
Rappresenta l’unione tra arte, approccio green e versatilità, la linea M-Use, nata nel 2019 da un progetto a quattro mani tra la Cantina Pizzolato di Villorba (TV) – punto di riferimento nel panorama vitivinicolo biologico e sostenibile – e il suo partner commerciale svedese. Condividendo la stessa visione, incentrata sul concetto di superare la logica del “vuoto a perdere”, essi hanno immaginato di creare una bottiglia in grado di vivere più vite, trasformandosi in vaso, portaoggetti, profumatore o elemento decorativo, dando così continuità al progetto di sostenibilità della linea.

«È stato un processo creativo comune – racconta Sabrina Rodelli, Consigliere, Responsabile commerciale e marketing e Delegata alla sostenibilità di Cantina Pizzolato – che ci ha portati a ideare un packaging iconico e riutilizzabile, capace di evolvere e passare da semplice contenitore a oggetto comunicante valori».
Il vetro lavorato si è imposto come scelta naturale: un materiale resistente e durevole, gradevole alla vista, pensato non solo per custodire il vino, dunque. L’ispirazione alle Muse greche, unite al concetto di Multiuso, ha guidato lo sviluppo della linea. «Volevamo dimostrare che anche il packaging può diventare parte dell’esperienza di consumo, riducendo gli sprechi e invitando a rallentare, a dare valore a ciò che normalmente si scarta», sottolinea Rodelli. Il progetto è stato sin dall’inizio concepito come manifesto tangibile dell’identità aziendale: un vino biologico e vegano racchiuso in un contenitore che parla la stessa lingua. La bottiglia che, oltre a custodire il vino, diventa oggetto comunicativo, ponte tra contenuto e consumatore, in grado di raccontare la filosofia Pizzolato attraverso forme e materiali. «Fin dall’inizio abbiamo creduto che la linea M-Use avrebbe potuto rappresentare un simbolo del nostro approccio incentrato su sostenibilità, estetica e visione circolare».
Una gamma trasversale e inclusiva
La collezione M-Use è oggi ampia e articolata, in grado di soddisfare esigenze e gusti differenti. Comprende Prosecco Doc Brut ed Extra Dry, Prosecco Doc Rosé, Pinot Grigio Doc delle Venezie, Moscato Dolce, Rosato e un paio di versioni a bassa gradazione alcolica.
«Il nostro intento era offrire una gamma completa che potesse intercettare consumatori diversi, senza perdere coerenza con i nostri valori», dichiara Rodelli. A completare l’offerta, infatti, ci sono anche le referenze analcoliche M-Use Zero Alcohol, disponibili nelle versioni bianca e rosata, pensate per chi desidera un’alternativa inclusiva e di tendenza. «Si tratta di bevande eleganti, che interpretano uno stile di consumo contemporaneo e allargano la platea di chi può sentirsi parte del nostro mondo».
L’ampiezza della gamma è rafforzata dalla disponibilità di formati differenti: le bottiglie da 200 ml, pratiche e immediate, quelle da 750 ml, classiche e versatili, e, per alcune referenze, la magnum da 1,5 litri, pensata per occasioni speciali. Tra le novità recenti spicca il Prosecco Doc Brut Rosé, frutto di un’evoluzione naturale. «È una bollicina raffinata con note floreali e di piccoli frutti rossi – evidenzia la responsabile commerciale e marketing – perfetta per chi cerca freschezza ed eleganza». Questa introduzione ha arricchito l’offerta già esistente di Prosecco, valorizzandone le diverse sfumature e consentendo alla linea di intercettare un pubblico sempre più vasto, rafforzando l’identità sostenibile di Pizzolato anche nel segmento rosé.








