Analisi di selezionate sostanze perfluoroalchiliche (PFASs) in birra: uno studio pilota

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Il lavoro descrive lo sviluppo di un metodo per la determinazione e la quantificazione di sostanze perfluoroalchiliche (PFASs) in birra tramite spettrometria di massa associata alla cromatografia liquida. I dati ricavati hanno permesso di calcolare il possibile assorbimento di PFAS dalla birra oltre al rischio potenziale per la salute legato al consumo di birra con particolare riguardo alla dose giornaliera tollerabile (TDI) di perfluoro-n-acido ottanoico (PFOA) (1:500 ng/kg di peso corporeo al giorno) e perfluorottano sulfonato (PFOS) (150 ng/kg di peso corporeo al giorno). Concentrazioni di PFOS sopra del limite di quantificazione sono stati rilevati nel 50% dei campioni, con la massima concentrazione di 18,4 ng/L, mentre la più alta concentrazione di PFOA rilevata è stata di 56,9 ng/L. L’assorbimento massimo calcolato di entrambe le sostanze per le quali esiste un livello di TDI erano 2,44 ng/kg di peso corporeo/giorno per il PFOA e 0,79 ng/kg di peso corporeo/giorno per PFOS ipotizzando che un adulto assuma il suo quantitativo totale giornaliero di liquidi sotto forma di 3L di birra, equivalente alla massima concentrazione misurata (caso peggiore). Pertanto l’assorbimento massimo di PFOA e PFOS attraverso il consumo di birra può essere considerato trascurabile essendo lo 0,85% della concentrazione che sarebbe necessaria per raggiungere il TDI di PFOS e lo 0,16% di PFOA.

Bibliografia
T. Stahl et al., Hessian State Laboratory, Giessen (p. 443-449) – European Food Research and Technology, vol. 238, n. 3 (2014)