Torres Alta Luz: un concentrato di luce e purezza

Rispetto per le persone e l’ambiente, eccellenza, vitalità e curiosità: sono i valori su cui è incentrata l’attività di Juan Torres Master Distillers, la divisione della storica azienda spagnola Familia Torres dedicata alla produzione di distillati. Nata nel 1928 da un’idea di Juan Torres Casals – seconda generazione della famiglia Torres che iniziò a produrre grappe invecchiate maturate in botti di rovere –, la Juan Torres Master Distillers ancora oggi persegue l’obiettivo di affinare le proprie tecniche di distillazione tramite una costante ricerca dell’eccellenza, che si riflette in ciascuno dei suoi prodotti artigianali, tra cui brandy, pisco – un’acquavite cilena – e liquore all’arancia, commercializzati, attraverso filiali di proprietà e distributori esclusivi, con i marchi Torres Brandy, El Gobernador e Magdala in più di 80 Paesi del mondo. Proprio per celebrare oltre 90 anni di esperienza nel perfezionamento e nell’innovazione dell’arte distillatoria, l’azienda, che nel 2021 ha prodotto più di 13 milioni di bottiglie di distillati, ha lanciato Torres Alta Luz, il primo brandy “cristalino” realizzato a Barcellona.

Alla ricerca di un’alternativa

«Il progetto è nato nel 2020 dall’esigenza di capitalizzare il trend in forte espansione della tequila cristallina e dei mezcales, principalmente nel mercato messicano e nordamericano – racconta Christian Visalli, Global Spirits Director di Juan Torres Master Distillers –: i consumatori sono alla continua ricerca di nuove esperienze e alternative. Come per ogni progetto d’innovazione, siamo passati attraverso varie fasi di sviluppo, che ci hanno consentito di riflettere e aiutato a perfezionare il risultato». Torres Alta Luz viene prodotto in modo tradizionale, utilizzando un processo di doppia distillazione in alambicchi, quindi è fatto invecchiare in botti di rovere francese; la novità è da ricercare nella fase post-maturazione, quando il distillato subisce un processo di filtrazione minerale al carbone che ne preserva tutto il sapore e il carattere, eliminando, al contempo, il distintivo colore del rovere. «Il brandy risultante è completamente cristallino, equilibrato in termini di sapore, profondo e multisfaccettato, contraddistinto dalle qualità di un distillato maturo grazie a diversi anni di sperimentazione e all’esperienza e perseveranza del Master Distiller Matías Llobet, che da più di 35 anni cura la produzione dei nostri distillati».

Un progetto globale a 360°

Per un prodotto tanto unico quanto sorprendente, l’azienda spagnola ha immaginato una bottiglia esclusiva e iconica, che si differenziasse sugli scaffali e rendesse al meglio l’idea di una referenza premium. Ha così deciso di affidare l’identità visiva di Torres Alta Luz alla branding agency milanese Robilant Associati. «Abbiamo scelto Robilant Associati per lo sviluppo del nome, del packaging e della brand identity di Torres Alta Luz – dichiara Visalli – poiché rappresenta un marchio italiano leader nel mondo della consulenza di immagine, una realtà affermata e riconosciuta a livello internazionale». Il progetto è partito dalla creazione del brand name – ispirato alla lucentezza e all’eccellenza veicolate dal cristallo, metafora del distillato – per arrivare al design della sofisticata bottiglia diamantata, dalla particolare silhouette: caratterizzato da forme romboidali che, riprendendo il nome, esaltano visivamente la trasparenza e la luce che il liquido vi proietta, il vetro racconta, a livello concettuale, la ricchezza del gusto e la profondità aromatica derivante dalle uve e dalle note d’invecchiamento. La chiusura ispirata a una torre e un’etichetta nera e argento – materica, minimalista e preziosa, come la collaretta – completano l’opera, anche grazie alla citazione raffinata, sulla label, delle tecniche di filtrazione minerale usate nel processo di lavorazione e distillazione. La brand visual identity che ne deriva interpreta perfettamente il portato d’innovazione del distillato, nel solco dell’expertise di lunga data dell’azienda spagnola, il cui fondatore diventa testimonianza e cameo a sigillo, sulla chiusura.

Vuoi continuare a leggere?

Se sei GIA’ abbonato accedi all’area riservata 

Se NON sei abbonato vai alla pagina degli abbonamenti