Beergate lancia il progetto Beer2go: la birra in fusto ora è da asporto

In questi tempi di isolamento sociale, le parole d’ordine per il settore Ho.re.ca sono state prima la consegna a domicilio e poi l’asporto: modalità che hanno consentito di non bloccare del tutto l’attività, ma che – per quanto riguarda nello specifico il settore birrario – hanno tolto, o comunque reso più difficile, il piacere di una buona pinta spillata di fresco. Il distributore milanese Beergate dà una risposta a questo problema lanciando il progetto Beer2go: un nuovo concetto di vendita che consiste nell’imbottigliare per asporto direttamente dal fusto grazie a un innovativo rubinetto prodotto da Pegas e di cui Beergate è distributore ufficiale per l’Italia.

Si tratta di un imbottigliatore in contropressione che consente di riempire la bottiglia senza creare schiuma e senza che questa venga in contatto con l’ossigeno, garantendo così una conservazione ottimale fino a 30 giorni in frigorifero, mantenendo inalterate freschezza e caratteristiche organolettiche della birra. Il rubinetto può essere applicato alla via senza dover togliere la spina, così da poter effettuare contemporaneamente entrambi i servizi; ed è compatibile con i più comuni formati di bottiglie in pet alimentare, e con la maggior parte delle bottiglie in vetro tramite adattatore.
«Si tratta di un sistema già diffuso nell’Europa dell’Est – spiegano Marco e Luca Di Lella, titolari di Beergate – ma assente in Italia. Con Beer2go vogliamo dare una risposta alle esigenze attuali di publican e appassionati non solo fornendo il rubinetto “Pegas evolution”, ma anche una serie di altri servizi: bottiglie – per ora in plastica in formato da un litro, ma arriveranno poi anche in vetro e in altri formati – etichette, personalizzazione delle bottiglie, adattatori per i recipienti in vetro».
I vantaggi, affermano, sono numerosi sia per publican e birrifici che per i clienti: «I primi  potranno aumentare la velocità di rotazione dei fusti, le cui vendite hanno peraltro patito molto in questi frangenti, portando gli sprechi quasi a zero e mantenendo la birra sempre fresca; mentre i secondi potranno degustare anche le birre distribuite solo in fusto e averle sempre fresche in casa. Inoltre, poiché il costo al litro della birra in fusto è più basso rispetto a quella in bottiglia, c’è vantaggio sia per il consumatore sul prezzo finale, che sul venditore in quanto a marginalità. Non da ultimo, si possono sviluppare processi virtuosi di fidelizzazione e fiducia tra pub e appassionati». Da non dimenticare, infine, l’aspetto ambientale: «Tutte le bottiglie sono, ancor prima che riciclabili, riutilizzabili molte volte se ben tenute e ben pulite: un aspetto non secondario per ridurre l’impatto non solo dei rifiuti, ma anche del riciclo stesso».