Carpineto: una nuova linea per prestazioni ottimizzate

Cinquant’anni alle spalle, cinque tenute di proprietà nelle denominazioni più importanti e vocate della Toscana vitivinicola, oltre 200 ettari di vigneti, una trentina di etichette realizzate e 3,5 milioni di bottiglie, esportate in più di settanta Paesi del mondo, Canada e Stati Uniti in testa: sono i numeri di Carpineto, storico marchio toscano la cui produzione enologica copre tutti i grandi rossi della regione. Da Montepulciano, in Val di Chiana, a Montalcino, da Dudda di Greve in Chianti fino a Gavorrano, in Alta Maremma, e Gaville, nel Comune di Figline e Incisa Valdarno: più di 500 chilometri di filari complessivi, dai quali nascono le uve che daranno vita ai vini rossi delle prestigiose e longeve DOCG toscane, riserve di grande struttura ed estratto, oltre a qualche bianco, a quattro referenze di spumante, a un vinsanto e a un’acquavite.

Caterina Sacchet

«Da sempre il nostro punto di forza è produrre vini di qualità nel rispetto del territorio e della nostra tradizione – racconta Caterina Sacchet, proprietaria ed enologa di Carpineto insieme ad Antonio Mario Zaccheo –: passione, tradizione e cultura sono, infatti, i valori che perseguiamo fin da quando è stata fondata l’azienda, nel 1967. Proprio per mantenere fede a questi principi fondanti, dopo quasi vent’anni di lavoro con una linea di imbottigliamento semiautomatica, abbiamo deciso che era giunto il momento di rinnovare completamente i macchinari della nostra sede principale, a Dudda, per affrontare quella crescita produttiva che il mercato ci sta richiedendo».

Qualità ed efficienza prima di tutto

Carpineto ha così elaborato, dapprima, un progetto di ampliamento dei magazzini dei prodotti finiti e degli spazi legati alla logistica e ai locali tecnici, quindi si è concentrata sul nuovo disegno della linea di imbottigliamento, suddividendo l’ambiente dedicato in due aree distinte: la prima destinata alla realizzazione dei vini spumanti e dei formati più particolari, grazie al riutilizzo dei macchinari già esistenti; la seconda, riservata ai grandi numeri, ha previsto l’inserimento di nuove macchine altamente automatiche rispondenti a Industria 4.0. Le scelte tecnologiche della proprietà si sono basate, fondamentalmente, sulla preservazione e/o miglioramento della qualità dei vini e sull’efficienza della linea, al fine di risultare ancora più sostenibili nei confronti dell’ambiente e del territorio. Nello specifico, sono stati scelti un gruppo depallettizzatore (inizio linea) e pallettizzatore (fine linea) Ape Impianti, un impianto di microfiltrazione Win&Tech, un’imbottigliatrice monoblocco MBF, un tappatore Stelvin Arol, una lavasciuga Omar, un capsulatore termoretraibile e un capsulatore polilaminato Robino & Galandrino, un’etichettatrice Cavagnino & Gatti, un monoblocco formacartoni e una chiudicartoni Ape Impianti e più stampanti Nimax, per la stampa in linea dei cartoni.

Produzione raddoppiata in meno tempo

L’impianto è stato progettato per poter raggiungere le 6.000-6.500 bottiglie all’ora, raddoppiando così la produzione, diminuendo le tempistiche dei cambi formato e ottimizzando, di conseguenza, quelle dei dipendenti in reparto. «La linea automatica è interconnessa con i gestionali aziendali per poter monitorare in modo istantaneo i numeri e la produzione – specifica Sacchet –; tutte le macchine, inoltre, sono collegate con l’esterno, così da poter interagire repentinamente in caso di assistenza. I nuovi macchinari sono molto performanti, ma, tra tutti, abbiamo prestato particolare attenzione alla scelta dell’etichettatrice, perché produciamo una trentina di referenze e utilizziamo svariate tipologie di bottiglie: dalla bordolese leggera (0.375, 0.750, 1.5 l) a quella pesante (0.750, 1.5 l), dalla troncoconica personalizzata alla renana e alla champagnotta (tutte da 0.750 l). Avevamo bisogno di un sistema affidabile, di semplice utilizzo per l’operatore ed estremamente flessibile, che potesse gestire numerose combinazioni di etichette – sia in autoadesivo che in carta colla – e che fosse caratterizzato da un alto livello di automazione. Ci siamo così rivolti nuovamente all’azienda Cavagnino & Gatti, con la quale abbiamo un rapporto storico: da sempre, nei nostri impianti produttivi, la macchina etichettatrice è infatti una Cavagnino & Gatti. Quando ci troviamo bene con un fornitore difficilmente interrompiamo il rapporto. Per me, che rappresento la seconda generazione – continua Caterina –, questa è stata la prima trattativa che ho condotto in prima persona con l’azienda e, come mi era stato anticipato, mi sono trovata di fronte a una realtà seria e professionale, aperta alla collaborazione con il cliente e in grado di soddisfare le diverse richieste ed esigenze».

