Zonin1821 presenta il suo secondo Bilancio di sostenibilità

Il concetto di sostenibilità, inizialmente focalizzato sulla tutela ambientale, ha subito una significativa trasformazione negli ultimi cinquant’anni. Il Gruppo ZONIN1821 ha seguito con attenzione l’evolversi di questo contesto, approdando alla redazione del secondo Bilancio di sostenibilità che poggia sulla cultura aziendale, l’innovazione tecnologica e la responsabilità sociale. Tre pilastri su cui il Gruppo si basa per promuovere uno sviluppo sostenibile in ogni suo aspetto: ambientale, economico e sociale. Il modello di business dell’azienda è intrinsecamente caratterizzato dal concetto di sviluppo sostenibile, che permea le decisioni strategiche e operative dell’organizzazione.

I temi di sostenibilità, ovvero le priorità strategiche in materia di sostenibilità, che ZONIN1821 ha deciso di affrontare riflettono un’attenta analisi degli impatti che le sue attività possono avere a livello economico, sociale (compresi i diritti umani) e ambientale attraverso tutta la catena del valore.

Domenico Zonin, Presidente del Gruppo Zonin1821

Questa scelta strategica deriva da un processo di analisi di materialità, uno strumento che consente al Gruppo di identificare e prioritizzare quelle tematiche di sostenibilità che sono ritenute più significative sia per il business che per i suoi stakeholder.

Nel 2023, il Gruppo ha rinnovato l’analisi di materialità seguendo le linee guida dello Standard GRI 3 – Material Topics dei GRI Universal Standards, identificando puntualmente gli impatti del Gruppo e le relative tematiche materiali. L’aggiornamento dell’analisi di materialità ha permesso a ZONIN1821 di affinare la comprensione degli impatti delle sue attività, delineando con maggiore precisione gli obiettivi di sostenibilità. Questo processo non solo orienta strategicamente l’impiego delle risorse aziendali nelle aree di cruciale importanza, ma è anche fondamentale anche per strutturare il Bilancio di Sostenibilità. Grazie a questa analisi, ZONIN1821 comunica in modo trasparente le proprie priorità in termini di sostenibilità, evidenziando progressi, sfide e obiettivi futuri.

Il nuovo processo ha visto l’implementazione di 4 fasi:

  1. Analisi del contesto: L’analisi del contesto interno ed esterno è stata svolta attraverso l’analisi del mercato, del settore e dei trend, e il confronto con i competitors del settore e le best practices nazionali e internazionali. Per questo è stato preso in considerazione il Sector Standard GRI 13: Agriculture, Aquaculture and Fishing Sectors 2022.
  2. Identificazione degli impatti: Sono stati identificati e mappati gli impatti a partire dai temi risultati rilevanti nel processo di analisi di materialità. In particolare, sono stati valutati impatti positivi e negativi, attuali e potenziali. Tale analisi ha portato alla mappatura di 26 impatti lungo tutta la catena del valore.
  3. Valutazione degli impatti: Gli impatti identificati sono stati sottoposti a valutazione del Top Management (ovvero tutti i membri del Leadership Team e i Direttori delle tenute) attraverso un questionario anonimo nel quale si richiedeva di valutare la significatività dell’impatto o degli impatti correlati al tema materiale con un punteggio da 1 a 5 sulla base di diversi fattori:
    1. Gravità, ovvero su quanto è grave l’impatto/quanto positivo è o potrebbe essere l’impatto,
    1. Portata, ovvero quanto è o potrebbe essere diffuso l’impatto,
    1. Irrimediabilità (solo per gli impatti negativi), ovvero quanto è difficile contrastare o rimediare al danno risultante.
  4. Validazione dei risultati: A seguito della valutazione, sono stati elaborati, analizzati e infine validati i risultati dalla funzione sostenibilità, ottenendo una lista prioritizzata di temi materiali.

Dall’analisi sono emerse 17 tematiche di sostenibilità materiali relative a quattro aeree di impatto:

  • Ambiente
  • Persone
  • Prodotto e catena di fornitura
  • Governance.

