi e di nuovi punti di vista e l’emergere di correnti underground non sono solo aspetti che celebriamo, ma elementi che ispirano il nostro modo di pensare alle ricette. I dati di mercato oggi evidenziano come in Italia stia crescendo la preferenza per birre buone, dotate di personalità, che possano incontrare i gusti degli estimatori così come quelli di chi si avvicina per la prima volta al mondo della birra craft: anche per questo motivo abbiamo scelto cinque stili diversi per comporre la linea di Vetra – Pils, Pale, IPA, Bock, Saison e Black –, a cui, nel tempo, abbiamo affiancato diverse birre speciali, nate da ispirazioni e idee di ricette specifiche. La prima di queste è stata “DonZa”, prodotta in collaborazione con Marco Meneghin di Birra Stavio, una smokey rauch arricchita dal sentore di scorze d’arancia». Lo studio e la programmazione messi in atto da ognuno dei componenti del team Vetra sono stati fondamentali per la nascita del birrificio: basti pensare che il luogo di posizionamento dell’impianto produttivo – il cuore del progetto, dove operano tre addetti dedicati – è stato scelto dopo una lunga ricerca basata sulla qualità dell’acqua, un ingrediente fondamentale da impiegare nella produzione di birra.
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