I cocktail Baladin easy to drink

Dici mixology e pensi alla capacità di unire, in un sapiente e ricercato equilibrio, ingredienti diversi al fine di ottenere un determinato risultato. Se tra gli ingredienti utilizzati nella realizzazione di nuove bevande, c’è la birra, allora le cose si complicano. Partendo dal principio che la birra stessa deriva dall’interazione tra materie prime diverse tra loro, amalgamate dal processo fermentativo, allora la sfida diventa decisamente interessante.

Il punto di partenza per la realizzazione in chiave originale dei sei cocktail proposti dal birrificio Baladin è anch’esso frutto di un “mix” di intuizione, tradizione e perseveranza, in chiave “green”. Tre di questi hanno tra gli ingredienti birra Baladin, altri presentano distillato di birra proveniente dagli stock invenduti durante il lockdown, un altro il sidro sempre di casa Baladin.

Tra i fattori elencati per raccontare la nascita di un nuovo modo di coniugare birra e beverage, sono stati spesso citati l’appartenenza geografica come “serbatoio” di conoscenze, la volontà di aprire un nuovo capitolo nella storia della birra artigianale italiana e, infine, un certo modo di essere visionari.

Da lì al prodotto finale è stato necessario passare attraverso circa 800 ricette usufruendo della collaborazione di professionisti tra i quali Michele Marzella e Dennis Zoppi, tra i più importanti esponenti del panorama della mixology nazionale, e Carlo Quaglia dell’omonima distilleria.

La lattina che sposa la filosofia green sia per la possibilità di riciclo sia per la possibilità di essere utilizzata come bicchiere grazie all’apertura totale della parte superiore, rende l’approccio con la bevanda accattivante.

Secondo le intenzioni di Baladin, i diversi soft drinks presentano personalità e carattere tale da potersi adattare a un consumo poco impegnativo, anche in funzione del loro basso tenore in alcol (si va dai 5,3 % vol. del “sidro spritz” ai 7 % del beer americano).

Le sei diverse lattine puntano a soddisfare un’ampia platea di consumatori avendo nell’equilibrio tra le componenti gustative principali la base su cui far giocare i flavour che le caratterizzano: dalle note speziate di vermouth e bitter del “beer-americano” con birra Baladin 4.8 e il bitter italiano “Nuvolari” della Affini Torino, passando per i fiori di sambuco e menta del “beer hugo” realizzato con la birra Isaac, arrivando allo zenzero e le sensazioni agrumate del “moscow-beer”, ma anche al delicato spritz con il sidro prodotto sempre all’interno della Baladin, al “beermouth & tonic” con vermouth di birra e tonica al fieno che si fa apprezzare per il finale amaricante leggero ma persistente, finendo con le previste note di ginepro del “gin &tonic” realizzato con gin prodotto dalla Distilleria Quaglia e alcol distillato da birra a cui si aggiunge la tonica della casa.