Cantina di Vicobarone: “I Sostenibili”

Sui Colli Piacentini, a Vicobarone di Ziano Piacentino, la Cantina Sociale di Vicobarone produce vini di elevata qualità e tipicità nel rispetto delle antiche tradizioni, ma sempre attenta alle moderne esigenze di consumo. Questa Cantina rappresenta oggi un punto di riferimento nel mercato enologico grazie alla sua filosofia produttiva incentrata sulla valorizzazione delle uve e dei vini locali. Icona della sua ampia proposta commerciale è la linea “I Sostenibili”, risultato di un importante progetto di sostenibilità ambientale intrapreso ormai da anni dalla Cantina. Racconta Cantina di Vicobarone il suo Presidente, Giuseppe Gaddilastri.

Qual è la filosofia produttiva che ha permesso lo sviluppo e il successo della Cantina?

«Siamo divenuti negli anni un punto di riferimento nel comparto enologico per la nostra capacità di valorizzare le uve e i vini locali dalle quali nascono. Barbera, Bonarda, Malvasia e Ortrugo sono le principali varietà presenti sui circa 700 ettari dei vigneti della Cantina, che ne costituiscono la grande ricchezza viticola. Quest’ultima, unita alla significativa varietà di suoli e alle sapienti cure dei viticoltori prima e degli enologi poi, fa sì che le uve, vinificate secondo metodi di fermentazione naturale, diventino vini di elevata qualità e tipicità, nel rispetto delle antiche tradizioni, ma con un occhio alle nuove generazioni che sono per la Cantina fonte di costante ispirazione. La Cantina Sociale di Vicobarone punta da sempre a produrre vini di qualità che siano, al tempo stesso, espressione autentica del territorio rivolgendo massima attenzione nel soddisfare le esigenze di un mercato in continua evoluzione. Questo obiettivo viene perseguito senza ledere tradizioni e peculiarità del territorio, valorizzando piuttosto le risorse naturali e umane che lo contraddistinguono».

Che cosa cercate quindi in un vino?

«Cantina Sociale di Vicobarone cerca non solo la massima qualità organolettica, ma anche la capacità di raccontare la storia del territorio e delle persone che lo abitano. Solo così, infatti, è possibile garantire un prodotto di eccellenza che sappia distinguersi sul mercato grazie alla sua identità unica e riconoscibile».

Entriamo nel vivo della vostra proposta commerciale

«La gamma dei prodotti offerti è vasta e comprende diverse linee di prodotto, per assecondare le diverse esigenze di consumo. Molto apprezzati sono i vini tradizionali, che rappresentano l’autentica espressione delle peculiarità del territorio, e le selezioni, ottenute dai migliori vigneti della Cantina per suolo, esposizione e altitudine, dove i vini di annata si affiancano a prodotti strutturati e adatti all’invecchiamento. In particolare, la pluripremiata linea “I Sostenibili”, nata dall’importante progetto di sostenibilità avviato dalla Cantina già da diversi anni, è una delle punte di diamante dell’offerta, in grado di soddisfare anche i consumatori più attenti all’impatto ambientale dei prodotti che acquistano. A completare l’offerta, la linea Spumanti, dove grande protagonista è Il metodo classico nelle versioni Brut e Pas Dosé e la linea Grappe e Passito».

“I Sostenibili” sono l’emblema del vostro impegno in tema di sostenibilità ambientale

