Dinamismo: questo è quanto viene in mente quando si parla di Supercap. Non solo perché dalla fine del 2022, insieme ad altri marchi prestigiosi specialisti nei sistemi di chiusura, l’azienda è entrata a fare parte del Gruppo CREALIS, ma anche perché essa stessa ha appena concluso delle acquisizioni che ne stanno modificando il volto.
L’azienda ha infatti firmato di recente tre acquisizioni strategiche in Portogallo per acquisire il 100% del capitale sociale di tre diverse società con sede a Santa Maria de Feira a Porto: Woodcap Industria de Capsulas de Madeira, Manuel Firinho & Filhos e Jesus Couto & Pereira. Le tre società impiegano insieme circa 100 persone e nel 2022 hanno generato un fatturato totale di oltre 25 milioni di euro. Questa operazione darà vita al nuovo polo industriale Supercap in Portogallo e arricchirà il portafoglio prodotti del gruppo. Come mai queste acquisizioni e soprattutto come si pone ora l’azienda sul mercato?
In dialogo con Eleonora Delà (marketing manager), e Guendalina Moroni (marketing project manager) di Supercap.
Avete iniziato l’anno con ben tre nuove acquisizioni. Cosa significano per voi?
«Sono anni sicuramente intensi per Supercap. Nel 2022 siamo partiti con l’acquisizione dell’azienda all’interno del gruppo Enoflex, poi durante il SIMEI di novembre abbiamo proseguito con l’atteso lancio della nuova famiglia Crealis, che unisce 8 marchi riconosciuti in tutto il mondo e che offre una gamma di prodotti senza eguali. Il 2023 si sta rivelando anch’esso un anno importante in termini di opportunità e siamo partiti sin da subito al massimo, con l’acquisizione di tre aziende portoghesi che ci permetteranno di ampliare ancor di più la nostra offerta, aggiungendo anche il sughero naturale. Non dimentichiamo infatti che il Portogallo ne è il primo produttore al mondo!»
Come vi posizionate oggi con queste nuove acquisizioni sul mercato? E all’interno del Gruppo Crealis?
«Le acquisizioni, il cui closing è previsto entro i primi mesi del 2023, ci permetteranno di aggiungere un terzo polo industriale di Supercap in Portogallo, oltre a quelli già presenti rispettivamente in Messico (Guadalajara) e Italia (Pesaro). Inoltre, a livello di mercato, arriveremo a potenziare la nostra gamma di prodotti, per soddisfare le esigenze di ogni cliente nel mondo, con la qualità e il design che da sempre ci contraddistinguono. All’interno del Gruppo Crealis, leader mondiale nelle soluzioni di chiusura (tra cui tappi, versatori, capsule, capsuloni, gabbiette, tappi corona, bidule, ecc) ci posizioniamo a capo della divisione “bartop” (tappi a T) e, con le recenti acquisizioni, presto Supercap conterà circa 800 dipendenti in tutto il mondo. Come Gruppo Crealis, invece, conteremo 18 siti produttivi a livello globale (3 in Italia, 2 in Spagna, 5 in Francia, 3 in Portogallo, 2 negli Stati Uniti, 1 in Australia, 1 in Nuova Zelanda e 1 in Messico) e oltre 2000 persone. Dei numeri importanti, che testimoniano una crescita esponenziale e delle ottime opportunità per il futuro del nostro settore».
Cosa vi portano queste tre acquisizioni rispetto a quanto avevate prima? Qual è il maggior plus valore per voi?
«Il nostro plus valore, tanto quanto Supercap che quanto Gruppo Crealis, è da sempre la qualità, l’ampia scelta e soprattutto le infinite possibilità di personalizzazione dei nostri prodotti, frutto di R&S, innovazione e design. La collaborazione con queste tre aziende portoghesi ci permetterà di condividere il know-how e l’esperienza che le contraddistingue nel settore del sughero, nonché di potenziare la nostra presenza a livello globale, per essere sempre vicini al cliente e alle sue necessità. In fondo, è proprio questo il messaggio che sta dietro alla scelta del nome Crealis, cioè l’unione tra “creation” (creazione) e “listening” (ascolto), un gruppo leader internazionale ma con un approccio locale e vicino al cliente».
