Cantine di Verona, ambasciatori dei vini veronesi

Cantine di Verona è il gruppo vitivinicolo cooperativo, nato a giugno 2021, che comprende Cantina Valpantena, Cantina di Custoza e Cantina Colli Morenici. La fusione di queste realtà ha portato a un’unica compagine che oggi vanta circa 30 milioni di euro di patrimonio, un fatturato di 66 milioni, un export pari a 32,5 milioni di euro in quasi 40 Paesi e una dotazione di conferimenti che si attesta sui 300.000 quintali di uva all’anno. Proporsi come ambasciatore dei vini veronesi in tutto il mondo è il punto di forza, e l’obiettivo primo, di Cantine di Verona: nelle linee del gruppo, infatti, sono rappresentate tutte le più importanti denominazioni del territorio, come Amarone, Valpolicella, Custoza, Soave, Bardolino, Lugana e Garda. I valori principali perseguiti nello svolgimento dell’attività produttiva sono la sostenibilità ambientale e sociale, così come la cooperazione e l’amore e il rispetto per il territorio, perché la forza della società è proprio il luogo che essa rappresenta attraverso le sue eccellenze enologiche: le terre veronesi, dove il vino è cultura e dove la vite, da tempo immemore, è parte fondamentale del paesaggio. Oltre al territorio, al centro di Cantine di Verona c’è il lavoro di più di 500 soci, operanti su 1.800 ettari vitati, che insieme costituiscono l’anima, le mani e la testa del gruppo cooperativo.

Inaugurato a fine luglio 2022, l’impianto ha consentito l’incremento della capacità di imbottigliamento di Cantina di Custoza fino a 10.000 bottiglie/ora, oltre alla possibilità di lavorare diversi formati e di completare la filiera con mezzi propri producendo internamente anche spumanti e vini frizzanti

Massima efficienza in produzione

In vigna, così come in cantina, ai saperi antichi si accompagnano le tecnologie più innovative, in un continuo dialogo tra passato e futuro che permette ai vini di esprimersi al meglio e di garantire una qualità costante, vendemmia dopo vendemmia. «Il nuovo nome che abbiamo scelto post-fusione sottolinea il nostro profondo legame con la città di Verona – dichiara Luigi Turco, Presidente della Cooperativa –. Contiamo circa 110 dipendenti distribuiti tra i nove punti vendita di cui disponiamo (tra il Veneto e la Lombardia) e le tre sedi di Quinto di Valpantena (VR), per Cantina Valpantena, Sommacampagna (VR), per Cantina di Custoza, e Ponti sul Mincio (MN), per Cantina Colli Morenici. Se con Cantina di Custoza ci rivolgiamo soprattutto al mercato domestico, con Valpantena puntiamo, in particolare, alle piazze nazionali e internazionali». Ed è proprio per affrontare al meglio le sfide commerciali che lo attendono, e presentarsi sui mercati con una forza ancora maggiore, che il Gruppo ha deciso di realizzare, all’interno dello stabilimento di Cantina di Custoza, un nuovo impianto di imbottigliamento, previsto nel piano di sviluppo economico e commerciale della società a seguito della fusione e rientrante nel progetto di finanziamento 4.0, quindi dotato di tutte le più moderne tecnologie di controllo. La nuova linea di Sommacampagna, tra le più grandi della provincia scaligera e operativa da giugno 2022, è stata concretizzata in sostituzione della vecchia linea di imbottigliamento, ormai datata e meno performante per le esigenze attuali della Cantina. A progettarla lo staff tecnico di Cantine di Verona, composto dal Direttore generale Luca Degani e dagli enologi Luca Oliosi e Michele Peroni, che, insieme, hanno compiuto un meticoloso studio volto a massimizzare l’efficienza del processo produttivo, procedendo a rinnovare e ampliare anche l’area in cui è stata poi installata la linea, per consentire l’inserimento dei nuovi macchinari.

Il direttore Luca Degani, gli enologi Luca Oliosi e Michele Peroni, il Presidente Luigi Turco

Garantire qualità e performance

«Le necessità di disporre di una maggior capacità produttiva e di imbottigliare i nostri vini frizzanti e spumanti – rivela l’enologo Luca Oliosisono alla base della scelta di investire in questo importante progetto, grazie al quale abbiamo completamente sostituito il vecchio sistema di imbottigliamento. Abbiamo coinvolto più aziende leader nella progettazione e realizzazione di impianti: Maspack per il depallettizzatore, il trasporto bottiglie e cartoni, l’incartonatrice, l’inseritrice di alveari, l’incollatore di cartoni e il pallettizzatore; Gai, invece, per il monoblocco di sciacquatura, riempimento isobarico e tappatura bottiglia per vini fermi, frizzanti e spumanti. L’impianto di microfiltrazione vino e acqua per la sterilizzazione dell’impianto è di Acram, mentre il monoblocco per la distribuzione di capsule in pvc, stagno, polilaminato e il sistema di retrazione e lisciatura delle stesse sono a marchio Nortan. Da PE Labellers ci siamo riforniti per l’etichettatrice – dotata delle più avanzate tecnologie per ridurre i tempi di cambio formato e garantire continuità produttiva –, così come per il sistema di controllo della qualità e correttezza dell’etichettatura. L’impianto di lavaggio esterno bottiglie e il tunnel di acclimatamento e asciugatura bottiglie prima dell’etichettatura è a firma MPF, mentre il sistema di ispezione bottiglie vuote e ispezione della qualità e correttezza del riempimento bottiglie e della chiusura è di Logics & Controls. Il cuore tecnologico della linea di imbottigliamento? È sicuramente il riempimento bottiglia, ovvero l’ultimo passaggio, non per importanza, della filiera produttiva. L’obiettivo, in questa fase, è senza dubbio preservare la qualità del prodotto garantendo le performance richieste».

Sicurezza alimentare e integrità

Inaugurato a fine luglio 2022, l’impianto ha consentito l’incremento della capacità di imbottigliamento di Cantina di Custoza fino a 10.000 bottiglie all’ora, oltre alla possibilità di lavorare diversi formati e di completare la filiera con mezzi propri producendo internamente anche spumanti e vini frizzanti, la cui gestione – fino a qualche tempo fa – veniva affidata a terzi tramite un impianto mobile.

«Con le nuove tecnologie applicate, riusciamo a garantire uno standard elevatissimo sia dal punto di vista della sicurezza alimentare sia da quello dell’integrità del prodotto – specifica il Direttore generale, Luca Degani –. Allo scopo di adottare pratiche ancora più sostenibili, abbiamo ottimizzato anche la fase dei lavaggi dell’impianto riducendo al minimo i consumi di acqua, un bene sempre più prezioso».

Per i prossimi anni il Gruppo ha in programma un ampliamento delle capacità di stoccaggio dei vini prodotti grazie all’acquisto di altre autoclavi e vasi vinari ed è in fase di progettazione – sempre nel sito di Custoza – anche un nuovo magazzino.

«Punteremo a valorizzare la denominazione Garda Doc e il Custoza Superiore – del quale, nel 2023, presenteremo una nuova versione – conclude Luigi Turco –; daremo poi sempre più impulso all’attività commerciale della nuova realtà, con lo scopo di proporre le referenze di Cantina di Custoza in quei mercati esteri in cui, al momento, non è ancora presente».