«Questa linea di prodotti è il risultato di un importante progetto di sostenibilità ambientale intrapreso ormai da anni dalla Cantina. Cantina di Vicobarone rientra, infatti, tra le aziende che hanno aderito al progetto nazionale V.I.V.A. (Valutazione dell’Impatto della Vitivinicoltura sull’Ambiente), avviato nel 2011 dal Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, che mira a misurare e migliorare le prestazioni di sostenibilità della filiera vitivinicola attraverso l’analisi di quattro indicatori: Aria, Acqua, Territorio, Vigneto. Gli indicatori forniscono un’analisi approfondita delle prestazioni aziendali, offrono alle aziende uno strumento di diagnosi dell’impatto della produzione vitivinicola e ai consumatori una garanzia di trasparenza. La Cantina ha ottenuto la certificazione V.I.V.A. di tre etichette garantite: il Gutturnio frizzante Doc, la Malvasia Colli Piacentini Doc frizzante e l’Ortrugo Dei Colli Piacentini Doc frizzante. I tre vini hanno dimostrato ridotti impatti ambientali della fase agricola (vigneto), dell’intera filiera di trasformazione (cantina), fino alla commercializzazione e continuano a riscuotere un grande successo nell’ambito dei più importanti concorsi nazionali e internazionali. Referenza pluripremiata la Malvasia Colli Piacentini Doc frizzante che, ex multis, ha ottenuto il riconoscimento di Miglior Vino Frizzante d’Italia nell’ambito del concorso di Vinitaly 5StarWines – The Book 2017.  Un vino che si presenta floreale, sapido, dal tipico finale amarognolo e con un perlage fine e persistente, per accompagnare perfettamente sia antipasti di verdure e crostacei sia salumi e carni bianche».

Qualità e sostenibilità anche in cantina
La Cantina di Vicobarone dispone di soluzioni tecnologiche di processo all’avanguardia che consentono di ottenere vini di alta qualità, mantenendo intatte le caratteristiche del territorio di provenienza. «La Cantina lavora 50.000-60.000 quintali di uve ogni anno – spiega Saverio Callaci, enologo della Cantina di Vicobarone -. La vendemmia e il conferimento delle uve in cantina avviene in maniera programmata in base alle curve di maturazione. Uve che provengono da tre diverse zone pedoclimatiche: la zona definita Creta di altezza non superiore ai 150 slm, la zona di Vicobarone caratterizzata da terreni argillosi e con altezze tra i 150 e i 400 m slm, infine la zona compresa tra Pianello e Nibbiano con terreni limosi e altitudini tra i 100 e i 350 m slm». Per la produzione dei bianchi le uve vengono separate dal raspo e quindi pigiate con pressa pneumatica per essere quindi inviate, dopo la separazione dei solidi dai liquidi, nelle vasche in acciaio inox e raffreddate a temperature controllate per la fermentazione. «Per alcune linee di prodotto raffreddiamo con azoto – la cantina è, a questo proposito, dotata di un generatore di azoto ad hoc – mentre per prodotti premium più ricercati ci serviamo del ghiaccio secco», precisa Callaci. «Per i rossi invece, dopo la diraspatura, il mosto passa nei fermentini per il processo fermentativo che dura tra i 7 e i 10 giorni». La temperatura viene controllata tramite PLC e giornalmente vengono effettuati dei campionamenti da inviare al laboratorio interno per l’analisi organolettica e strumentale al fine di costruire, attraverso i dati acquisiti, la curva di fermentazione. Dopo la svinatura i rossi passano nei serbatoi d’acciaio o in vasche di cemento per la malolattica quindi, dopo la sfecciatura, vengono stoccati per il successivo assemblaggio. «Utilizziamo solo per alcuni vini l’affinamento in legno, essendo il nostro core business incentrato sui frizzanti. Tra questi, Astrea un Passito di Malvasia Colli Piacentini Doc, invecchiato e fermentato in barrique, e il Pleione, un Gutturnio Classico Riserva Doc che compie un affinamento di due anni in tonneaux di rovere». Dopo la fase di affinamento in serbatoi di acciaio inox e vasche interrate di cemento, i vini vengono sottoposti a lavorazione e stabilizzazione, e nel caso degli spumanti/frizzanti, viene avviata la rifermentazione in autoclavi di acciaio inox. Infine, i vini sono filtrati con moderni filtri tangenziali e imbottigliati attraverso una linea di imbottigliamento completa. «La linea di imbottigliamento ha una produttività nominale di 6.000 bottiglie/ora – conclude Callaci -. In base ai formati, lavoriamo, in genere, tra le 3.000 e le 5.000 bottiglie/ora. Si tratta di una linea completa che ha subito successivi upgrade negli anni per soddisfare le nuove esigenze produttive, composta da: depallettizzatore, sciacquatrice delle bottiglie, riempitrice e tappatrice, capsulatrice, moderno tunnel lavasciuga delle bottiglie, etichettatrice, forma cartoni, incassettatrice, chiudi cartoni e pallettizzatore».