Costa D’oro lancia Zero, il primo extravergine in Italia certificato ‘zero pesticidi residui’

“Uno Zero che vale oro!”. Questo il claim scelto da Costa d’Oro per lanciare “ZERO”, il primo olio sul mercato italiano certificato Zero Pesticidi Residui.

Una bottiglia, quella di “ZERO” in cui qualità, sicurezza e rispetto della biodiversità sono valori preziosi come l’oro e convivono in un extra-vergine pensato per un target di consumatori ampio e sempre più attento a ciò che porta in tavola. Secondo una recente ricerca Nielsen quasi 1 consumatore su 3 predilige alimenti prodotti in modo sostenibile confermando una tendenza di consumo sempre più orientata a un’alimentazione sana e controllata con un’estrema attenzione all’etichetta, alla provenienza degli ingredienti e ai metodi di produzione.

Sin dal 1968 Costa d’Oro è attenta alle esigenze dei consumatori impegnandosi a coniugare la millenaria tradizione olivicola italiana con le tecnologie innovative e la ricerca. Dal panel di assaggiatori che seleziona le migliori cultivar del Mediterraneo per creare i blend Costa d’Oro agli oltre 300 test di qualità a cui viene sottoposta l’intera produzione, dalle certificazioni degli organismi ufficiali alle collaborazioni con Istituti di ricerca universitari come la Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa e l’Università di Perugia, fino alla tracciabilità certificata per scoprire dove nasce ogni singola bottiglia.

Ogni fase del processo produttivo in Costa d’Oro segue un codice etico che impone altissimi standard di qualità. Per il nuovo Costa d’Oro “ZERO” l’azienda ha previsto un’ulteriore certificazione, curata da un organismo terzo come SGS Italia, che consente di individuare l’eventuale presenza di oltre 260 tipologie di prodotti chimici. Solo l’olio in cui queste molecole sono al di sotto della soglia di quantificazione analitica di 0,01 mg/kg (cosiddetto Zero Tecnico) ottiene in etichetta il marchio Zero Pesticidi Residui. Ciò significa che i fitofarmaci consentiti dalla legge per proteggere le piante nella fase di coltivazione non sono più presenti nel prodotto finito, assicurando a chi lo acquista di non ingerire pesticidi. Inoltre, le bottiglie Costa d’Oro “ZERO” sono tracciabili su blockchain attraverso il QR code presente in etichetta in un’ottica di totale trasparenza verso il consumatore finale.

Oggi la sfida raccolta dall’azienda di Spoleto è quella di preservare autenticità, qualità e ricchezza organolettica dei suoi oli rafforzando il legame col territorio e puntando sempre più su una produzione che sia anche rispettosa della biodiversità e dell’ambiente. In quest’ottica l’azienda ha presentato anche il piano di sostenibilità “Planet O-live” per ridurre il proprio impatto ambientale con una serie di azioni concrete tra cui la riduzione dei pesticidi, l’uso più efficiente delle risorse idriche e dei fertilizzanti, la gestione del suolo mediante l’inerbimento, l’utilizzo di energie rinnovabili negli stabilimenti produttivi, gli accordi di filiera per sostenere la produzione italiana, il recupero e la piantumazione di nuovi ulivi, fino alla tracciabilità di ogni fase di produzione.