Acqua Minerale di Calizzano: la velocità di imbottigliamento è tutto

Lo stabilimento di Acqua Minerale di Calizzano Srl è situato su un’area di circa 35.000 metri quadri, di cui quasi 13.000 coperti, e, grazie al lavoro di 35 dipendenti, realizza un totale di 70 milioni di litri d’acqua imbottigliati all’anno, nei formati in vetro e PET, oltre a 8 diverse bibite analcoliche gassate – tramite una ricetta tradizionale che prevede l’utilizzo di solo zucchero, senza l’aggiunta di edulcoranti o dolcificanti.

«In tutti questi anni di attività un vero e proprio momento chiave per il successo aziendale non c’è mai stato – dichiarano Angelo e Paolo Nan, fratelli titolari e, rispettivamente, Amministratore Delegato e Direttore di produzione di Acqua Minerale di Calizzano –. La scelta strategica che l’azienda segue da sempre è quella di collaborare esclusivamente con i grossisti, che a loro volta servono il mondo dell’HoReCa e del domicilio. Non ci siamo mai approcciati alla grande distribuzione organizzata e siamo convinti che questo abbia permesso all’azienda di essere ancora in attività con ottimi risultati. La serietà e tanta passione sono due dei nostri valori fondanti; i nostri punti di forza, invece, consistono in una catena decisionale corta – che ci consente di compiere le scelte in brevissimo tempo, reagendo ai cambiamenti e alle esigenze della nostra clientela in modo immediato – e l’ascolto del mercato, attraverso continue visite e conversazioni telefoniche. Oggi possiamo dire di essere riusciti a costruire un’azienda snella e reattiva, i cui prodotti sono esportati anche nei mercati internazionali».

Investiti 6,5 milioni di euro

Lo stabilimento di Calizzano dispone, in copertura, di un impianto fotovoltaico della capacità produttiva di 450 kWp, che nel corso dell’anno genera circa 420mila kW. Al suo interno, tre impianti di imbottigliamento sono dedicati alle referenze in vetro, mentre due lavorano al riempimento delle referenze in PET e sono dotati di macchinari Krones, Sipa, Zambelli e Zecchetti.

«I primi due impianti per le referenze in vetro sono stati realizzati dalla ditta Simonazzi e presentano macchine a marchio Krones, Kettner, Arol, Berchi e Simonazzi – specificano Angelo e Paolo –, mentre il nuovo impianto vetro è stato fornito dalla società Krones. Nel corso del 2022, infatti, abbiamo deciso di effettuare un investimento di circa 6,5 milioni di euro, impiegati interamente per la realizzazione di questa nuova linea dedicata al vetro. Per la scelta, ci siamo concentrati moltissimo sui vari benefici che l’impianto poteva offrirci in termini di minor utilizzo di energia, acqua e vapore: caratteristiche molto importanti, che a loro volta consentono di risparmiare sul consumo di risorse naturali. L’aspetto tecnologico è fondamentale in questi casi e riteniamo di aver puntato sul meglio che il mercato poteva offrire, scegliendo Krones, che si è occupata anche del trasporto, montaggio e collaudo delle macchine».

La nuova linea è operativa da maggio 2022 e oggi è in grado di imbottigliare formati in vetro a rendere e a perdere con una velocità oraria di 18.000 bottiglie, che corrispondono a circa 40 bancali all’ora sulla referenza vetro da 1 litro. L’installazione è avvenuta all’interno di un capannone completamente ristrutturato, dove si è proceduto a realizzare una pavimentazione in gres, il rivestimento delle pareti tramite pannelli coibentati in alluminio e una nuova controsoffittatura calpestabile, sulla quale sono state collocate tutte le utility dell’impianto, rendendo il medesimo più accessibile e privo di ostacoli.

