Filtri di qualità per vini di qualità

Siamo tra le colline del Montello e il Piave, nel Veneto orientale, fra Treviso, Venezia e Asolo. Qui si trova la sede principale della cantina Giusti Wine che, con la sua meravigliosa struttura, incarna perfettamente i valori dell’azienda: il rispetto per la natura, la sostenibilità ambientale, sociale ed economica, la qualità del prodotto.

Giusti Wine

Proprio questa attenzione alla qualità per il frutto del proprio lavoro ha portato la Cantina nel 2019 a muovere i primi passi con Win&Tech nelle scelte del filtro ortogonale per filtrazione dei vini in cantina e della microfiltrazione pre-imbottigliamento, entrambi i sistemi sono completamente automatici.

La scelta di Giusti Wine non è casuale. Win&Tech è, infatti, un’azienda con un forte focus e una grande e profonda competenza nelle tecnologie della filtrazione per la produzione del vino. Spiega Camilla Dolieri, Application Specialist presso Win&Tech: «La società nasce come distributore di filtri applicati al processo del settore vino, per poi specializzarsi nella progettazione e realizzazione di sistemi di filtrazione automatici. Oggi la nostra pluriennale competenza e conoscenza degli impianti enologici ci permette di rispondere alle richieste di mercato, con un’attenzione al risparmio delle risorse energetiche, idriche e delle materie prime tradizionalmente scartate nel processo produttivo».

Nelle macchine di Win&Tech vi è infatti una forte componente di customizzazione: «Ogni tipologia di vino richiede una filtrazione particolare. Vi sono vini più o meno facili da gestire e questo naturalmente influenza il design delle macchine e il tipo di filtro che si propone».

Le macchine di Win&Tech ad oggi presenti nella cantina Giusti Wine sono:

  • Impianto di filtrazione ortogonale automatico Win&Clear 13.18 per la preparazione dei vini in cantina;
  • Impianto di microfiltrazione con CIP automatico Win&Guard C 13.05 per la stabilizzazione dei vini pre-imbottigliamento.

La filosofia di lavaggio Win&Tech: Cleaning No Waste®

Non è stata solo la competenza nei processi di filtrazione a convincere Giusti Wine a scegliere Win&Tech come partner. Spiega Dolieri: «La nostra azienda è sempre stata molto attenta anche a tutte le risorse che ruotano attorno al processo di filtrazione, quindi detergenza e filtri». L’igiene e la pulizia degli impianti sono, infatti, due fattori chiave per la produzione di vini di qualità. Per prevenire le contaminazioni del vino da agenti organici e inorganici, è necessario integrare nel processo produttivo cicli di pulizia periodici delle linee e dei loro filtri che garantiscano l’igiene senza compromettere la sicurezza e la corretta funzionalità degli impianti. Gli impianti di filtrazione e le procedure di lavaggio implicano consumi considerevoli di energia e di acqua. Tradizionalmente, infatti, il lavaggio dei filtri viene fatto con sistemi aperti, il che comporta una ingente perdita di acqua. «La nostra conoscenza del processo di imbottigliamento ha reso possibile la messa a punto di tecnologie di lavaggi a ciclo chiuso utilizzando basse temperature, e con ridotto impiego di prodotti chimici. Il nostro non è dunque un processo a perdere e questo comporta un notevole abbattimento dei consumi idrici e nelle fasi di detersione chimica e sanitizzazione». La scelta di questi sistemi diventa dunque quasi naturale per chi – come Giusti Wine – è attento alla sostenibilità.

Win&Tech 4.0: monitoraggio da remoto

La corretta pulizia del filtro viene confermata anche dai sistemi di monitoraggio a distanza delle linee e da un database che raccoglie tutti i dati storici di produzione e lavaggio.

Il filtro, cuore del sistema

Win&Tech ha scelto i filtri Parker. Come mai questo sodalizio che dura ormai da molti anni?

