A colloquio con Eugenio Pellicciari, a capo, insieme al socio Gabriele Zannini, della prima azienda italiana produttrice di luppolo: la Italian Hops Company.
Eugenio Pellicciari, di Modena, si ritrova giovanissimo a vivere a stretto contatto con la cucina e il cibo nel ristorante di famiglia, cosa che lo porterà a scegliere la scuola alberghiera diplomandosi come cuoco. Eserciterà la professione acquisita durante gli studi universitari che, seguendo anche la passione ereditata dai genitori, lo porta a iscriversi e frequentare il corso di laurea in Scienze Gastronomiche triennale presso la Facoltà di Agraria dell’Università di Parma. È durante questo periodo che avvengono gli incontri con due persone fondamentali per la crescita professionale di Eugenio, docenti di spessore che ne influenzano il percorso; tra questi Davide Paolini – tra le altre cose, conduttore della trasmissione “Il Gastronauta” che, dall’emittente Radio24, affronta ciò che ha attinenza con il cibo considerandolo come fatto culturale, e Paolo Marchi, docente di giornalismo enogastronomico e realizzatore del primo congresso italiano di cucina d’autore (Identità Golose). La competenza in campo alimentare e la passione per la scrittura lo porterà, una volta conseguita la laurea triennale, a iscriversi sempre a Parma al corso di laurea magistrale di giornalismo della Facoltà di Lettere e Filosofia.
La possibilità di veicolare la preparazione del campo gastronomico potendola comunicare, facendo il giornalista, avviene in un momento nel quale non esisteva ancora nel mare magnum della gastronomia la pletora di comunicatori, food blogger e giornalisti enogastronomici tanto di moda in questi ultimi anni. Si avvicina quindi al mondo della birra prima e del luppolo poi, con un percorso che, seppur non lineare, ha una certa coerenza. Così, all’età di 33 anni Eugenio, arriva a riunire un insieme di esperienze che coincidono con le esigenze dell’attuale universo birrario.
Oggi, insieme al suo socio Gabriele Zannini, è a capo della prima azienda italiana produttrice di luppolo: la Italian Hops Company, una start up avviata in collaborazione con il Comune di Marano e dell’Università di Parma, ufficialmente riconosciuta dal Ministero dell’Agricoltura. Nei due ettari dell’azienda, in provincia di Modena, dal 2014 vengono coltivate con tecniche biodinamiche nove varietà di luppolo americano (Bravo, Cascade, Nugget, Willamette, Chinook, Crystal, Centennial) e due sperimentali in attesa di registrazione.
Eugenio, da cosa nasce il tuo interesse per la birra e perché la birra artigianale?
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