La riempitrice

Precisione e rapidità in linea

«Ormai la tecnologia, legata soprattutto all’elettronica, ha preso di gran lunga il sopravvento sull’aspetto meccanico – commentano i fratelli Nan –. Nel settore dell’imbottigliamento di acqua minerale e bevande l’aspetto tecnologico è veramente all’apice. Si tenga in considerazione che, in questo comparto, è la velocità di imbottigliamento che fa la differenza, al fine di essere competitivi, e si sa che per andare veloci, o velocissimi, o si utilizza un impianto sincronizzato alla perfezione o si corre il rischio di incorrere in rotture o danni che possono causare ritardi e costi altissimi. È tutta questa tecnologia che rende gli impianti di imbottigliamento molto costosi e allunga in modo importante i tempi di realizzazione e consegna. Ciò va in contrasto stridente con la “povertà” del prodotto lavorato: sicuramente per imbottigliare prodotti con valore intrinseco molto più alto non occorre l’avanguardia tecnologica che si può ritrovare all’interno dei nostri stabilimenti. Oggi, grazie ai tre impianti dedicati alle linee vetro, possiamo produrre circa 40.000 bottiglie all’ora, mentre i due impianti riservati alle referenze in PET ci assicurano la realizzazione di circa 25.000 bottiglie all’ora».

Il macchinario che, all’interno della nuova linea Krones, ha maggiormente stupito la proprietà per la sua tecnologia è l’ispettore elettronico. «Attraverso una serie di telecamere e raggi luminosi – continuano Angelo e Paolo – questa macchina riesce a effettuare una molteplicità di controlli in una frazione di secondo. Oltre ad accorgersi della presenza di corpi estranei all’interno della bottiglia (operazione tra le più semplici, per lei), è in grado di rilevare se la bottiglia è caratterizzata da imperfezioni nel vetro, se ha una sagoma differente da quella che dovrebbe o se la bocca e il filetto esterno al collo della bottiglia non sono integri, il tutto alla velocità di 5 bottiglie al secondo. Sembra impossibile che si riescano a effettuare così tante verifiche in così poco tempo».

A livello impiantistico, per aggiornare anche l’impianto destinato alla produzione delle bottiglie in plastica, Acqua Minerale di Calizzano ha recentemente siglato un contratto con la società KHS, per la fornitura – entro il 2023 – del fine linea per l’impianto PET, che sarà composto da una nuova fardellatrice, un pallettizzatore, un avvolgipallet e da tutti i nastri trasportatori di collegamento tra le varie macchine.

Un’intuizione lungimirante

Entrando nel merito dei consumi legati alla nuova linea Krones, essendo questa munita di inverter ABB di ultimissima generazione, consente la generazione di risparmi del 40-45% in più rispetto alla tecnologia adottata precedentemente dall’azienda e, anche dal punto di vista idrico, il sistema per il lavaggio delle bottiglie impiega il 30% in meno di acqua e il 20% in meno di vapore. Grazie all’impianto fotovoltaico posizionato in copertura, poi, che produce il 60% del fabbisogno energetico annuo dell’impresa, si evita l’immissione in atmosfera di circa 300 tonnellate all’anno di anidride carbonica, pari alla quantità assorbita in dodici mesi da 43mila alberi.

«L’attenzione all’ambiente è fondamentale per la nostra realtà – sottolineano i titolari – e non è un caso che, da sempre, perseguiamo la stessa volontà dei nostri nonni: consegnare l’acqua nelle case dei consumatori all’interno di bottiglie in vetro! Il nostro obiettivo, infatti, è potenziare e valorizzare sempre di più questo nobile imballo, tra tutti il più idoneo e garantista delle caratteristiche organolettiche dell’acqua minerale e di qualunque altro liquido alimentare. L’aspirazione per il 2023 è continuare l’importante crescita nella vendita delle referenze in vetro con l’acquisizione di nuovi clienti specializzati nella loro commercializzazione: confidiamo che sempre più consumatori indirizzino la lora attenzione a questo materiale, dal momento che – a causa dall’enorme quantità di plastica prodotta ogni anno – siamo arrivati a un punto di saturazione ambientale. Questo trend – concludono i titolari – ci consentirà di aumentare le quote di mercato e ritornare a dare il giusto valore all’intuizione che i nostri avi ebbero più di sessant’anni fa».