L’inizio della storia dei microbirrifici italiani viene fatta risalire al 1996, anno in cui sei piccole entità produttive, una all’insaputa dall’altra, aprirono i battenti. È l’inizio di un fenomeno la cui espansione fino ai giorni nostri, in termini numerici, non sembra avere ostacoli. E intorno all’aspetto produttivo, in questi venti anni, ha fatto da contro altare una crescita della cultura birraria che ha attraversato diversi livelli di competenza. Si sono evolute le entità produttive, la qualità delle produzioni, i canali di commercializzazione e i mercati di riferimento. Quello che vent’anni fa veniva visto come un piccolo fastidio per l’industria, oggi la vede inseguire nella forma o nella sostanza, una porzione di mercato che ha assunto dimensioni di fatturato globale di tutto rispetto.
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Spazio alla creatività, quindi, e all’idea che nella nuova strada tracciata nella bevanda più antica del mondo possa esserci ancora qualcosa da dire. In lingua Italiana, stavolta.
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