Da un’ulteriore analisi approfondita che ha preso in esame i temi materiali suddivisi per quattro cluster segnalando per ciascuno il grado di rilevanza del tema, sono emersi dei punti rilevanti:

  • Il tema della “Qualità e sicurezza del prodotto” rappresenta il tema di maggiore significatività per ZONIN1821, secondo cui l’offerta di un prodotto di qualità e sicuro per i propri clienti rappresenta una priorità.
  • Anche i temi di “Sviluppo e Innovazione di Prodotto”, “Creazione di valore economico sostenibile” e “Adozione di pratiche agricole sostenibili” risultano rilevanti e rispecchiano l’impegno del Gruppo nell’offrire prodotti innovativi e in linea con i trend di mercato, realizzati attraverso un processo sostenibile tramite pratiche agricole poco impattanti sull’ambiente.
  • Tra i temi risultati più significativi vi è inoltre “Formazione, sviluppo e retention dei dipendenti”: questa priorità dimostra l’impegno del Gruppo per mantenere un ambiente di lavoro stimolante e inclusivo per i propri dipendenti.
  • Non da ultimo, particolarmente rilevante è “Sviluppo e tutela delle comunità locali” e questo mostra il grande interesse del Gruppo nella tutela e trasmissione del Sapere per le generazioni future attraverso la valorizzazione delle Comunità nelle quali opera.

Generazionalità e formazione delle nuove generazioni

Nel 2023, l’azienda ha cominciato un progetto particolarmente importante volto a promuovere e valorizzare la Cultura Vitivinicola, il Made In Italy e la Sostenibilità grazie al coinvolgimento delle nuove generazioni. Particolarmente importante durante questi incontri è la promozione di una cultura del “bere responsabile” così da dar valore, attraverso la moderazione e la consapevolezza, a quei saperi antichi che si sono tramandati nel tempo e rendono il nostro vino così speciale: bere responsabilmente è un atto di cultura per sé e per gli altri.

Attraverso una serie strutturata di lezioni organizzate in collaborazione con i corsi di studio delle più importanti Scuole ed Università Italiane tra le quali la SDA Bocconi, lo IULM e l’Università Cattolica del Sacro Cuore, l’Università Ca’ Foscari di Venezia, il MIB Trieste School of Management, la Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa, l’Università del Salento e l’Università degli Studi di Palermo, ma anche scuole straniere come il King’s College di Londra e l’austriaca HBLA Pitzelstätten, ZONIN1821 sta dando vita ad un dialogo a più voci con gli studenti così da condividere il sapere che l’azienda custodisce da generazioni ma anche accogliere domande, dubbi e suggerimenti su come migliorare.

Proprio in virtù di questo impegno, il Gruppo ZONIN1821 è nel Program Advisory Committee del Global Master in Business Administration in Food and Wine della Bologna University Business School – la più grande business school di un’Università pubblica in Italia è, inoltre, classificata come Top Business School da Eduniversal e fa parte del top 1% delle Business School accreditate da EQUIS – EFMD Quality Improvement System.

Ove possibile l’azienda invita, inoltre, gli studenti a scoprire le proprie tenute che si trovano nelle regioni italiane a più alta vocazione vitivinicola (Piemonte, Friuli-Venezia Giulia, Toscana, Puglia e Sicilia per quanto riguarda l’Italia).

Non da ultimo, a Gambellara, cuore del brand ZONIN, l’azienda ha realizzato un percorso museale di oltre 500mq dedicato alla cultura vitivinicola italiana, attraverso testimonianze immateriali e materiali.

Formazione interna e per i propri partner

In un momento di grande cambiamento come quello attuale l’alta formazione, la ricerca continua e la capacità di interpretare i cambiamenti del mercato devono essere considerati come elementi strategici chiave capaci di portare innovazione all’interno delle aziende: ora più che mai emerge il Valore del pensiero divergente inteso come risposta a delle sfide attuali come spinta a trovare soluzioni inaspettate.

Nel 2023, ZONIN1821 ha implementato un altro progetto di formazione e valorizzazione culturale: la ZONIN1821 Academy. Questa “scuola interna” porterà il Gruppo ad erogare, nel corso dell’anno, molteplici ore di formazione a collaboratori (oltre 2.000) e partner commerciali, così da favorire la promozione della sostenibilità, della cultura vitivinicola e del Made In Italy, ma anche il consolidamento di un senso di appartenenza tra i colleghi che operano in azienda.

Se da un lato, clusterizzando la popolazione aziendale secondo mansioni, aree di competenza e talento individuale, l’azienda mira ad erogare dei corsi in diverse aree del sapere, tra le quali conoscenza della lingua inglese, sostenibilità ambientale e responsabilità sociale, cultura corporate e business strategy, dall’altro, anche grazie al supporto di propri brand ambassador, l’azienda fornirà supporto attivo agli agenti per la formazione dei clienti così da facilitare lo sviluppo del business.