Un’etichettatrice versatile e user-friendly per Cantine Torrevento

Torrevento nasce in un antico monastero in pietra del 600, nel cuore del Parco Nazionale dell’Alta Murgia e ai piedi del monumento che dà origine alle DOC e DOCG del territorio: il famoso Castel del Monte di Federico II di Svevia, unico al mondo per la sua maestosa forma ottagonale. L’azienda vitivinicola è di proprietà della famiglia Liantonio e ha origine nel 1913, da una storia di emigrazione in America che nel 1948 portò all’acquisto dell’intera proprietà in Contrada Torre del Vento, costituita dall’antico monastero adibito a cantina con 57 ettari di vigneti.

Oggi Torrevento controlla una superficie vitata di 630 ettari in Puglia, 300 di proprietà e 330 in conduzione, valorizzando i vitigni autoctoni del territorio e con una filosofia produttiva incentrata su sostenibilità, ricerca e qualità.

«La nostra mission è quella di essere “ambasciatori dei vini di Puglia nel mondo – dichiara Francesco Liantonio, Presidente di Cantine Torrevento -. Produciamo, infatti, una gamma di vini pienamente rappresentativi dell’intera regione, da Castel del Monte fino al Primitivo e al Salento, ottenuti dalla coltivazione di vitigni autoctoni quali Nero di Troia, Bombino Bianco e Nero, Aglianico, Moscato, Primitivo e Negroamaro, che si propongono come moderni interpreti delle nostre antiche tradizioni». Nello specifico, la Cantina realizza 6 milioni di bottiglie all’anno, che per l’80% raggiungono i Paesi di tutto il mondo grazie ai canali on trade e off trade e, oltre ai vini di gamma inseriti in catalogo, si è specializzata in progettazione di packaging ad hoc per rispondere alle esigenze del mercato, specialmente estero. «In aggiunta all’ampiezza della nostra offerta, abbiamo sviluppato un importante business nel settore delle exclusive labels, sempre con marchio di garanzia a firma Torrevento – spiega Liantonio -. Anche per questo siamo dotati di tutte le tecnologie enologiche più moderne. Nel 2023, ad esempio, abbiamo destinato circa 2 milioni e mezzo di euro a investimenti strutturali e all’acquisto di macchinari specifici per una nuova e performante linea di imbottigliamento, ultimata nel dicembre scorso».

Restyling di più etichette nel 2024

La media di imbottigliamento all’anno, per Cantine Torrevento, è di circa 200 giornate, calcolando 8 tipiche ore di lavoro, anche se, in alcuni casi, si opera su doppi turni, a coprire 16 ore. I formati bottiglia sono molteplici: bordolesi, coniche, borgognotte, di diversi vetri, pesi e misure, da 500 e 750 ml fino a 1,5 e 3 litri; in previsione, per l’autunno, c’è l’uscita del formato da 375 ml. Grazie al recente investimento, oggi le linee di imbottigliamento sono due: la prima, da 5.000 bottiglie all’ora, e la nuova linea che permette di realizzare anche 10.000 bottiglie orarie.

«Se le due linee lavorano contemporaneamente, la nostra potenzialità massima raggiunge le 15.000 bottiglie ora – specifica il direttore enologo della Cantina, Leonardo Palumbo -. Il 2024, fino a questo momento, è stato caratterizzato da un’importante attività di restyling etichette: abbiamo ammodernato una decina di referenze e questo ci ha costretti a ragionare sulla possibilità di dotarci di una nuova macchina etichettatrice, che fosse particolarmente performante e flessibile, in grado, quindi, di soddisfare molteplici esigenze».

Il collaudo della nuova etichettatrice Cavagnino & Gatti all’interno di Cantine Torrevento

Dovendo realizzare un gran numero di etichette su diverse tipologie di bottiglie, infatti, alcune anche complesse, Cantine Torrevento doveva poter disporre di un’etichettatrice che fosse dotata di molteplici stazioni attive e operanti contemporaneamente, anche per poter apporre fascette fiscali, bollini e stickers di medaglie o premi. «Ci interessava, soprattutto, che la macchina desse i risultati attesi in termini di perfezione di apposizione etichette anche in situazioni di oggettiva difficoltà, in correlazione, ad esempio, alla tipologia di label prescelta, alla forma dei vetri da impiegare o a specifiche condizioni di umidità e temperatura. Ci siamo affidati nuovamente, per questo, al fornitore Cavagnino & Gatti», riferisce Palumbo.

Flessibile, pratica e affidabile

«Torrevento è un nostro cliente di lunga data e, negli anni, ha potuto testare il nostro eccellente servizio post-vendita per ricambi e assistenza forniti sia da remoto che attraverso l’intervento dei nostri tecnici – interviene Ilaria Cavagnino, Responsabile Ricerca e sviluppo per Cavagnino & Gatti -. Conoscendo la qualità e l’affidabilità delle macchine etichettatrici Cavagnino & Gatti, la Cantina ha deciso di rivolgersi ancora a noi per una nuova etichettatrice, che doveva essere semplice da utilizzare, pratica e affidabile, in grado di realizzare un gran numero di formati diversi con rapidità nei cambi formato e garantendo, al contempo, un’elevata autonomia operativa».

Il successo di questa collaborazione è stato facilitato dal servizio tecnico e commerciale fornito da Enotech di Nicola Suglia, con sede a Noicattaro (BA), come racconta Cavagnino: «Questa realtà ci rappresenta da tempo con professionalità e fornisce un supporto locale di alta qualità, contribuendo significativamente alla soddisfazione dei nostri clienti».

L’etichettatrice fornita a Cantine Torrevento è il modello CG-BL-12-4XPSHi-SFGD-5-MP e a illustrarla è Renato Savio, Sales manager di Cavagnino & Gatti: «Questa macchina è caratterizzata da: 12 piattelli motorizzati, che assicurano una movimentazione precisa e stabile delle bottiglie durante il processo di etichettatura; 4 stazioni adesive XPSHi, che permettono l’applicazione di diverse etichette in carta autoadesiva (girocollo, etichetta di corpo, bollino frontale e controetichetta) su bottiglie di vino cilindriche e coniche di varie dimensioni, da 187 a 1500 ml; orientamento ottico a doppia fotocellula SFGD che garantisce un orientamento preciso rispetto a vari riferimenti, come giunzione del vetro, marchio del vetro, ricentraggio rispetto a un’etichetta già applicata, tacca UV e tacca colorata sulla capsula; produzione oraria fino a 10.500 bottiglie; predisposizione per inkjet (sulla stazione della controetichetta, consentendo l’integrazione di sistemi di stampa a getto d’inchiostro per la codifica); svolgitori motorizzati a doppia bobina, ovvero tre svolgitori motorizzati che rendono possibile il cambio delle bobine delle etichette senza lo stop della macchina, per una produzione continua e priva di interruzioni».