Come mai questa attenzione al sughero naturale? Credete che sia ancora un materiale di primo ruolo nel settore? Come vedete la competizione con altri materiali?
«Sicuramente il sughero è tuttora un materiale di primaria importanza e oggi assistiamo a suo un graduale ma significativo ritorno. Già nel 2013 in Supercap abbiamo progettato Nature®, l’originale microgranulo in sughero sanificato e senza colle per vino e spirits. Da sempre, infatti, la nostra missione è ascoltare il cliente e poter rispondere ad ogni sua esigenza o richiesta; pertanto, ogni innovazione o novità nasce da un bisogno o tendenza del mercato. Il sughero, quindi, sarà per noi un valore aggiunto, un ulteriore tassello all’interno della nostra gamma già ricca e varia».
«Il nostro plus valore è da sempre la qualità, l’ampia scelta e le infinite possibilità di personalizzazione dei nostri prodotti»
Cosa vi chiede il settore in termini di “chiusure”? Quali sono le tendenze e i trend?
«Sicuramente le parole chiave di oggi sono qualità ma anche sostenibilità. Già da anni infatti abbiamo investito in R&S per la progettazione di chiusure green, che riducano sensibilmente il nostro impatto ambientale. La linea E|C|O®, la cui materia prima è derivata dalla canna da zucchero, ne è un esempio; o ancora il nuovo T-Kompost lanciato lo scorso anno, cioè il primo versatore con top compostabile. Un’altra importante tendenza è il legno, grazie alla sua versatilità e al suo stile classico e intramontabile; proprio per questo abbiamo potenziato e investito nel nostro laboratorio interno dedicato esclusivamente alla lavorazione del legno (proveniente da fornitori certificati FSC), che viene poi utilizzato per la produzione dei nostri tappi per chiudere bottiglie in tutto il mondo».
Cosa intendete per compostabili?
«Il top di T-Kompost è certificato TÜV AUSTRIA Belgium NV ed è compostabile tramite processo industriale (da smaltire nella raccolta differenziata dell’organico umido, non smaltire in sistemi di compostaggio domestico autonomo e non disperdere nell’ambiente)».
Al SIMEI si era detto che la linea “Green Tech” crescerà ancora perché il Gruppo sta già lavorando per aumentare il numero di prodotti di questa linea, sia in termini di nuovi materiali sostenibili usati, sia in termini di prodotto target finale. Potete darci un’anteprima?
«Come Gruppo Crealis siamo molto attenti al tema della sostenibilità, motivo per cui abbiamo deciso di dedicarvi un’intera gamma e di potenziarla nel tempo. Ogni giorno i nostri reparti R&S investono nella ricerca di nuovi materiali per soluzioni sempre più ecosostenibili. Lo dimostra il fatto che, ad oggi, questa linea si ispira e si fonda su tre pilastri: economia circolare, che comprende le capsule PET+ e R-Derma®, utilizzo di materiali di origine naturale, rappresentata dalla linea E|C|O® e capsuloni Absolute Green Line® e infine l’impiego di materiali compostabili, con il nuovo versatore T-Kompost per olio e aceto. E sicuramente non ci fermeremo qui».
Cosa porterà il 2023 come novità?
«Abbiamo iniziato il 2023 con il lancio di Wood Effect, una speciale personalizzazione disponibile per T-Monobloc e T-Pourer in cui il top viene lavorato accuratamente per rievocare le fattezze e la texture del legno naturale. Insomma, una vera illusione ottica e una soluzione 100% riciclabile, in quanto si tratta di prodotti mono materiale e smaltibili nella raccolta differenziata della plastica. Inoltre, la personalizzazione Wood Effect sarà disponibile anche nella versione E|C|O®, per un impatto ambientale minimo grazie all’utilizzo di materie prime di origine naturale».