Cartucce Parker per tutto il processo produttivo del vino

«I filtri Parker rispondono a quelli che secondo noi sono i “must have” di un filtro per l’enologia: innovazione costante, elevati standard qualitativi e disponibilità. Non da ultimo devono adeguarsi alla nostra filosofia di lavaggio a ciclo chiuso e adattarsi a sempre più sanitizzazioni a freddo con formulati a base di acido peracetico».

Questa collaborazione continua ormai da molti anni. Anche il riscontro dei clienti che usano le macchine Win&Tech è positivo: «Poiché i filtri costituiscono la parte consumabile della macchina vanno cambiati regolarmente e i clienti ormai da più di dieci anni tornano sempre ad acquistare i filtri Parker» spiega Dolieri che aggiunge: «Un ulteriore motivo per scegliere i filtri Parker è la presenza globale dell’azienda per cui anche per i nostri clienti è possibile trovare quasi dovunque i filtri originali».

Ma vi è dell’altro. Come afferma Pierluigi Zani (Internal Account Manager Parker Hannifin Sales Co. South Filtration Group), i filtri utilizzati nel settore enologico devono – in base al tipo di membrana – trattenere gli elementi estranei (ad esempio muffe, lieviti, etc.) senza cambiare le caratteristiche organolettiche del vino, tra le quali troviamo colore, odore, sapore, aroma, alcolicità, acidità, sapidità e astringenza.

Parker offre un’ampia gamma di filtri dedicati all’enologia, le cui caratteristiche principali sono sia la qualità del materiale filtrante che la grande superficie utile. Fattori che aumentano considerevolmente nel caso di uno strato di pre-filtrazione come avviene per le cartucce Bevpor PH.

Afferma Zani: «Le tecnologie di filtrazione Parker non si fermano alla sola produzione del vino ma possiamo supportare l’intero processo (filtrazione di vapore e acqua, sterilizzazione dei gas, chiarificazione, pre-stabilizzazione e stabilizzazione finale); per ciascuna fase del processo esiste una gamma di prodotti che può soddisfare le varie esigenze».  

Parker BEVPOR e PREPOR NG

I filtri usati da Win-tech per Giusti Wine sono Parker BEVPOR e PREPOR NG. Quali sono le loro caratteristiche? Spiega Zani: «Le cartucce PREPOR NG sono utilizzate per la fase di pre-stabilizzazione del vino, hanno setto filtrante in polipropilene e porosità che può variare da 0,5 a 1 micron. Sono in grado di rimuovere i lieviti e di ridurre la presenza di microorganismi. Possono essere rigenerate chimicamente, con CIP, back-wash, vapore o autoclave. Le cartucce BEVPOR possono assicurare la stabilizzazione finale. La porosità varia da 0,45 a 1,2 micron e hanno una membrana filtrante in PES (Poli-Eter-Sulfone) appositamente certificata. Le cartucce sono idrofile e su di esse può essere condotto un test di integrità per verificarne le proprietà dopo i cicli di rigenerazione (vapore, agenti chimici, autoclave, etc.)». 

Un servizio più che un filtro

Sia per Parker che per Win&Tech, la vendita del prodotto è sempre accompagnata dal servizio.

Nel caso di Parker, l’azienda mette a disposizione un servizio di tecnici esperti (TSG Technical Support Group) in grado di studiare e valutare la richiesta del cliente proponendo di volta in volta la soluzione più idonea. Parker si avvale anche di strumentazione con la quale è possibile effettuare il test di integrità, fondamentale per il controllo delle cartucce in-situ. Gli strumenti Bev-Check e Bev-Check Plus permettono di eseguire i test di integrità sulle cartucce con setto filtrante in membrana.  

Relativamente, invece, a Win&Tech, spiega Dolieri: «Per quanto riguarda i filtri, quella che noi offriamo al cliente non è la semplice vendita ma è un consulting. La nostra competenza ci permette di proporre la soluzione più adeguata alle richieste specifiche di filtrazione».