«In un’azienda familiare si inizia fin da piccoli a partecipare alle varie attività. L’estate la vivevamo in campagna, l’autunno, e i mesi più freddi, in cantina e in distilleria. La paghetta che guadagnavamo da bambini ci faceva sentire più emancipati; poi, crescendo, le responsabilità sono aumentate sempre di più, fino ad arrivare a prendere in mano l’intero comparto produttivo». Sono le parole, e i ricordi, di Giuliano Pisoni, quarta generazione – assieme al fratello e ai cugini – della Distilleria Pisoni di Pergolese (TN), posta nella Valle dei Laghi tra il Lago di Garda, le Dolomiti di Brenta e il capoluogo, Trento. Oggi mastro distillatore e responsabile della filiera produttiva aziendale, oltre che consigliere dell’Istituto di Tutela Grappa del Trentino, quello di Pisoni è un know-how guadagnato sul campo: seguendo i ritmi dell’impresa di famiglia nel contesto di un piccolo paese di campagna, infatti, Giuliano, che è anche il più piccolo di quattro fratelli, si ritrova immerso fin da subito in una realtà dove non esiste differenza tra casa e lavoro e all’interno della quale i principi perseguiti coincidono con il rimboccarsi le maniche e il fare squadra.
Famiglia, territorio, sapere artigianale
La storia dell’impresa Pisoni inizia nel 1852 e attraversa tre secoli evolvendosi e superando numerose difficoltà, dovute, soprattutto, ai conflitti bellici, alla grave crisi economica degli anni 30 e a quella più recente. Nel 1949 le redini dell’azienda passano ad Arrigo e Gino, ai quali, nel 1954, si aggiunge Vittorio: i cugini lavorano con grande passione e apportano importanti cambiamenti interni, investendo in alambicchi interamente in rame, ancora oggi utilizzati e fondamentali per la produzione delle grappe Pisoni; anche nella selezione delle uve furono fatte scelte precise, preferendo Cabernet, Merlot e Chardonnay, e si iniziò a imbottigliare il vino e a gestire l’azienda in modo moderno, individuando specifici ruoli e mansioni a seconda dei vari ambiti lavorativi. «La nostra distilleria è cresciuta negli anni e, da piccola realtà agricola quale era, ha subito numerose trasformazioni, sino ad essere riconosciuta come una delle principali imprese vitivinicole vocate alla produzione di grappe e spumanti del Trentino – racconta Pisoni –. Io sono un appassionato mastro distillatore di quarta generazione, responsabile dei prodotti dal conferimento della materia prima all’imbottigliamento, e insieme a mio fratello e ai miei cugini guardo al futuro tenendo ben saldi i valori trasmessi dalle generazioni precedenti». Dall’inizio del 2000 alla guida della distilleria e della cantina ci sono, infatti, Elio e Giuliano, figli di Arrigo – che ancora oggi si occupa del remuage dello spumante –, oltre ad Andrea e Francesco, figli di Vittorio. «Ognuno di noi, con le proprie capacità e competenze, segue uno specifico settore dell’azienda e risulta fondamentale per ottenere la qualità nella produzione di grappe e spumanti – continua Giuliano –. Ci ispiriamo ai valori della famiglia, al rispetto del territorio, al sapere artigianale tramandato dagli antenati e al procedere per piccoli passi, per tendere a un miglioramento della produzione costante».
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