In dialogo con Richard White, vice presidente e responsabile Sustainability & Procurement di AB InBev Europa.
Partiamo dall’agricoltura: voi affermate di voler affiancare il 100% dei vostri agricoltori diretti affinché abbiano accesso a tecnologie, informazioni, consulenze, ecc. A che tipologia di interventi pensate di preciso e a quali tecnologie?
Intendiamo aiutarli a migliorare i loro raccolti, la redditività e la gestione delle risorse naturali come il suolo e l’acqua, supportandoli nell’informazione, nell’essere connessi e sostenuti finanziariamente. Essendo noi presenti in differenti aree geografiche, sappiamo che non c’è una soluzione valida per tutti. Raggiungeremo i nostri obiettivi attraverso soluzioni che tengano in conto le peculiarità regionali e locali, portando un contributo positivo alle comunità dove viviamo e operiamo. Per esempio, in Europa, USA e America Latina supportiamo l’agricoltura di precisione e l’uso di droni e satelliti per aiutare i coltivatori a migliorare i loro metodi di coltivazione. In India e Africa stiamo studiando nuove vie per aiutarli ad accedere alla meccanizzazione e ricevere informazioni sul meteo, i mercati e l’andamento dei prezzi via SMS. Per quanto riguarda le tecnologie, abbiamo un centro di ricerca e sviluppo dedicato negli Stati Uniti con collaboratori in tutto il mondo. Impieghiamo 180 ricercatori e agronomi per sviluppare sementi di alta qualità e condividere best practice con i coltivatori.
Come, per esempio?
Per esempio, attraverso la piattaforma SmartBarley, il nostro programma di punta lanciato nel 2013, con cui compariamo dati sul raccolto, il meteo e i mercati sviluppando analisi per aiutare i coltivatori a migliorare la produttività e le loro performance ambientali. Oggi questa piattaforma è presente in 12 Paesi nei 5 continenti e attraverso i suoi dati, la tecnologia e le analisi, aiuta gli oltre 5.000 iscritti a risolvere le loro sfide.
Più concretamente, che traguardi vorreste raggiungere in questo settore al 2025?
I nostri traguardi sono già definiti nell’obiettivo: il 100% dei nostri coltivatori diretti dovrà essere formato, connesso e sostenuto finanziariamente. In altre parole, il nostro obiettivo è rendere disponibile a tutti loro i consigli e le best practice per migliorare, in modo sostenibile, le loro prestazioni, fornendo accesso a strumenti digitali, come la piattaforma SmartBarley e a servizi finanziari a costi convenienti. Per rendere possibile tutto questo ci assoceremo e collaboreremo con università locali, governi e organizzazioni non governative. Riporteremo i risultati secondo criteri specifici per ciascuno dei tre pilastri: formazione, connessione e supporto finanziario per ogni singolo coltivatore diretto. Abbiamo sviluppato questi criteri collaborando con partner esterni e facendo riferimento a criteri di misurazione, come quelli sviluppati dalla Banca Mondiale per misurare su larga scala il potenziamento finanziario.
Il potenziamento finanziario è chiave per realizzare l’innovazione, ma spesso di difficile accesso…
È fondamentale e su questo lavoreremo, perché un coltivatore potenziato finanziariamente per AB InBev è un coltivatore che ha accesso agli strumenti finanziari di cui necessita per gestire la propria attività e produrre prodotti di alta qualità. Questi strumenti possono variare da regione a regione, ma possono includere: educazione finanziaria o formazione manageriale, accesso al credito a condizioni convenienti attraverso collaborazioni esterne, accesso a istituti bancari e assicurativi attraverso partner esterni. AB InBev lavorerà con partner locali per guidare l’accesso e l’adozione di strumenti finanziari ai coltivatori.
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