Birra, il settore si impenna

A misurare la febbre di birra artigianale in Italia c’è Birra dell’Anno: nel 2016 si sono intaccate le 1146 unità di prodotti pervenuti al concorso vetrina più importante d’Italia, un salto di 316 birre in più rispetto al 2015 (+38%), di circa 600 in due anni (+81,9%). Aumenta e si differenzia dunque l’offerta per singolo birrificio che mostra di voler partecipare a più di una delle 26 categorie ammesse dal concorso; cresce, in parallelo, anche il numero stesso dei produttori che passa dai 160 dello scorso anno a 220 (+37,5%). L’ondata di iscrizioni ha persino costretto a rivedere il numero dei giudici: in queste ore, “dietro le pinte”, si sta lavorando per ampliare, adeguandolo, il parterre di commissari internazionali che chiuderà a quota 58 anziché 54 come annunciato nei giorni precedenti. Si aggiungono personalità dal Messico, altre dall’Europa e con la lista si allungano anche le aspettative del comparto birra artigianale.

Four glasses with different beers on a white background. The file contains a path to cut.
Four glasses with different beers on a white background. The file contains a path to cut.

Birra dell’Anno, più che mai nel 2016, diventa la cartina di tornasole di questo beverage “d’autore” in forte espansione a livello nazionale. Il fermento, per usare un termine adeguato, si legge in quel +3% di consumo in Italia di birra artigianale rispetto al totale, un dato triplicato dal 2012 e che potrà crescere ulteriormente se solo venissero approvati i due emendamenti presentati di recente da Unionbirrai e CNA alla legge al DDL 3119 sulla semplificazione del settore alimentare. I duplici obiettivi di riduzione dell’aliquota di accisa che l’Italia sta pagando prima e in misura maggiore rispetto all’industria, e di semplificazione sull’accertamento della produzione dei microbirrifici, costretti a una serie di adempimenti burocratici non contemplati dalla normativa comunitaria, non solo adeguerebbe il sistema italiano a una prassi in voga presso la quasi totalità dei Paesi europei, in primis Belgio e Germania, ma favorirebbe le potenzialità del mercato.

«Il primo effetto – spiega Alessio Selvaggio, del direttivo UB – lo si vedrebbe nell’impiego. In Italia i microbirrifici coinvolgono direttamente già 2000 persone, indirettamente più del doppio».

Beer Attraction (20-23 Febbraio, Rimini Fiera), la fiera internazionale di settore in cui si inserisce come evento di punta il concorso birrario (18-20 Febbraio), sarà anche l’occasione per Unionbirrai per lanciare una prossima iniziativa che vedrà i produttori chiamati a partecipare alla stesura di un testo che definisca una volta per tutte cosa s’intende per birra artigianale. A prescindere degli esiti dell’incontro resta evidente la forte caratterizzazione della birra nostrana. L’identità è scritta nell’unicità degli ingredienti legati al territorio – cereali, spezie, agrumi, etc. -, e nella capacità dei birrai di farne un prodotto di altissima qualità degna dei migliori competitors internazionali.