Maniva SpA: “Quando uomini e montagne si incontrano…”

Un gruppo da 160 milioni di bottiglie e 120 milioni di litri di prodotto all’anno. Una cinquantina di dipendenti e due stabilimenti produttivi, per un totale di 12.000 metri quadrati: quello lombardo per le acque a Bagolino, in provincia di Brescia – che è anche il quartier generale del gruppo – e quello toscano di Chiusi della Verna, dove oltre alle acque vengono prodotte le bibite.

Sono questi alcuni numeri di Maniva SpA, nata nel 1998 a Bagolino (con l’originario nome di Dosso Alto Spa), grazie alla famiglia Foglio, che ama citare William Blake per la propria impresa: “Quando uomini e montagne si incontrano, grandi cose accadono”.

L’azienda ha raggiunto nel 2021 un fatturato di circa 20 milioni di euro, con ottime performance sul canale Horeca (in GDO il restante 30%), grazie a marchi come Maniva, ma anche Balda, Verna, Classica, Vaia e Mineral Seltz, oltre alla produzione delle bibite Maniva e alla distribuzione delle bibite Tomarchio.

Una realtà conosciuta oggi non solo per le sue acque minerali dal PH naturalmente alcalino, che sgorgano dal Monte Maniva, nel cuore delle Alpi Retiche, da cui prende nome. Ma anche per la ricerca e l’innovazione perseguite mediante investimenti in macchinari e tecnologie ed evidenti in tanti nuovi prodotti lanciati sul mercato. Tra gli ultimi esempi, Maniva pH8 Sport, con la nuova bottiglia borraccia da 66 centilitri realizzata con il 50% di plastica riciclata R-PET e il pratico Easy Sport Cap, pensata per idratare gli sportivi in movimento con l’alcalinità tipica dell’acqua Maniva. Oppure, rivolte all’Horeca, le nuove bottiglie in vetro AQ da 75 centilitri per le acque Balda e Verna. Così come il Mineral Seltz, il primo seltz in acqua minerale in fusto.

Dal PET al vetro, passando per i fusti e non solo. È partita la produzione di acqua in brick.

Michele Foglio, AD di Maniva

A parlarcene nel dettaglio, illustrando in ogni particolare la produzione e le sue cinque linee di imbottigliamento, sono l’amministratore delegato di Maniva, Michele Foglio, e il direttore di produzione, Michele Pelizzari.

Le origini

«Maniva – spiega l’amministratore delegato Michele Foglio – nasce nel 1998 all’interno della comunità di Bagolino, un borgo medievale in provincia di Brescia alle pendici del monte Maniva sulle Alpi Retiche. Sebbene ci rendessimo conto che era ormai passato il periodo di grande crescita del settore delle acque minerali, che il nuovo equilibrio raggiunto stava spostando la competizione dalla marca al prezzo e che si era ridotto lo spazio per nuovi ingressi, eravamo convinti che ci potessero ancora essere opportunità per acque diverse da quelle esistenti. Con la caparbietà tipica della gente di montagna, abbiamo quindi lavorato sodo per far conoscere le nostre acque. La conseguenza è stata che la presenza di prodotti a marchio Maniva in tutte le aree geografiche e in tutti i canali di vendita si è evoluta di pari passo con la crescita aziendale. L’acqua Maniva si è ritagliata uno spazio autonomo ed è diventata nel corso di questi primi 24 anni di vita aziendale marchio di rilievo nazionale con chiaro posizionamento nell’area benessere supportato dalla caratteristica alcalinità dell’acqua a pH8».

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