MaDamigella Blu, il nuovo Rosé di Domìni Veneti

Sul premium brand Domìni Veneti, in quarant’anni dalla creazione, Cantina Valpolicella Negrar ha convogliato risorse tecnologiche, produttive e qualitative, ottenendo nel tempo risultati più che lusinghieri, tanto che oggi Domìni Veneti rappresenta il 30% circa del fatturato della Cantina (45 milioni circa di euro nell’esercizio 2022/23).

Tra le novità Domìni Veneti presenti alla 56^ edizione del Vinitaly spicca MaDamigella Blu, un Rosé che deve nome ed etichetta a un’affascinante specie simile alla libellula, la «damigella» dal color blu che vive solo a contatto con corsi d’acqua puliti e intatti. Come la damigella si libra delicatamente in volo, così il MaDamigella Blu suscita al sorso vibrazioni sottili, tocchi di rosa delicati che, come le chiare e fresche acque in cui vive l’antico insetto, affidano alle trasparenze del vetro la rivelazione della sua vera identità. 

Scheda tecnica di MaDamigella Blu

Denominazione: Rosato Veneto Igt; uve: varietà ammesse dal disciplinare di produzione Igt veneto; formato 750 ml; gradazione alcolica 12,5%; vinificazione: pigiatura soffice e macerazione di qualche ora, con successiva separazione delle bucce dal mosto. Il prodotto parzialmente illimpidito viene fatto fermentare con lieviti selezionati a 16-18 °C; affinamento in acciaio; note sensoriali: colore rosa chiaro con tonalità tra il pesca, il rosa perla e il litchi. Al naso spiccano note agrumate e floreali, accompagnate da sentori vegetali che ricordano la salvia. Al palato il frutto è ben presente e conquista con facilità il ruolo di protagonista. Buona acidità e sapidità, tra note di ciliegia di ciliegia croccante; abbinamenti consigliati: pesci d’acqua dolce, di mare e di laguna, vegetariano, carni bianche. Temperatura di servizio: 10-12 °C.

Domìni Veneti, i suoi primi quarant’anni

Domìni Veneti, il cui nome evoca i territori e le glorie dell’antica Repubblica di Venezia di cui la Valpolicella era parte integrante, è stato creato da Cantina Valpolicella Negrar negli anni Ottanta del secolo scorso quale scelta qualitativa di forte rottura con il mondo enologico del tempo, travolto dallo scandalo del vino al metanolo. Un atto distintivo rispetto alle altre cooperative e agli altri gruppi multibrand, a conferma della solida volontà della Cantina di seguire un percorso qualitativo progressivo.

Ricerca, studio e sperimentazione sono i cardini di un progetto condiviso con il territorio, che ha portato a una zonazione, prima all’interno della valle di Negrar, cui è dedicato il cuore del portfolio di Domìni Veneti (tra tutti l’Amarone della Valpolicella Classico Docg «Or’Jago», l’«Oro di Jago», vino di punta della Cantina), successivamente estesa alle altre vallate della Valpolicella Classica e si compone di una proposta centrata sui grandi rossi veronesi, Amarone e Ripasso in primis, e Recioto, con vini dalle finezze sartoriali.

L’anima veneta del brand ha poi ispirato l’esplorazione di altre eccellenze del panorama enologico regionale, tra cui l’ultimo arrivato, il Rosè MaDamigella Blu.

Negli anni, la linea di selezioni Domìni Veneti ha acquisito una propria autonomia e riconoscibilità nel mondo dei vini premium, sviluppando un’identità propria che comunica attualità, vitalità e movimento, registrando una crescita costante sia in Italia che all’estero.