Parabuio, il Toscana Rosso IGT 100% Merlot di Castello di Meleto, si veste di luce

Destinato a ristorazione, enoteche e collezionisti, Parabuio Toscana Rosso IGT è il primo vino della fascia luxury di Castello di Meleto, un prodotto simbolo di questa storica realtà situata su una collina a Gaiole in Chianti (SI), da dove sorveglia – tra boschi, uliveti e vigne – più di mille ettari di proprietà circostanti. Ubicato nella sottozona di Casi, il vigneto da cui questo vino si origina ha lo stesso nome evocativo – Parabuio, per l’appunto –, a richiamare la sua posizione magica, nascosta alla vista dell’uomo, in una penombra dove la natura fa da padrona. Scoperto come un dono prezioso in mezzo a fitti boschi, il vigneto Parabuio è definito come “un angolo di terra di una rara bellezza selvaggia” ed è presto divenuto la punta di diamante dell’azienda; qui si è deciso di coltivare l’unico vitigno internazionale della linea Cru di Castello di Meleto, il Merlot, che in tale clima, protetto e isolato, ha trovato la libertà di esprimersi con originalità. La sua esposizione particolare a Sud-Est, infatti, consente alla luce del mattino di giungere delicatamente e in modo obliquo sulle piante, assicurando una maturazione molto lenta delle uve nel periodo più caldo dell’anno; questo Merlot, di fatto, è l’unico presente in azienda la cui epoca di raccolta avviene quasi a fine vendemmia, nella quiete delle ultime settimane di settembre.

Michele Contartese

«In questo lembo di terra la liquida luce dorata a ridosso dell’autunno si unisce a una maggiore escursione termica, dopo che le argille e i minerali nel suolo hanno protetto il terreno dallo stress estivo – spiega Michele Contartese, Direttore generale di Castello di Meleto –: ciò comporta lo sviluppo di uve dal profilo fenolico ricco e affascinante, aromi unici e un vino 100% Merlot con un potenziale di invecchiamento incredibilmente longevo».

Catturare il luogo e il suo spirito

Per l’azienda era fondamentale far emergere, dall’etichetta, la luce del vigneto alle prime ore dell’alba, quando il sole sfiora le viti e i raggi filtrano dagli alberi del bosco. «In quei magici istanti le piante, grazie ai riflessi della rugiada sulle foglie, acquisiscono un colore dorato brillante, rendendo tutto incantato e misterioso – rivela Contartese –. Per questo far brillare anche le etichette e le bottiglie è stato l’obiettivo principale del progetto di creazione di Parabuio, che abbiamo deciso di inserire all’interno di casse di rovere, ovvero lo stesso albero protagonista del bosco omonimo». Per l’elaborazione del concept grafico della nuova etichetta, Castello di Meleto si è rivolto al Designer e art director Raimondo Sandri. «Su questa label Sandri ha catturato il luogo e il suo spirito e al contenuto della bottiglia – un concentrato di tempo, dedizione, cultura e sapere – l’artista ha apposto una veste che ne ha espresso appieno la personalità. Arte nel vino, nel territorio e nella forma estetica, dunque».

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