La tradizione del buon bere friulano

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In circa 40 anni, Borgo Conventi è riuscita ad affermarsi come produttore di vini di qualità e tipici del Collio e di Isonzo. L’entrata in Ruffino le ha permesso di accedere a nuove energie e sbocchi internazionali vino.

Sorta a metà degli anni ’70, Borgo Conventi è un’azienda vitivinicola ubicata in provincia di Gorizia: la zona del Collio, un territorio fertile al confine sloveno, è la chiave della qualità dei loro vini, fra cui figurano Collio DOC, Isonzo DOC e Venezia Giulia IGT. Deve il suo nome a una antica leggenda di Farra d’Isonzo: documenti storici affermano che un proprietario terriero, il conte Strassoldo, conosciuto come “il Rizzardo”, avesse donato un appezzamento di terra a un certo frate Basilio Pica. Su questo terreno i padri Domenicani avrebbero costruito ciò che viene considerato il primo di una serie di monasteri nella provincia di Farra d’Isonzo. Da qui “Borgo Conventi”. Oggi i vigneti di Borgo Conventi si estendono su 40 ettari, divisi tra due delle più importanti DOC della regione: Collio Goriziano e Isonzo. L’azienda ha iniziato a investire nella produzione di vini d’Isonzo circa 10 anni dopo la fondazione della tenuta al fine di aggiungere vini giovani e freschi a quelli più corposi della linea Collio, già presenti nel portafoglio prodotti. Il successo di questa linea chiamata “I Fiori del Borgo” fu immediato e Borgo Conventi, col passare del tempo, ha continuato a investire in questa denominazione, anche attraverso recenti reimpianti. Dopo venticinque anni come realtà a matrice locale, nel 2002 la ditta venne acquisita dalla Ruffino srl, realtà toscana attiva da oltre un secolo nel settore beverage. Nicola Voltan, responsabile commerciale della Tenuta Borgo Conventi srl, ci illustra  il percorso di sviluppo della cantina friulana, dagli esordi all’esplosione internazionale.

Quale è stato il fatturato 2013 (confrontato con quello dell’anno precedente)? Il fatturato nel 2013 è cresciuto circa del 30% rispetto all’anno precedente, un risultato buono ma che per la maggior parte è derivato dall’ottimo lavoro dell’export, soprattutto dal mercato statunitense, in crescita costante grazie alla ormai lunga collaborazione con i distributori locali.

Quante bottiglie producete all’anno? La produzione è tra le 300mila e 400mila bottiglie, dato che varia rispetto ai cambiamenti metereologici e ai periodi di siccità che incidono sempre di più le produzioni dei vigneti.

Quali sono i canali protagonisti delle vendite? Grazie alla sinergia con Ruffino, quanto pesano i clienti italiani e quanto quelli export? Per Borgo Conventi l’unico canale di vendita in Italia è il canale horeca; all’estero invece ci appoggiamo a distributori che focalizzano sempre il loro lavoro sul canale ristorante e bar per proporre i nostri prodotti a una clientela scelta e di qualità. La sinergia con Ruffino è stata fondamentale negli anni scorsi per il mercato italiano: collaboriamo nella distribuzione vini di qualità sia rossi sia bianchi delle due aziende, che uniscono territori diversi per un completamento di gamma, fondamentale nelle carte dei vini. L’export pesa per circa il 55% del nostro fatturato ma stiamo cercando di aumentare questa percentuale aprendo nuovi mercati, dall’estremo oriente a mercati emergenti europei, unica vera strada per crescere in termini di fatturato e marginalità.