La vista sull’Appennino, i terreni ai confini del Parco del Taburno-Camposauro tra Puglia e Campania, vitigni locali come Aglianico, Greco e Falanghina, ma non solo. Sono questi gli “ingredienti” con cui nel beneventano l’imprenditore Enzo Rillo ha fondato nel 2009 la sua impresa vitivinicola La Fortezza. Oggi una produzione, potenziale, di due milioni di bottiglie, destinate su diverse linee prodotto sia al canale della ristorazione che sugli scaffali della grande distribuzione. Per un totale di 26 etichette, tra vini, bolle e referenze dopo pasto a maggior gradazione alcolica.
A parlarcene nel dettaglio è l‘enologo della cantina di Torrecuso, Vittorio Festa.
Un’impresa enologica nel cuore del beneventano
«La Fortezza inizia la sua storia in tempi recenti grazie a Enzo Rillo, imprenditore affermato in altri settori e fortemente legato alla sua terra. Enzo è figlio di contadini e ha trascorso la sua infanzia tra i filari, vivendo la bellezza della natura con la gioia della festa nel momento della vendemmia. Tempi tanto felici da promettere a sé stesso di ritornare un giorno negli stessi luoghi per produrre grandi vini da far conoscere in Italia e nel mondo. Così, nel 2009 è nata La Fortezza che affonda le proprie radici a Torrecuso, nel beneventano. In Italia la rete distributiva è affidata in prevalenza ad agenti e distributori per il canale della ristorazione, mentre per quanto riguarda la GDO, questa è servita con una linea secondaria e un altro brand. Anche il mercato estero è servito per mezzo di importatori e distributori e si tratta di una voce ben presente nel bilancio con un export che copre il 25% del fatturato e una presenza sui mercati di Cina, Stati Uniti, Giappone, Canada, Svizzera, Francia e Spagna. Inoltre è attivo anche un canale di vendita online».
I vigneti
«La provincia di Benevento da secoli produce ottime uve per vini eccellenti ed esprime circa il 40% della superficie vitata della Regione Campania. Se, come crediamo, “il vino si fa in vigna”, i nostri vigneti esprimono con ostinata determinazione questo nobile concetto: il nostro vero punto di forza è costituito da un mix di qualità del terreno, esposizione, altitudine e cura della vigna. La nostra superficie vitata è di 13/15 ettari intorno alla struttura, con allevamento a cordone speronato, lotta integrata in riconversione a biologico, a 550 metri sul livello del mare. I nostri vitigni comprendono nove ettari di Aglianico del Taburno, ossia una quantità tale da permetterci un’accurata selezione in vigna e garantirci la produzione di vini di altissimo pregio come la Riserva, le cui uve provengono da una vigna di circa settanta anni di età. Due ettari di Falanghina del Taburno, la cui esposizione dei vigneti ci garantisce un risultato ottimale in termini di grado zuccherino, profumi e acidità del vino senza dover fare ricorso a tagli in fase di lavorazione. Due ettari di nuovo impianto di vigne di Greco e di Fiano...
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