Nel 2025 igus raggiunge un nuovo traguardo con la presentazione di 277 innovazioni “motion plastics” esenti da lubrificazione, sviluppate secondo il principio “GO ZERO Lubrication“.
Tra le novità più rilevanti troviamo materiali PTFE-free, la prima gamma completa di catene portacavi realizzate con materiali riciclati, una nuova certificazione per camere bianche secche e un robot umanoide all’avanguardia. Questi progressi derivano dall’impegno costante di igus in ricerca e sviluppo per fornire soluzioni sempre più avanzate ai propri clienti. «Non possiamo restare inerti di fronte alle evoluzioni del panorama politico ed economico – afferma Tobias Vogel, CEO della divisione Cuscinetti e Guide Lineari dry-tech di igus GmbH -. Come molte delle aziende con cui collaboriamo, abbiamo puntato sull’ottimizzazione delle risorse e sull’efficienza produttiva, intensificando l’automazione nei nostri stabilimenti. Il nostro obiettivo primario è garantire il massimo vantaggio ai clienti. Questo impegno, combinato alle nuove sfide e alla nostra tradizione ‘Made in Germany’, ci spinge a innovare continuamente per accrescere la nostra competitività e quella dei nostri partner».

Nuove soluzioni per camere bianche
Con la crescente domanda di tecnologie ad alte prestazioni, la necessità di soluzioni affidabili per le camere bianche (clean room) è destinata ad aumentare sempre di più. Le moderne tecnologie, come l’Industria 4.0, gli smartphone e i veicoli elettrici, richiedono componenti sempre più miniaturizzati e sensibili, rendendo cruciale il controllo dei livelli di particelle in fase di produzione. igus sta investendo in soluzioni avanzate per le camere bianche. In collaborazione con l’istituto di ricerca Fraunhofer IPA, igus ha sviluppato una certificazione innovativa che attesta l’idoneità delle sue catene portacavi per ambienti controllati. Test a lungo termine dimostrano che le catene portacavi sviluppate da igus per l’uso in clean room possono resistere fino a 15 milioni di doppie corse, mantenendo emissioni di particelle minime e costanti, svolgendo dunque un ruolo essenziale nelle camere bianche, fornendo energia, dati e fluidi alle macchine in modo sicuro e pulito, senza compromettere l’integrità dell’ambiente.
igus, PTFE-free

I PFAS sono una classe eterogenea di sostanze chimiche indicate come “forever chemicals” per la loro persistenza nell’ambiente, qualora vi giungano come contaminanti soprattutto delle acque. Nell’industria sono da sempre apprezzati per la loro stabilità termica e per le proprietà idrofobiche e oleorepellenti. Negli ultimi decenni, molte aziende hanno però iniziato a sostituire alcuni PFAS con alternative senza fluoro, spinte dalle crescenti preoccupazioni scientifiche e normative sui loro effetti nocivi sia sull’ambiente che sulla salute umana. Inoltre, l’Unione Europea sta valutando restrizioni e divieti di vasta portata sui PFAS, ponendo sfide significative per molte aziende.
Nei circa 10.000 PFAS esistenti rientra anche il PTFE (politetrafluoroetilene), noto per le sue proprietà antiaderenti e autolubrificanti. Questo polimero è largamente impiegato nell’industria, ad esempio nei cuscinetti autolubrificanti che sfruttano il PTFE per garantire un funzionamento a secco senza necessità di lubrificazione aggiuntiva. Sebbene il PTFE sia chimicamente stabile e meno problematico rispetto ai PFAS solubili, è comunque soggetto a restrizioni per via delle preoccupazioni legate alla sua produzione e smaltimento, nonché al possibile rilascio di composti fluorurati nell’ambiente. Quali alternative esistono? igus ha sviluppato varianti prive di PTFE per i suoi materiali iglidur con cui l’azienda offre una soluzione adatta alla maggior parte delle applicazioni. Alla recente fiera di Hannover, igus ha presentato soluzioni come, ad esempio, le versioni senza PTFE dei suoi materiali standard iglidur G, X e H che, anche nella nuova formulazione, assicurano le stesse prestazioni a un prezzo che si conferma competitivo. Questi materiali PTFE-free interessano anche la tecnologia lineare con le nuove madreviti flangiate della gamma dryspin. Un obiettivo chiave della ricerca è stato individuare materiali che offrissero proprietà meccaniche pari o superiori rispetto alle soluzioni tradizionali, senza incidere sui costi. I risultati dei test confermano per i materiali PTFE-free e PFAS-tested di igus prestazioni superiori rispetto ai materiali contenenti PTFE, con una riduzione media dell’usura del 60%. Al contempo, caratteristiche essenziali come stabilità termica, resistenza meccanica e comportamento al restringimento sono rimaste pressoché invariate.
Automazione accessibile
Per restare competitive, le aziende puntano sempre più sull’automazione. Il mercato globale del settore raggiungerà 395 miliardi di dollari entro il 2029, ma le PMI affrontano ostacoli come costi elevati e mancanza di competenze. igus dimostra che esistono soluzioni economiche e semplici da implementare. L’automazione è ovunque: dai robot industriali fino ai distributori automatici. Per questi ultimi, igus ha sviluppato il sistema telescopico drylin NTM 45. Pronto all’uso, presenta una lunghezza di estensione fino a 500 mm e un design privo di lubrificazione, ideale per movimenti fluidi e silenziosi. L’azienda sta attualmente sviluppando il suo primo robot umanoide realizzato in plastica ad alte prestazioni. Questa soluzione si basa sul robot mobile ReBeL Move e utilizza i cobot ReBeL per i suoi bracci robotici. Ciò significa che può essere impiegato in modo flessibile, in diverse postazioni di lavoro, con un ritorno sull’investimento inferiore a un anno. Guardando al futuro, igus punta sui robot umanoidi, progettati per adattarsi a un mondo costruito per l’uomo. Infine, igus continua a sviluppare la gamma smart plastics: sensori intelligenti per il monitoraggio in tempo reale di catene portacavi e cuscinetti, contribuendo a ridurre i tempi di fermo e migliorare l’efficienza operativa, da quest’anno anche per le applicazioni con catene verticali appese. Con queste innovazioni, igus rende l’automazione più accessibile, efficiente e sostenibile.