Progetti studiati su misura del cliente

«Carpineto conosceva la nostra qualità e affidabilità, avendo già scelto una nostra etichettatrice nel 2002 – interviene Renato Savio, Direttore commerciale di Cavagnino & Gatti –. L’acquisto di una nuova macchina ha confermato la fiducia e reciproca stima tra le nostre aziende, un accordo che è stato reso possibile dalla Pandolfini srl di Barberino Tavernelle (FI), il nostro rivenditore per la Toscana, che ha recentemente festeggiato i 100 anni di attività e con il quale collaboriamo con successo da molti anni. Le nostre macchine etichettatrici sono tutte custom made, studiate sulla base delle specifiche richieste del cliente. Pertanto, il primo step che compiamo è sempre un’approfondita analisi della campionatura di bottiglie ed etichette della nostra clientela, accompagnata da uno studio delle esigenze future che potrebbero presentarsi: questo ci dà l’opportunità di offrire e progettare l’etichettatrice che meglio si presta alle necessità di chi si rivolge a noi». Nel caso di Carpineto, Cavagnino & Gatti ha pensato di predisporre la macchina per la futura installazione di una quinta stazione autoadesiva di tipo XPSPi modulare su carrello, per l’applicazione di una fascetta girocollo autoadesiva in alternativa a quella in carta colla, prevista nella configurazione iniziale dell’etichettatrice. «Un altro aspetto cruciale del nostro modo di operare – continua Savio – è il minuzioso lavoro di collaudo di tutte le macchine, che viene svolto dai tecnici nella nostra sede di Canelli (AT) prima di consegnare ciascuna etichettatrice: ogni formato bottiglia previsto dal cliente viene testato e memorizzato sul pannello HMI (Human-Machine Interfaces), garantendo tempi di messa in produzione minori in fase di collaudo. Sulla macchina in oggetto, in questa fase, prima della produzione, sono stati provati e memorizzati ben 38 diversi possibili formati».

Fino a 7.000 bottiglie all’ora su più formati

Nello specifico, l’etichettatrice fornita – modello CG-84CR-2-14-4XPSPi-SFGD-CF-4-MP – presenta 14 piattelli motorizzati programmabili, 2 stazioni a colla e 4 stazioni adesive di tipo XPSPi. La macchina garantisce una produzione fino a 7.000 bottiglie all’ora su una vasta gamma di possibili formati, permettendo l’applicazione di: etichetta e fascetta girocollo a colla (sulla stessa stazione); girocollo, oppure collarone spumante, o bollino gallo nero autoadesivo; etichetta di corpo autoadesiva; bollino autoadesivo; controetichetta a colla; controetichetta autoadesiva. Le stazioni adesive sono dotate di regolazione motorizzata su 4 assi mediante motori brushless con encoder assoluto e anche il sollevamento della giostra è motorizzato, con posizionamento automatico in base all’altezza delle bottiglie. La gestione dei formati etichetta avviene tramite pannello centralizzato HMI e i vetri possono essere orientati meccanicamente rispetto a una tacca sul fondo (sistema CF) oppure otticamente – con sistema ottico a inseguimento SFGD a doppio sensore – con un’ottima affidabilità, rilevando la giunzione del vetro, un marchio sul vetro oppure ricentrando le bottiglie rispetto a etichette precedentemente applicate. Dotata di sistema di controllo presenza capsula e presenza etichette, con segnalazione di allarme ed espulsore pneumatico delle bottiglie non etichettate, questa macchina è dotata – come anticipato da Sacchet – anche di teleassistenza e risulta “4.0 Ready”.