Masalabir: una birra per il Nepal

L’ultima nata in casa Hibu, il birrificio artigianale e agricolo brianzolo con sede a Burago di Molgora (MB), si chiama Masalabir. Si ispira al tipico tè nepalese. La ricetta, frutto di un equilibrato studio delle varie tipologie di spezie con cui è realizzato il Masala Tea, esprime note più o meno accentuate di cardamomo verde, zenzero, cannella, chiodi di garofano, pepe e tè nero. Il risultato è una bevuta estremamente rinfrescante, profumata, una Specialty Ale di 5° e 25 IBU.

MasalaBir bandierineLa Masalabir nasce dal desiderio di essere utili al progetto umanitario ideato dall’alpinista e medico Annalisa Fioretti dopo il terremoto dello scorso aprile in Nepal. Il ricavato dalla vendita della Masalabir sarà infatti ad esso devoluto.

La Masalabir è una birra a tiratura limitata, unica di catalogo (data la particolarità) acquistabile anche attraverso il sito

L’idea di Raimondo Cetani (mastro birraio Hibu) di creare la Masalabir parte dai racconti del chirurgo italiano Annalisa Fioretti, specializzato in medicina d’alta quota nonché alpinista vincitrice del premio “Marcello Meroni” 2015 per la categoria solidarietà, che trovandosi in Nepal durante il terremoto ha voluto dare seguito ai primi soccorsi mettendo in piedi un progetto umanitario a lungo termine.

Il progetto
Accompagnare per 7 anni almeno 20 ragazzi nel percorso scolastico dagli 11 ai 18 anni. Sette anni in cui 20 orfani del terremoto del 2015 o provenienti da famiglie meno abbienti potranno frequentare la scuola. Si tratta di giovani provenienti dai villaggi delle zone montane nepalesi. I fondi saranno raccolti anche attraverso “Torvagando”, una serie di scalate fra le vette più belle e suggestive d’Europa condotte dal team di Annalisa Fioretti con culmine sulle Torri di Trango in Pakistan.