La Sala del Torriano: al centro le persone e il territorio

 

La Sala del Torriano è una realtà produttiva e agrituristica del Comune fiorentino di San Casciano Val di Pesa, nella quale si intrecciano le storie di due cantine un tempo separate e oggi, invece, facenti parte di un unico progetto, pur mantenendo corpi aziendali distinti: La Sala, in località Sorripa, e il Torriano, a Montefiridolfi, impresa storica della famiglia materna dell’attuale proprietario, Francesco Rossi Ferrini.

È nel 2010 che Rossi Ferrini decide di prendere in mano la gestione del Torriano e dei suoi 22 ettari vitati, perseguendo il sogno di produrre vini di qualità rispettando la natura e il territorio; qualche anno dopo egli acquisisce La Sala, a pochi chilometri dall’azienda di famiglia, dando vita a una compagine più ampia costituita da 75 ettari complessivi, con boschi, migliaia di piante di ulivi e vigneti per oltre 34 ettari. Al suo fianco la moglie, il consulente enologo Stefano Di Blasi e l’agronomo ed enologo interno Ovidio Mugnaini, fondamentale per la sua profonda conoscenza del territorio e dei vigneti di cui si prende cura.

Francesco Rossi Ferrini, proprietario La Sala del Torriano

«Al centro del nostro mondo ci sono le persone e la tutela del territorio – spiega Francesco Rossi Ferrini –: La Sala del Torriano punta alla qualità, ma anche al massimo impegno nei confronti della nostra zona d’origine e dell’ambiente, grazie a uno staff competente e affiatato che, attraverso un intreccio – più che possibile – tra tecnologia e rispetto della tradizione chiantigiana, cerca ogni giorno di riuscire nel difficile intento di ottenere grandi prodotti. Vogliamo rappresentare un’autentica espressione sartoriale di quest’area, per mezzo di una piccola produzione frutto di una diligente selezione delle uve in vendemmia e di uno scrupoloso lavoro in cantina. Al fine di raggiungere questi obiettivi, utilizziamo personale a tempo indeterminato per quelle che sono le operazioni agronomiche più rilevanti, per migliorare ogni anno la qualità dei prodotti e per rispetto verso coloro che ogni giorno – con la pioggia o con il sole – si prendono cura delle nostre viti e del vino».

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